La Pole Position di ieri – la prima qui a Monaco – di Max Verstappen lo ha reso (ancor di più) il favorito per il Gran Premio. In prima fila con lui Fernando Alonso. Charles Leclerc ha perso la sua terza piazza a causa del grave errore di Xavi Marcos, suo ingegnere di pista, provocando l’impeeding ai danni di Lando Norris che gli sono costate tre posizioni di penalità. Seconda fila dunque che ha visto Esteban Ocon salire in terza posizione e Carlos Sainz in quarta. Subito dietro di loro, Lewis Hamilton e poi proprio il monegasco. Pierre Gasly, George Russell, Yuki Tsunoda e Lando Norris chiudono la Top 10 di partenza.
Nella nottata sono stati ovviamente cambiati molti elementi sulla vettura di Sergio Perez, dopo il grande botto in Q1 che lo costringerà a partire ultimo. Sostituti alcuni elementi anche sulla vettura di Max Verstappen, che per fare la pole si è preso più di un rischio, baciando i muri soprattutto nel S3, e così la squadra non ha voluto lasciare nulla al caso. Importante cambiamento anche per Lance Stroll, eliminato in Q2, che però durante le Qualifiche ha subito un danno al fondo. Il team ha fatto sapere che il canadese ha colpito un detrito dell’ala anteriore di Lando Norris ed ha rovinato la parte iniziale del fondo, causando una perdita di perfomance. In vista della gara così si è sostituito il fondo – parte cruciale per la perfomance – con uno della stessa specifica, senza dunque alcuna penalità.
GP Monaco: Inizio su asciutto, conclusione sul bagnato che ha animato la corsa e mischiato la griglia.
Griglia di partenza che regala già una “sorpresa” nella scelta delle gomme. Nessuno ad eccezione di Zhou partirà con la Soft. Media per le due Red Bull e le due Williams, più Ocon, Hamilton, Tsunoda, Norris, Devries e Hulkenberg. Le due Ferrari, Alonso, Gasly, Russell, Piastri, Stroll, Bottas e Magnussen vanno invece sulla gomma Hard. L’attenzione è tutta sul meteo che da probabilità di pioggia durante la corsa a mescolare le carte in quel di Monaco.
Al primo giro effettuano subito il pit stop Lance Stroll, Nico Hulkenberg e Zhou, ma anche Sergio Perez, tra problemi per gli scontri al primo giro e strategia, con il messicano, per smarcare subito la sosta obbligatoria. I primi vanno via senza problemi, con Carlos Sainz che è alle prese con Esteban Ocon. Il tentativo di sorpasso alla Nuovelle Chicane non va a buon fine, danneggiando l’ala anteriore – ma non sostituendola nemmeno durante il pit, con l’endplate che vola via.
La gran parte dei piloti si sono lamentanti di graining, anche al posteriore, effetto che ha limitato le prestazioni dl alcuni piloti in certe fasi della gara, come successo per Fernando Alonso, e in particolare si è visto su Logan Sargeant che non riusciva più a controllare la sua Williams, venendo sfilato così da tutti i piloti alle sue spalle.
La Mercedes da il via ai pit stop, parte cruciale del GP di Monaco, richiamando Lewis Hamilton al giro 32, provando l’Undercut sui piloti davanti. Risponde però prima Esteban Ocon e poi Carlos Sainz, rimanendo così davanti all’inglese. Lo spagnolo avrebbe voluto andare avanti per cercare di superare anche l’Alpine, ma il Box Ferrari ha agito al meglio in questo caso, reagendo alla mossa Mercedes, non perdendo la posizione su di loro. Charles Leclerc ha provato ad andare ancor più lungo, attendendo la pioggia, ma il suo ritmo crolla e al giro 46 viene richiamato ai box
Sergio Perez approfitta del doppiaggio di Verstappen per superare Lance Stroll, tagliando però la chicane del Porto. Il messicano avrà poi un problema, sempre alla stessa curva, con Magnussen, arrivando al contatto e danneggiando l’ala, costringendo così il Box a richiamarlo per una seconda sosta, con cambio ala, mentre si trovava intorno alla quindicesima posizione.
Al giro 52 il cambio di scenario: la pioggia arriva a Monaco, nella zona del Loews e Mirabeau, per poi iniziare a bagnare quasi tutta la pista. Alcuni piloti iniziano a rientrare subito per le Intermedie, mentre altri si prendono il rischio di rimanere ancora fuori – come Verstappen, Alonso, Ocon, Sainz e le Mercedes, attendendo di capire l’evolversi della pista. Lo spagnolo della Ferrari ci proverà in questi momenti, sfruttando la Media contro la Hard di Ocon, ma il francese si difende alla chicane del porto muovendosi quasi in frenata e mettendosi in mezzo alla pista.
Incomprensibile la strategia dell’Aston Martin che, non ascolta il suo pilota, e lo richiama ai Box per montargli la Media, richiamando però ai box subito dopo per le Intermedie. Diretto invece il passaggio alle gomme da bagnato per Max Verstappen, che non ha così problemi a stare davanti e concludere con dominio e facilità la gara in testa.
Passaggio alle Intermedie anche per Mercedes e Ferrari, con la Scuderia di Maranello che si ritrova – dopo aver scelto di aspettare un po’ di più per il pit – a fare un Box in contemporanea a causa di un lungo di Carlos Sainz proprio al Mirabeau. Nessun problema al pit, ma tanto tempo perso in generale, con lo spagnolo che perderà così molte posizioni in classifica, sfilando dietro le due Mercedes, il compagno di squadre e l’altra Alpine.
Kevin Magnussen è l’ultimo a fare pit stop, passando dalla Hard alla Full Wet, andando lungo alla Rascasse con la Hard, per poi rientrare ai box e fare un lungo anche con la Full Wet. Tanti episodi al limite, con Sargeant lungo al Loews, non riuscendo a curvare la propria vettura, lungo ane Stroll sempre al Mirabeau. Seguito subito da Russell che poi rientra in modo poco sicuro, venendo a contatto con Sergio Perez – doppiato – ma ricevendo penalità di 5 secondi per il modo in cui è rientrato in pista. Grosso rischio anche per Sergio Perez alle piscine, con un grande sovrasterzo riuscendo a scongiurare il pericolo. Lance Stroll invece termina con il ritiro, dopo aver sbattuto a muro al Loews per ben due volte, non riuscendo più a tenere la vettura in pista, terminando in anticipo la sua gara. nei primi giri in cui ha messo le gomme Intermedie.
La McLaren è nettamente la vettura più veloce in pista in tutto il finale di gara, sulle condizioni bagnate-miste, sfruttando al meglio le Intermedie e le difficoltà con i freni di Yuki Tsunoda, per prendere le ultime due posizioni a punti.
Max Verstappen vince il GP di Monaco e chiude con più di 20 secondi di vantaggio su Fernando Alonso che mantiene la seconda posizione. Esteban Ocon difende il podio dall’attacco finale di Lewis Hamilton e George Russell. Il giovane pilota della Mercedes invece non fa fatica a tenere più di cinque secondi su Charles Leclerc, che chiuderà a più di 10 secondi da lui, con una Ferrari deludente e lenta anche a Montecarlo, soprattutto sul bagnato. Carlos Sainz non riesce nel sorpasso su Pierre Gasly, mentre le due McLaren chiudono appunto la Top 10.
Autore: Paolo D’Alessandro