Domenica ricca di emozioni per la Haas a Monza: il team americano ha conquistato un punto prezioso nel GP Italia, portandosi a sei lunghezze dal sesto posto della Racing Bull, ma ha visto entrambi i suoi piloti protagonisti di episodi controversi puniti dagli steward. Clamorosa in questo senso la giornata di Kevin Magnussen: il danese ha ottenuto un magnifico decimo posto nonostante i 10 secondi di penalizzazione ricevuti, ma allo stesso tempo ha raggiunto il limite massimo di punti di penalità nei 12 mesi e sarà costretto a saltare il prossimo appuntamento a Baku.
Magnussen: “Contento della gara, ma deluso dalla penalità”
La gara del danese è stata simile a quella del vincitore Charles Leclerc: Magnussen è partito tredicesimo con gomma Media, fermandosi molto presto per il pit stop, effettuato al giro 14. L’episodio contestato è avvenuto al 19° passaggio, quando la sua Haas si è toccata con l’Alpine di Pierre Gasly in fase di sorpasso alla Roggia. Gli steward, nonostante l’asse anteriore della monoposto di Magnussen fosse oltre lo specchietto retrovisore di quella di Gasly, hanno ritenuto il danese interamente responsabile per la collisione, assegnandogli 10 secondi di penalità e due punti sulla Superlicenza che lo hanno portato a raggiungere il limite di 12 nell’arco di un solare che fanno scattare in automatico la sospensione per un gran premio.
Magnussen non si è fermato per una seconda sosta, completando uno stint lunghissimo con la Hard percorso con buon ritmo, tanto che i 10 secondi aggiunti dopo la bandiera a scacchi non lo hanno fatto uscire dalla zona punti, conservata per meno di due decimi su Fernando Alonso: “Sono contento della nostra gara, ma sono deluso dalla penalità. Ho avuto un leggero contatto con Pierre Gasly alla curva 4 e abbiamo entrambi perso la curva, ma non ci sono stati danni su nessuna delle due auto, non ha avuto conseguenze, inoltre stavamo battagliando. Sono contento del punto di oggi, dell’equilibrio e delle prestazioni dell’auto, della nostra strategia, questo è quello che possiamo portarci via da oggi“.
Hulkenberg: “La mia gara è finita presto”
Il GP Italia di Hulkenberg è stato ricco di episodi fin dal via. Nel corso del primo giro il tedesco ha provato ad attaccare Daniel Ricciardo all’ingresso della Ascari, venendo chiuso sull’erba dall’australiano, una manovra poi punita dalla Direzione Gara. Il tedesco, a sua volta, pochi giri dopo si è reso protagonista di un attacco eccessivo ai danni di Yuki Tsunoda alla Prima Variante, con un contatto che ha costretto al ritiro il giapponese e che gli è costato una penalità di 10 secondi scontata durante il secondo pit stop.
Gara di fatto compromessa molto presto per Hulkenberg, il quale ha poi chiuso diciassettesimo: “È stato un primo giro molto brutto; avevo preso una buona scia da Ricciardo, ho preso la traiettoria esterna ma lui mi ha sorpassato e non mi ha lasciato molto spazio, quindi ci siamo toccati e questo mi ha fatto perdere tempo. Il motore è andato in anti-stallo, ci è voluto un po’ per risolvere la situazione e ho perso altre posizioni. Poi l’incidente con Tsunoda ha significato che sono dovuto rientrare per cambiare l’ala anteriore, più la penalità che ho dovuto scontare, perdendo così tanto tempo che la mia gara era in pratica finita“.
Haas: in pista a Baku un giovane pilota
Il team principal della Haas Ayao Komatsu è soddisfatto per la competitività mostrata dalla VF-24 a Monza, anche se ritiene che il muretto non abbia svolto tutto con precisione: “È fantastico ottenere un punto da questa gara, in particolare a Monza, un circuito a basso carico aerodinamico dove negli anni precedenti non eravamo stati competitivi. Kevin ha lottato duramente dopo che gli è stato detto che aveva una penalità, e poi ha creato un distacco di 10 secondi da Fernando Alonso, è stato incredibile, era vicino anche ad Albon, quindi è stata una bella lotta. Non avremmo dovuto mettere Magnussen in quella posizione dietro Gasly, ancora una volta la nostra esecuzione non è stata perfetta e questo è qualcosa che dobbiamo migliorare. La gara di Nico è stata rovinata abbastanza presto, non c’era nulla che potessimo fare“.
Per la Haas si apre ora la questione della sostituzione di Magnussen nel difficile GP Azerbaijan: “Dopo la gara Kevin ha ricevuto due punti di penalità, il che significa una squalifica di una gara e non correrà a Baku” ha confermato Komatsu. La scelta naturale dovrebbe ricadere su Oliver Bearman, già ingaggiato per la prossima stagione, ma servirà l’ok della Ferrari per la disponibilità del giovane britannico, impegnato anche in un weekend di F2, il che richiederebbe anche la ricerca di un sostituto per Prema, per non correre con solo 1 pilota. In alternativa è pronto l’altro pilota di riserva della Haas nelle ultime stagioni, quel Pietro Fittipaldi che ha già gareggiato a fine 2020 in sostituzione di Romain Grosjean. Magnussen potrà invece tornare a partire dal successivo GP Singapore, ripartendo da zero nel conteggio dei punti di penalità.