Il summer break è quel momento della stagione del Circus Iridato in cui si tracciano i primi bilanci e si delineano le previsioni in merito a quella che sarà la seconda metà di campionato. Dopo aver analizzato la prima metà di stagione per i team in coda al gruppo, proseguiamo con il bilancio di metà percorso dedicato ad Aston Martin, Racing Bulls e Haas. Tre squadre che ad oggi ricalcano in pieno la parola midfield e che, seppur con spiriti differenti, hanno chiuso la prima metà di mondiale lottando per chiudere i Gran Premi nelle posizioni di rincalzo della zona punti.
Aston Martin: pochi lampi e un terzo dei punti del 2023
Replicare il balzo in avanti compiuto fra il 2022 e il 2023 era un’impresa complicata, ma al tempo stesso non si può dire che l’Aston Martin sia stata protagonista in positivo della prima parte del mondiale 2024, tutt’altro. Per riassumere le prime 14 gare del team con sede alle porte di Silverstone possiamo usare il termine ‘sottotono’. Sin dall’inizio di stagione la scuderia capitanata da Lawrence Stroll non ha mai avuto quel piglio che fino allo scorso anno gli aveva permesso di lottare per i podi. Ovviamente non si possono trascurare gli importanti passi avanti compiuti nell’inverno dai diretti rivali, che hanno sopravanzato sin dalle prime battute il valore in campo dell’Aston Martin. A preoccupare però è stato il trend intrapreso gara dopo gara, in questa prima metà di campionato. Se nei primi round la chiusura in zona punti sembrava un affare quasi scontato, con l’arrivo delle gare europee, nonché dei primi sviluppi tecnici, il team si è reso protagonista di una parabola calante sul fronte delle prestazioni.
A farne le spese anche un Fernando Alonso, che in più occasioni ultimamente ha subito il duello con Lance Stroll. Lo spagnolo nelle ultime gare prima della sosta ha manifestato come da parte sua non ci fosse il feeling auspicato con la AMR24. A livello di classifica, l’Aston si trova in una quinta posizione che presumibilmente resterà tale, alla luce di una maggior costanza rispetto agli avversari alle proprie spalle. A rendere misura della brusca frenata è il distacco con Mercedes, che ha accumulato quasi il quadruplo dei punti. Nel 2023 la stessa Aston Martin dopo 14 GP aveva ottenuto un bottino di 217 punti, a discapito dei 73 attuali. Le prospettive che potrebbero addolcire la stagione della squadra sono legate al futuro, con Lawence Stroll molto attivo sia sull’implementazione del team a livello di strutture e accordi in vista del 2026, ma anche sul mercato tecnici. Le figure che entreranno a far parte della brigata inglese sono tutt’altro che di primo pelo, a partire da Enrico Cardile, ex direttore tecnico della Ferrari, che approderà in Aston Martin dal 2025 come Chief Tecnical Officer. Resta poi aperta la porta Adrian Newey, obbiettivo sempre più concreto per il quale l’imprenditore canadese si è mosso con un’offerta molto importante.
Racing Bulls: Tsunoda sorprende per costanza ma non basta
Per un team che aveva approcciato al mondiale 2024 con grandi aspettative, è difficile giudicare come sufficiente il lavoro compiuto nelle prime 14 gare. Le sensazioni della vigilia erano quelle di una monoposto che potesse piazzarsi costantemente in zona punti. Ricordiamo come la VCARB-01 in sede di test aveva fatto storcere il naso agli avversari per le sue linee affini alla RB19, la vettura campione del mondo nel 2023. Se l’inizio di stagione aveva offerto qualche soddisfazione, con il passare degli appuntamenti il team con sede a Faenza ha dato l’impressione di ‘fare il gambero’, vedendosi spesso sopravanzato in pista dai diretti avversari. La sensazione è quella che con l’arrivo degli sviluppi la squadra abbia faticato maggiormente in termini di interpretazione della monoposto, come diverse volte era capitato nelle stagioni passate, perdendo sostanzialmente bilanciamento. Guardando al confronto interno, nonostante una vettura non brillante, Yuki Tsunoda è riuscito ad impressionare positivamente tanto da guadagnarsi con largo anticipo la riconferma per la prossima stagione. Il giapponese si è rivelato più costante del compagno Daniel Ricciardo, chiudendo mediamente a punti una gara su due. L’australiano è riuscito a trovare una miglior confidenza soltanto con l’avvento delle gare estive, chiudendo a punti in gara in Canada, Austria e Belgio. Sfumata l’opportunità Red Bull, con la riconferma di Sergio Perez, Ricciardo vede tremare il suo sedile, con uno scalpitante Lawson alla porta, sperando sempre in una chiamata dal main team per il campionato 2025.
Haas: sorpresa positiva dopo le premesse di inizio anno
Guardando a quelle che erano le premesse della vigilia del mondiale 2024, la scuderia a stelle e strisce si può dire che abbia disputato una prima parte di campionato rivelandosi come sorpresa di questo inizio di 2024. L’anno era cominciato con la sostituzione a sorpresa di Guenther Steiner con Ayao Komatsu. Il giapponese, promosso nel ruolo di team principal, alla vigilia del mondiale aveva inquadrato la Haas come probabile ultima forza del gruppo, per poi ritrovarsi con una piacevole sorpresa. Nel complesso, la scuderia non ha mai ricoperto il ruolo di fanalino di coda, osservando sin da subito come in griglia ci fossero team con maggiori problematiche, Alpine su tutti. Proprio nei confronti del costruttore francese è arrivato il sorpasso in classifica, alla luce dei risultati consistenti che sono arrivati nelle tappe estive, fra Austria e Gran Bretagna. A contribuire al bilancio positivo, anche gli sviluppi tecnici che sono andati nella direzione auspicata dal team, che permettono di guardare con fiducia alla seconda parte di campionato. Nonostante qualche piccolo intoppo, gli uomini di Komatsu hanno migliorato la vettura, permettendo di conservare la competitività, lasciandosi spiragli positivi per il proseguo della stagione dopo la sosta. Guardando al futuro, l’ottimismo deriva anche dal fronte piloti, con una Haas che per il 2025 si è assicurata una coppia di tutto rispetto. Al talento di Oliver Bearman, che ha impressionato nella sua apparizione in gara a Jeddah con la Ferrari, si affiancherà l’esperienza di Esteban Ocon. Proprio il francese in sede di annuncio si è detto attratto dalle potenzialità della squadra a livello di prestazioni, nonché dalla visione impressa da Komatsu.