GP Brasile – Qualifiche: Hamilton non molla

admin
12/11/2021

GP Brasile – Qualifiche del Venerdì: Hamilton non molla

Il cielo di San Paolo è ancora grigio al principio di queste ormai non più insolite “Qualifiche del Venerdì” previste dal formato del weekend Sprint. Sebbene il premio della Pole Position non venga assegnato con la sessione di oggi, i classici giri di qualifica stabiliranno l’ordine di partenza nella Sprint Qualifying di domani – che vedrà assegnare al vincitore, oltre alla Pole Position, 3 punti (con 2 al secondo ed uno al terzo).

L’ordine di arrivo in gara deciderà poi anche la griglia di Domenica, dove i piloti che dovranno scontare penalità – come Hamilton, che ne sconterà 5 per aver sostituito l’unità endotermica sulla sua W12 – scaleranno di posizione.

Q1

Temperatura aria: 16°C
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Una volta scattato il verde nella Pit Lane, le vettura sfilano in pista per il primo tentativo del Q1 – tutti su gomma Soft nuova ad esclusione di Gasly e le due Ferrari, che giocano di strategia e conservano un treno nuovo in più per il Q3. 

Mercedes scenderà in pista più tardi rispetto agli altri, ma prima di Alpine e l’AlphaTauri di Tsunoda. Nel frattempo Verstappen fa segnare un primo crono di 1:09.329, con Norris in seconda posizione a due decimi dalla Red Bull. Dietro, Pérez e Ricciardo – mentre restano più staccati nel primo run Stroll, Gasly, Vettel e Raikkonen. Le due Ferrari, su mescola usata, faranno segnare tempi più alti, mentre Gasly riesce a piazzarsi fin da subito nel gruppo di testa nonostante lo stesso svantaggio.

Primo crono per la Mercedes: Hamilton fa segnare subito il miglior tempo, mostrando una buona guidabilità della sua W12, ma soprattutto tanta velocità in rettilineo anche rispetto al compagno di squadra; proprio Bottas sale in terza posizione a +0.555s da lui, Verstappen non migliora invece nel secondo tentativo, così come Norris, mentre Pérez migliora il tempo ma non la posizione. Torna in pista la Ferrari con un nuovo set di Soft, mentre partono per il primo giro lanciato le due Alpine e Tsunoda. 

Leclerc riesce a chiudere un giro buono per la terza posizione, ma il suo tempo verrà cancellato per aver superato i track limits in Curva 4 – regola introdotta a cavallo tra FP1 e Qualifiche. Charles sarà dunque costretto a tornare ai box per un treno di Soft nuove, mentre il giro di Sainz lo porta in P2 a +0.222s dal tempo di Hamilton, che si conferma in cima alla classifica con un nuovo record di 1:08.733. 

Bottas sale in terza posizione, ma rimane a mezzo secondo di distanza. Nuovo tentativo per diversi piloti, tra cui Leclerc e i due McLaren. Leclerc trova traffico nel secondo settore ed infatti non migliora quell’intertempo, ma riesce a chiudere comunque in terza posizione a +0.322s da Hamilton, un decimo alle spalle di Sainz. 

In ultimis, un bel giro di Giovinazzi lo porta in salvo e nella Top 10, mentre sarà Raikkonen a rischiare sul finale. La pista sta però giovando di una notevole evoluzione, consentendo a tutti di migliorare i loro tempi – ma resteranno esclusi, sebbene di poco, l’Aston Martin di Stroll, le Williams di Latifi (che per la prima volta batte Russell in qualifica) e Russell, Schumacher e Mazepin.

Q2

Scongiurata la minaccia di pioggia sul finale del Q1, le vetture si riversano in pista per il Q2 su gomma Soft nuova – fatta esclusione per le due Alfa e la Red Bull di Sergio Pérez.

Il primo giro di Hamilton, che si conferma in forma ad ogni tornata, fa registrare un tempo competitivo di 1:08.659 – ma viene cancellato per track limits in Curva 4. Tuttavia il campione britannico si rifarà al secondo tentativo sulla stessa gomma, migliorandosi e chiudendo in 1:08.386. Tempo molto interessante per Mercedes che aveva iniziato così la sessione con un carico maggiore di benzina a bordo, riuscendo poi a migliorarsi su gomma usata. Doppio tentativo anche per Bottas che sarà tre decimi da lui. Buoni i riscontri per la Ferrari, sebbene il gruppo di mischia sia molto compatto con Gasly ed i due della McLaren. 

