GP Belgio: a Spa incognita asfalto nuovo

Luca Manacorda
23/07/2024

Ultimo appuntamento per il Mondiale di F1 2024 prima della sosta estiva e lo scenario cambia completamente rispetto al weekend precedente. Dal tortuoso e lento Hungaroring si passa al veloce e filante Spa-Francorchamps. Sede del GP Belgio, è uno dei circuiti più amati da piloti e appassionati con i suoi saliscendi tra la foresta e una serie di curve i cui nomi fanno ormai parte dell’immaginario: Eau Rouge, Radillon, Source, Stavelot, Malmedy, senza dimenticare il rettilineo del Kemmel teatro di tanti spettacolari duelli.

GP Belgio: previsti netti miglioramenti cronometrici

La pista belga si presenta quest’anno con un’importante novità: su buona parte della sua lunghezza è stato steso un nuovo manto di asfalto che influirà sicuramente sulla preparazione della gara e sulle prestazioni. Un esempio si è avuto nella recente 24 Ore di Spa, valevole per il campionato GT World Challenge: le vetture, anche in quel caso gommate Pirelli, a parità di mescola hanno fatto segnare tempi sul giro di 3 secondi inferiori rispetto all’anno precedente. Pur tenendo conto delle grandi differenze tra vetture GT e monoposto di F1, è prevedibile che nel GP Belgio di quest’anno vedremo una maggiore aderenza nei tratti riasfaltati e un conseguente miglioramento delle prestazioni cronometriche. Nel 2023, Max Verstappen ottenne la pole position con il tempo di 1:49.056.

Mescole GP Belgio

Per il GP Belgio la Pirelli ha confermato le mescole dell’ultimo biennio, con una scelta intermedia tra le tipologie disponibili per la stagione: C2 come Hard, C3 come Media e C4 come Soft. Con la sua grande varietà di curve, tra cui alcune da percorrere ad altissime velocità come Pouhon, il circuito di Spa è tra quelli che mette più sotto stress gli pneumatici, oltre a sottoporli ad elevate forze laterali. Solitamente il degrado è soprattutto termico, ma andrà verificato come influirà il nuovo asfalto con la sua maggiore aderenza offerta alle gomme. Da non dimenticare poi l’incognita meteo: la pioggia ha spesso condizionato il GP Belgio, tra brevi scrosci e intense precipitazioni che possono alternarsi al sole, anche se lo spostamento della sua collocazione da fine agosto a fine luglio ha un po’ ridotto questa variabile.

Le strategie: possibile scegliere tra una e due soste

Nell’edizione del 2023 la pioggia disturbò i primi giorni del fine settimana, ma non la gara. In condizioni di asciutto sia la strategia a una sosta sia quella a due possono offrire buone occasioni alle scuderie: lo scorso anno optarono per un unico pit stop George Russell, Lance Stroll e Pierre Gasly, effettuando due stint entrambi da 22 giri con gomme Media e Soft i primi e a mescole invertite il francese. L’inglese della Mercedes e il canadese dell’Aston Martin chiusero in zona punti, rispettivamente sesto e nono.

Caratteristiche Spa

Discreta fu anche la varietà di mescole scelte dai team per la partenza: 13 piloti montavano le Medie e 7 le Soft. La Hard trovò pochissimo spazio, con il solo Lando Norris a utilizzarla per una dozzina di giri. Spa è un circuito in cui i più grandi piloti hanno spesso messo in mostra le proprie qualità: Michael Schumacher vinse 6 edizioni del GP Belgio, tra cui la prima delle sue 91 in carriera ottenuta nel 1992, un anno dopo il suo debutto in F1. Tra gli altri plurivincitori troviamo Ayrton Senna con 5 successi, Kimi Raikkonen, Jim Clark e Lewis Hamilton con 3. Il britannico può ambire a migliorare altri record che già gli appartengono, come quello delle pole position (6) e dei piazzamenti sul podio (10).

Terminato il weekend del GP Belgio, la pista di Spa sarà ancora teatro dell’ultima attività prima delle vacanze estive: è infatti prevista una nuova due giorni di test Pirelli sullo sviluppo di mescole e costruzioni per il 2025. A lavorare con la casa milanese saranno in questo caso Aston Martin e Alpine.

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