I test prestagionali in Bahrain si avvicinano e, dopo una deludente decima posizione nel Campionato Costruttori 2023, la Haas guidata dal nuovo Team Principal Ayao Komatsu cercherà di schiodarsi dall’ultimo posto nella classifica dedicata alle scuderie, un compito difficile se si guardano le ambizioni di tutte le squadre in griglia in questo momento: Stake F1 Team gode di una nuova partnership con il noto sito di scommesse e punta a migliorare la nona posizione, e davanti c’è Visa Cash App RB che grazie ad una più stretta collaborazione con la sorella Red Bull punta a combattere nella zona alta del centrocampo. Nelle ultime cinque gare del 2023 la VF23 si è dimostrata nona forza, due decimi davanti alla C43, ma con un gap simile dalla Williams FW45 che quest’anno potrebbe fare un salto in avanti importante. Il Bahrain ci darà una prima indicazione della situazione iniziale della VF24 che, come Ferrari, ha cambiato definitivamente filosofia convergendo verso le pance downwash in stile Red Bull.
Magnussen e poi Hulkenberg il primo giorno, i piloti: “Essenziale una vettura più costante.”
Il programma vede Kevin Magnussen per primo al volante nel mattino di Mercoledì, seguito da Hulkenberg al pomeriggio. Il tedesco farà il mattino del Giovedì, per poi concludere il pomeriggio del Venerdì, lasciando a Magnussen il Giovedì pomeriggio e il Venerdì mattina. Al momento il numero 20 non ha ancora provato la VF24, che è un’evoluzione del pacchetto ‘sperimentale’ portato ad Austin l’anno scorso: “Credo che volessimo vedere il potenziale e le caratteristiche in pista di questo concetto di vettura e quest’anno va in questa direzione. Anche se non credo che si possa garantire un passo avanti subito in Bahrain alla prima gara, credo che lo sviluppo sembri almeno più interessante”.
Il danese ha sofferto una vettura forse non perfetta per il suo stile di guida nel 2023: “Credo che la vettura con cui abbiamo iniziato la stagione avesse una buona aderenza, il picco di aderenza era piacevole, ma era molto instabile e inconsistente.”, ovvero delle problematiche simili alla ‘sorella’ SF23. “Non è che abbia una preferenza, è l’incostanza, soprattutto in entrata di curva, dove devo essere in grado di fidarmi a far ruotare la macchina e a rimanere in frenata. La macchina di Austin mi ha aiutato molto. Non è stato un passo enorme, ma è stato un passo nella giusta direzione”. In unisono con il proprio Team Principal e tutta la Haas, Magnussen ha espresso sensazioni positive per quanto riguarda la possibilità di sviluppare il nuovo concetto: “L’intera griglia è così vicina e credo che l’anno scorso ci siamo completamente scontrati con un muro in termini di sviluppo. Non siamo riusciti a rompere la barriera fino a quando non abbiamo cambiato il concetto, e quest’anno sembra molto meglio.”
Hulkenberg invece ha già percorso i primi giri a bordo della nuova VF24, e come Magnussen ha ribadito che una macchina meno imprevedibile e incostante aiuterebbe anche lui: “Speriamo che la macchina sia un po’ migliore e senza i limiti che abbiamo riscontrato l’anno scorso. L’anno scorso abbiamo avuto un anno difficile, quindi vogliamo assolutamente migliorare, soprattutto per quanto riguarda la debolezza in gara che abbiamo avuto l’anno scorso, un aspetto che dobbiamo e vogliamo migliorare. Ho visto la nuova vettura, sembra migliore, è un’evoluzione.” Non è più un segreto che insieme alla SF23, Haas è la squadra che perdeva più prestazione (in media sei decimi secondo l’analisi dati Formu1a.uno) tra il giro secco di sabato e il passo gara medio di domenica.
TP Haas, Ayao Komatsu: “I test in Bahrain importanti per capire come si comportano vettura e gomme.”
La promozione dopo la fine della stagione 2023, in seguito alla rottura tra Gunther Steiner e Gene Haas, premia il tecnico giapponese in forza alla Haas dal 2016: Komatsu ha occupato ruoli di Chief Race Engineer, e poi Director of Engineering per la squadra con sede a Banbury. L’obiettivo a corto termine è quello di “apportare miglioramenti incrementali. A lungo termine è ovviamente il risultato di questo, quindi, ad esempio, il nostro primo obiettivo ‘a medio termine’ è quello di sviluppare una una vettura che funzioni, e questo è già successo in passato, quindi credo che possiamo farlo”. La fiducia è che, come dimostrato in alcuni anni, la Haas abbia in casa il personale per fare questo salto: “Come ho già detto in precedenza, credo che abbiamo buoni ingredienti e buone persone in squadra, ma dobbiamo concentrarci sul fatto che la squadra sia unita per ottenere questi miglioramenti.”
Per quanto riguarda i test invernali di settimana prossima, l’obiettivo è molto chiaro: “Se si guarda al nostro problema dell’anno scorso, era chiaro che la domenica non riuscivamo a gestire le gomme per 300 chilometri, quindi è su questo che ci stiamo concentrando. Il nostro programma di test in Bahrain è completamente incentrato sulla generazione di dati rilevanti, in modo che i nostri ingegneri possano capire cosa sta accadendo alla vettura e cosa sta accadendo alle gomme.” Infine Komatsu ha chiarito i dubbi, ormai comuni, sulla divergenza di stile di guida tra i suoi due piloti: “Per quanto riguarda la vettura che stanno cercando (Magnussen e Hulkenberg), non è completamente la stessa, ma le basi fondamentali lo sono, quindi non è che il team debba rispondere a due preferenze diverse, il che è fantastico.”
Autore: Andrea Vergani