Il secondo run del Q2 conferma le sensazioni del precedente in cima alla classifica, ma cambia le sorti dei piloti a rischio esclusione; Alonso non riesce a migliorarsi, ma resta aggrappato alla top 10 grazie al suo tempo precedente. Resta invece escluso Tsunoda, insieme ad Ocon, Vettel, Raikkonen e Giovinazzi, che ha abortito il suo ultimo tentativo per un errore.

Q3

 

È tempo di Q3 e i pronostici sono ancora molto incerti viste le prestazioni in questa sessione. I piloti vanno tutti in pista con un nuovo set di gomme Soft, fatta esclusione per Charles Leclerc che dopo il secondo tentativo del Q1 ha solo un treno di Soft nuove a disposizione e lo conserva per il secondo run. Leclerc è il primo a lanciarsi, trova un po’ di traffico nella parte conclusiva del secondo settore e fa segnare un tempo non particolarmente competitivo.

Lewis Hamilton si porta in testa alla classifica al primo colpo con un tempo di 1:08.107. Dietro lui ci sarà Max Verstappen, staccato però di più di due decimi. Bottas riuscirà ad attaccare la terza posizione, con Pérez staccato di quasi quattro decimi. Bene invece Pierre Gasly che si mette subito alle spalle del pilota della Red Bull. Il primo giro di Carlos Sainz è sui tempi dell’AlphaTauri di Gasly, dietro di appena 23 millesimi. Sopra il piede dell’1:09 Norris, Alonso e Ricciardo davanti solo a Leclerc su gomma usata.

Alla vigilia dell’ultimo run, Verstappen lamenta un surriscaldamento degli pneumatici, in particolare del comportamento degli pneumatici anteriori. Le vetture torneranno in pista con soli tre minuti al termine della sessione. Sebbene la maggior parte dei piloti migliorino i tempi precedenti, Verstappen e Bottas soffrono un cambiamento della pista, sebbene entrambi riescano a preservare la loro posizione in classifica. Lewis Hamilton invece non molla il colpo, e nonostante la pole provvisoria chiude un altro giro sotto il tetto dell’1:08.

Pérez migliora il suo crono precedente, ma per pochi millesimi non riesce a rubare la terza piazza a Bottas; Gasly si conferma in P5, con Sainz in P6 e Leclerc, con un unico tentativo che non lo soddisfa, resta dietro in P7. Entrambe le Ferrari chiudono le Qualifiche davanti alle McLaren di Norris e Ricciardo, con Alonso fanalino di coda di questo Q3.

Pole Position – che però non è Pole Position – per un agguerrito Lewis Hamilton, che ha sfruttato al meglio il motore nuovo e tutte le doti della sua W12, rendendosi autore di un giro superbo. Ultimo tentativo non proprio pulito invece per Max Verstappen, che aveva certamente qualcosa in più, ma la seconda posizione per oggi era probabilmente il massimo a cui Red Bull potesse anelare. Pérez alla fine è riuscito ad avvicinarsi, quasi da soffiare il terzo posto a Bottas, allontanando invece lo spettro di Gasly. Il francese autore ancora una volta di un’ottima Qualifica, davanti poi alle due Ferrari con entrambi i piloti che però non erano pienamente soddisfatti dei loro giri, in particolare il monegasco. Leclerc infatti lamenterà di aver perso il ritmo con il giro su gomma usata nel primo tentativo di Q3, mentre Carlos lamenterà il poco distacco da Gasly che era, a detta sua, alla sua portata. La SF21 aveva ancora un po’ di potenziale per attaccare Gasly, ma ci sarà occasione nella Sprint Qualifying e poi in gara. McLaren non riesce ad agganciare le Ferrari nonostante la performance non perfetta, ed entrambi partiranno dietro alle Rosse e davanti ad un Alonso che nelle Sprint si è rivelato piuttosto audace. 

Questo sarà dunque l’ordine di partenza che vedremo domani nella Sprint Qualifying dove tutto può ancora essere deciso prima di domenica. Oggi Hamilton ha battuto un colpo, una rivalsa contro le 5 posizioni di penalità che dovrà scontare in gara, e domani potrà confermare la sua performance e guadagnare 3 preziosi punti con la Sprint. Red Bull, dal suo canto, si prepara già a rispondere.

Dietro invece il pacchetto di mischia Gasly-Ferrari-McLaren sembra promettere spettacolo per il resto del weekend, con prestazioni più vicine rispetto al Messico tra i team. Alonso ha fatto il massimo, confermandosi in buona forma, con una Alpine in ripresa dopo i due opachi weekend di Austin e Messico, dove le attese del team francese non sono state soddisfatte. 

 

Autore: Paolo D’Alessandro

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