GP Cina 5 anni dopo: incognite e opportunità della Sprint

Luca Manacorda
14/04/2024

Nel prossimo fine settimana la F1 farà tappa sul circuito di Shanghai per il GP Cina. La gara asiatica torna in calendario dopo ben 5 anni: l’ultima volta era il 2019, non c’era ancora stata la pandemia di Covid-19 a stravolgere le nostre vite e anche nel Circus le cose erano molto differenti. Qualche esempio? Le monoposto erano molto differenti rispetto alle attuali a effetto suolo introdotte nel 2022. Il tre volte campione del mondo Max Verstappen aveva all’attivo appena 5 vittorie, Guanyu Zhou correva in F2, Yuki Tsunoda in F3 e Oscar Piastri addirittura in Formula Renault Eurocup. Nel mondiale non erano neppure state ancora introdotte le gare Sprint e proprio la Cina ospiterà la prima gara breve della stagione 2024.

Il nuovo format dei weekend Sprint

La scelta di disputare durante il weekend del rientrante GP Cina la prima Sprint dell’anno pone i team di fronte a nuove sfide. Il format dei weekend di questo tipo è cambiato rispetto allo scorso anno: ora al venerdì sono in programma una sessione di prove libere a cui seguono le qualifiche per la gara breve. Il sabato, poi, al mattino si disputa la Sprint e al pomeriggio le qualifiche per il gran premio. Ciò vuol dire che ci sarà a disposizione di squadre e piloti solo un’ora per sistemare le monoposto prima di entrare già in competizione. Il parco chiuso, che inizierà con l’avvio delle qualifiche del venerdì, si riaprirà poi prima delle qualifiche del sabato e questo dovrebbe permettere di approcciare almeno il gran premio con una buona preparazione alle spalle.

Andrew Shovlin, direttore degli ingegneri di pista Mercedes, sintetizza così la situazione: “È una bella sfida che, poiché non solo non corriamo lì da un po’, ma ci avvieremo direttamente verso una gara Sprint e anche il format è cambiato. Ora hai due parchi chiusi, quindi dopo qualifica Sprint e gara Sprint, hai l’opportunità di modificare la macchina e poi disputare le qualifiche e la gara principale. Stiamo rivedendo i dati storici, non siamo mai stati lì con questa generazione di auto, quindi le gomme sono diverse, l’aerodinamica è molto diversa, c’è molto lavoro che dobbiamo fare e la maggior parte viene fatto in simulazione, ma c’è anche un po’ di rilettura di vecchi appunti, guardando come si comportavano le gomme in termini di usura, cosa causava il degrado per cercare di costruire quel quadro“. Tantissime incognite, dunque, e pochissimo tempo per lavorare in pista. Questo può rappresentare anche un’occasione per ribaltare i tradizionali rapporti di forza tra le vetture: “Abbiamo solo un’ora di prove libere prima di passare direttamente alla qualifica, quindi sicuramente è una grande sfida – aggiunge Shovlin – ma è piuttosto divertente e c’è una buona motivazione perché, se riesci a lavorare bene, le opportunità nelle Sprint sono sempre maggiori perché qualcun altro potrebbe aver sbagliato“.

L’incognita dell’asfalto

Se riguardo il layout i piloti possono prendere confidenza con lunghe sessioni al simulatore, un’incognita è rappresentata dall’asfalto, come ha evidenziato il team principal della Ferrari Fred Vasseur: “Penso che sarà difficile, ma sarà difficile per tutti perché ci troveremo nella stessa situazione. Il più grande punto interrogativo per me sarà l’asfalto. Inoltre, probabilmente, rispetto allo scorso gran premio avremo anche condizioni più fredde e non conosciamo l’asfalto. Questa sarà la chiave del fine settimana, non solo in termini di gestione degli pneumatici ma anche di prestazioni assolute su questo circuito“.

Le difficoltà saranno acuite dal format Sprint del GP Cina. A riguardo, Vasseur ha aggiunto: “Ciò che è un po’ difficile nel format è che con la dotazione di gomme e una sola sessione a disposizione, devi scegliere quale mescola provare il venerdì. Vuol dire che la preparazione del fine settimana sarà fondamentale. È vero che l’anno scorso le Sprint sono andate bene, ma non sappiamo se sia stato per via del format o per la conformazione delle piste. Finora abbiamo sempre avuto un buon inizio dei fine settimana: in Giappone abbiamo avuto quattro squadre in un decimo. Ciò vuol dire che non bisogna pensare che quello che hai fatto un weekend sarà vero il fine settimana successivo. Ripartiremo da zero e dobbiamo mantenere questa mentalità per tutto il resto della stagione“.

Layout con curvoni veloci e tratti lenti

Lo Shanghai International Circuit è una delle creature di Hermann Tilke più apprezzate, con diversi punti caratteristici tra cui la lunghissima curva verso destra che attende i piloti dopo il rettifilo del traguardo. La gomma anteriore sinistra è la più sollecitata, come ha sottolineato Chris Horner, team principal della Red Bull: “È un bel circuito. È passato molto tempo dall’ultima volta. La prima curva va avanti all’infinito, quindi l’anteriore sinistra è molto sollecitata lì e nelle curve ad alta velocità sul rettilineo opposto. È una pista che è sempre stata molto dura per la gomma anteriore sinistra e avremo anche una gara Sprint. Sarà la prima Sprint dell’anno, quindi questa sarà un’altra sfida. Ci sono molti punti in palio, sarà interessante vedere come va“.

Circuito Shanghai (GP Cina)

Il layout del circuito è molto vario e, oltre a curve veloci che mettono sotto pressione gli pneumatici, ci sono anche diversi tratti lenti. A questi guarda con preoccupazione la McLaren. Il team principal Andrea Stella si dichiara cauto sugli obiettivi del weekend del GP Cina: “Sono prudente riguardo alla Cina, ci sono così tante curve a bassa velocità e cosi tanti tornantini che sicuramente non dovrebbe essere la pista migliore per noi attualmente: tornantini e curve a bassa velocità sembrano essere i punti dove a volte perdiamo tempo. Quindi penso che in Cina dovremo limitare i danni“. Anche secondo Stella il format del weekend può concedere opportunità altrimenti impossibili, ma la scelta di disputare una Sprint su un circuito dove non si corre da 5 anni rimane non proprio ideale: “Le difficoltà in Cina saranno sicuramente legate al fatto di non essere lì da molto tempo. Le difficoltà possono essere viste anche dal lato delle opportunità, perché tutti le avranno, il che significa che puoi ottenere un vantaggio. In ogni caso non avresti voluto la Cina come evento Sprint. Visto dal punto di vista della squadra, aggiunge solo molte complicazioni. Allo stesso tempo, non è qualcosa che siamo in grado di influenzare. Quindi ci concentreremo per fare un buon lavoro e guardare al fine settimana positivamente. Siccome abbiamo alcuni limiti intrinseci con la nostra macchina, preferisco che gli altri non abbiano molte prove libere per estrarre ciò che noi non saremmo in grado di fare“.

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