Negli ultimi sette appuntamenti, a partire da Miami, la Formula 1 ha visto cinque vincitori diversi di quattro scuderie: Red Bull, McLaren, Mercedes e Ferrari hanno tutte assaporato il successo negli ultimi due mesi e al GP d’Ungheria la lotta per la vittoria è più incerta che mai. All’Hungaroring sono attese temperature molto alte nel fine settimana già viste dodici mesi fa, quando nonostante un degrado sotto controllo le squadre sono state costrette ad effettuare due soste nei 70 giri di domenica. Il sabato sarà cruciale vista la natura del tracciato, in particolare tenere sotto controllo le temperature nel secondo e terzo settore dove un buon bilanciamento è cruciale per il lap time. Red Bull e Mercedes porteranno aggiornamenti, così come Aston Martin che punta molto sulle nuove parti per risolvere i grossi problemi che la AMR24 ha riscontrato da Imola in poi. Per Ferrari si tratta di un fine settimana cruciale per il futuro della specifica fondo-pance di Barcellona: su un tracciato che privilegia le medie e basse velocità il nuovo pacchetto dovrebbe mostrare i guadagni attesi, il contrario sarebbe molto negativo per la stagione della Rossa.
GP Ungheria: vietato sbagliare per fondo-pance di Barcellona, ma dove sarà Ferrari?
Dopo le delusioni del trittico Barcellona-Spielberg-Silverstone dettato principalmente dalle difficoltà riscontrate a causa degli aggiornamenti di Barcellona, Ferrari arriva al GP d’Ungheria con la speranza di poter sfruttare al meglio le parti nuove su un circuito a più alto carico composto principalmente da curve a media e bassa velocità. Secondo quanto affermato da Frederic Vasseur in settimana, il fondo della SF-24 sarò evoluto rispetto a quello visto in Spagna e Austria. Soffrire ancora di saltellamento in un circuito come quello ungherese sarebbe una notizia molto negativa per le nuove parti e le speranze di lottare con i top team questo fine settimana.
La scelta di mescole è il fattore che potrebbe più mettere in crisi la Rossa a Budapest, visto che la monoposto ha spesso fatto fatica con la struttura meno robusta delle Pirelli C5. Le temperature di caldo e la costruzione più morbida non dovrebbero portare a problemi di finestra degli pneumatici, una caratteristica non presente nelle ultime tre Qualifiche per Leclerc e Sainz. Il bilanciamento ottenuto con il nuovo pacchetto sarà messo duramente alla prova dall’Hungaroring, un tracciato dove è fondamentale la trazione, e anche dove un mancato bilanciamento tra i due assi mettono pesantemente in crisi i piloti nel secondo settore e precisamente dopo la chicane di curve 6 e 7. Tutto sommato le caratteristiche dovrebbero essere migliori per la SF-24, seppur in difficoltà, rispetto a quelle di gare passate e di Spa.
GP Ungheria: Red Bull conta sugli aggiornamenti, McLaren rimane la favorita
L’involuzione delle prestazioni della Red Bull RB20 è paragonabile, in termini puramente cronometrici, a quella della Ferrari: la vettura campione del mondo è partita con un vantaggio di 3 o 4 decimi sulla monoposto di Maranello a inizio stagione, e il vantaggio si è confermato quello negli ultimi due appuntamenti nonostante le immense difficoltà con gli aggiornamenti della SF-24. Al GP di Ungheria, e soprattutto per il resto della stagione, il pacchetto di aggiornamenti studiato dagli ingegneri diretti dal duo Wache-Balbo sarà cruciale per competere per la vittoria e mantenere il comodo cuscinetto di 84 punti sulla McLaren di Lando Norris. A Budapest la mancanza di lunghi rettilinei dove la RB20 può sfruttare l’efficienza del proprio sistema DRS, e la necessità di adottare un assetto morbido per utilizzare i cordoli potrebbero mettere in difficoltà la monoposto di Milton Keynes.
Dopo due vittorie consecutive anche Mercedes introdurrà ulteriori sviluppi sulla propria vettura. I grandi passi avanti sono dettati principalmente dalla comprensione del concetto legato a piccoli passi in avanti come il cambiamento dell’ala anteriore e della meccanica anteriore della W15, al GP d’Ungheria sono attese modifiche più di natura prestazionale. Le caratteristiche dell’Hungaroring si discostano in maniera importante da quelle viste a Silverstone, sia per assetto richiesto visto che a Budapest saranno utilizzate ali da alto carico, che per asfalto e temperature: la monoposto di Brackley ‘soffre’ ancora le curve a bassa velocità e soprattutto il caldo, e in queste condizioni accusa un distacco di due o tre decimi da Red Bull e McLaren. Mostrare miglioramenti su questo tracciato sarebbe un segnale molto importante per gli uomini di Toto Wolff.
Dall’altra parte anche McLaren non arriva su un circuito ideale, vista la presenza di curve lente che potrebbero mettere in difficoltà la MCL38 specialmente la domenica. Mentre la presenza di Lando Norris nella lotta per la vittoria è ormai scontata da oltre due mesi, invece Oscar Piastri dovrà iniziare a dimostrare passi avanti su un tracciato che richiede una buona capacità di gestione degli pneumatici anche in Qualifica: l’australiano si è spesso avvicinato al compagno in tracciati dove questo aspetto è secondario, ma il passo avanti in piste dove è richiesto gestire le gomme è necessario. Per vincere in Ungheria sarà fondamentale che i piloti papaya non facciano errori in Qualifica come spesso è accaduto quest’anno, e in Gara con un’alta probabilità di compiere due soste anche la squadra dovrà essere perfetta per battere i rivali.