GP Brasile – FP1: l’imperscrutabile ora prima delle Qualifiche

admin
12/11/2021

GP Brasile – FP1: l’imperscrutabile ora prima delle Qualifiche

Il weekend del Gran Premio del Brasile non inizia nei migliori dei modi; il maltempo ha causato disagio e ritardo nei voli, e questo ha causato ritardi nelle consegne, costringendo i meccanici ad attardarsi nei garages oltre il coprifuoco per far sì che tutto fosse pronto in tempo per le FP1. Tutto sembra essersi risolto nella mattinata di questo Venerdì, scongiurando la necessità di rivedere la programmazione di un weekend “Sprint” già molto tirato.

FP1

Temperatura ambiente: 18°C
Temperatura asfalto: 36°C

A ridosso dell’unica ora di prove libere di oggi, la pista è pulita, ma il tempo è molto nuvoloso e grigio, temperature basse e tanto vento a San Paolo. Non il migliore dei benvenuti per il ritorno della Formula 1. A semaforo verde, tutte le vetture sono pronte a scendere in pista. 

Subito viene ufficializzata la penalizzazione di 5 posizioni in griglia nella gara di Domenica di Lewis Hamilton: il pilota Mercedes monterà la quinta unità ICE, dopo la quarta già montata in Turchia.

Fin dai primi giri emerge una Red Bull molto competitiva – ma Mercedes riuscirà ad avvicinarsi nel corso della sessione. Il distacco sembra chiudersi tra le due scuderie quando passano alla gomma Soft, con Lewis Hamilton che poi verso fine sessione – senza montare un nuovo treno di Soft – riuscirà anche a far segnare un crono di 1:09.050, rifilando un distacco di -0.367s a Verstappen che però non ha più cercato il tempo d’attacco. Dopo il primo tentativo sulla mescola più morbida, la Red Bull è passata ad un lavoro con più carico di benzina a bordo. 

Mercedes era partita con distacchi importanti; il team di Brackley ha scelto un assetto aerodinamica molto carico, puntando sui cavalli della sua Power Unit – ma Lewis Hamilton è molto insoddisfatto dell’anteriore, come si evince dai numerosi errori in curva 4 e in curva 12. Dopo le modifiche e su gomma Soft, il gap tra Mercedes e Red Bull si riduce; la W12 che sembra particolarmente giovare (come accaduto in Messico) anche dall’aumento del grip della pista. 

Ferrari si è concentrata molto sulla mescola Hard nella prima parte della sessione, così come Alpine, con cui ha girato in tempi simili. Buone quindi le sensazioni con la gomma più dura per le due scuderie, mentre McLaren si è concentrata esclusivamente sulla mescola media per tutta la sessione. Tornate in pista su gomma media per simulazioni di giro di qualifica, Ferrari e Alpine restano vicine; molto buoni i tempi in 1:10.194 di Leclerc e 1:10.201 di Alonso su Media che li avevano posizionati a 7 decimi dal tempo dei migliori su gomma Soft. Ferrari sembra aver optato per confermare un setup simile al Messico, privando però il posteriore della T-Wing per diminuire il drag, scelta che sembra pagare visti i riscontri velocistici nel primo e terzo settore. 

AlphaTauri continua a confermare la ritrovata forma, come si evince anche dalle prestazioni di Tsunoda, rookie su questa pista insieme a Schumacher e Mazepin, e competitivo sin da subito con distacchi ridotti rispetto al compagno di squadra Gasly. Sul finale di sessione il francese riesce a fare un ottimo tempo che lo porta in quinta posizione davanti alle due Ferrari. Non un ottimo crono per Leclerc, con un’interpretazione in curva 4 da migliorare, fonte anche di discussione con il suo ingegnere, ma che ha mostrato comunque ottimo potenziale. Alpine non ha provato la gomma Soft e quindi resta in ottava e nona posizione, mentre Aston Martin non brilla nelle simulazioni, restando appena fuori dalla Top 10 vicina ad Alfa Romeo. Fuori dalla Top 10 c’è anche McLaren, che però sembra essersi concentrata su un programma diverso, svolto interamente su mescola Media.

Come già visto a Silverstone e a Monza, l’unica ora di sessione in questo modo risulta poco utile per dei riscontri visti i diversi piani di lavoro delle varie squadre; è già tempo però di Qualifiche e di parco chiuso, con gli ingegneri che dovranno confermare il setup e le scelte aerodinamiche sulle varie macchine. Red Bull sembra avere il potenziale per essere la favorita, ancor di più vista la penalità di Lewis Hamilton poi in gara. Ferrari è sembrata essere in buono stato di forma e ha il potenziale per essere terza forza, sebbene AlphaTauri e McLaren restino antagoniste su una pista che non favorisce particolarmente nessuno, almeno su carta.

RISULTATI FP1

 

Autore: Paolo D’Alessandro

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