GP Austin: l’asfalto sconnesso richiede più compromessi, aggiornamenti per Mercedes e Aston

Andrea Vergani
19/10/2023

Dopo una settimana di pausa la Formula 1 riparte e lo fa dal GP di Austin, presso il Circuito delle Americhe in Texas, il primo di cinque gran premi nelle prossime sei settimane, tutti nel continente nuovo ad eccezione dell’ultimo Gran Premio stagionale ad Abu Dhabi. Con il mondiale ufficialmente nelle mani di Max Verstappen e della Red Bull il focus si sposta più indietro, prima di tutto verso la battaglia per il secondo posto nel campionato Costruttori tra Mercedes (a 326 punti) e Ferrari (a quota 298, 28 punti dietro ai rivali tedeschi): la W14 ha recentemente mostrato un’ottima prestazione nonostante il formato Sprint in Qatar, ma non ha raccolto il massimo e toccherà riconfermare l’abilità di trovare un assetto di base positivo su un circuito che richiede più compromessi, e con l’incognita del pacchetto di aggiornamenti. McLaren ancora una volta si candida al ruolo di seconda forza e tenta il sorpasso su Aston Martin, solo 11 punti davanti al team di Woking. Red Bull e Haas correranno con delle livree leggermente modificate per il fine settimana.

GP Austin: più compromessi di assetto e asfalto più sconnesso, Ferrari potrebbe difendersi meglio

Il tracciato americano si estende per 5513 metri ed è composto da un totale di 20 curve, la cui caratteristica varia a seconda dei settori: nella prima parte le curve ad ampio raggio e alta velocità premieranno vetture molto cariche e stabili come la McLaren MCL60 e, soprattutto, la Red Bull RB19; nel secondo settore il lungo rettilineo farà valere le doti velocistiche delle monoposto, una zona dove la squadra di Woking è molto migliorata grazie agli aggiornamenti più recenti e potrà difendersi meglio rispetto a quanto visto nei mesi scorsi. L’ultimo settore è quello più tecnico, con diverse curve a media e bassa velocità dove sarà importante non surriscaldare gli pneumatici, anche nei giri di Qualifica di Venerdì e Sabato.

Ancora una volta gli ingegneri avranno solamente una sessione per ottimizzare l’assetto di base, che rispetto al Qatar richiede più compromessi viste le diverse tipologie di curve, ma anche i cambi di altitudine e un asfalto maggiormente sconnesso. Nuovamente a Maranello puntano sul formato della Sprint Race per ottenere un vantaggio rispetto ai rivali, cosa non riuscita a Losail per diversi motivi e a causa di alcune caratteristiche del tracciato che saranno diverse ad Austin. Conterà molto l’apporto della Power Unit, con il primo rettilineo più breve ma in ripida ascesa verso la curva uno, e il rettilineo lungo tra curva 11 e 12: in entrambi sarà anche possibile sfruttare l’apporto dell’ala mobile, perciò dovremmo vedere assetti a medio e alto carico. La componente elettrica delle Power Unit sarà ugualmente fondamentale come abbiamo spesso potuto osservare con la nuova generazione di vetture, mentre il consumo carburante non dovrebbe essere un fattore limitante. I freni saranno molto utilizzati nel corso del giro, secondo Brembo per 17 secondi sui 94 totali del giro: quattro zone di frenata sono considerate impegnative, tra cui la staccata per la curva 12 dove vedremo la maggior parte dei sorpassi nelle due gare, le altre sette sono di media o bassa intensità.

Pirelli ha optato per il range intermedio di mescole per il fine settimana in Texas, la C2, C3 e C4: Mario Isola ha descritto il circuito come impegnativo per le “forze laterali, peraltro in maniera ben bilanciata fra i due assi, anteriore e posteriore”. Poi ha spiegato le singolarità del Circuito delle Americhe, che influenzeranno il fine settimana del GP di Austin: L’asfalto, nonostante i rifacimenti, rimane piuttosto sconnesso: ciò genera dei microscivolamenti dei pneumatici che può determinarne un anomalo surriscaldamento”. Il degrado su questo tracciato è più di tipo termico: l’anno scorso la strategia vincente è stata una a due soste, utilizzando le mescole C2 e C3.

Ad Austin sono attese temperature piuttosto alte in tutti e tre i giorni, con scarse possibilità di pioggia, che non faranno altro che evidenziare il degrado termico sottolineato da Pirelli come uno dei fattori decisivi del fine settimana. Le temperature massime attese nelle giornate di venerdì e sabato toccano addirittura i 35/36°C, mentre la gara di domenica (alle 21 italiane) dovrebbe corrersi con temperature leggermente più basse, per cui potrebbero esserci discrepanze nel degrado visto in prove e quello effettivo in gara.

Aggiornamenti GP Austin: debuttano gli ultimi grandi pacchetti, Mercedes, Aston e Haas protagoniste

Il tanto atteso pacchetto di aggiornamenti di Mercedes include un nuovo fondo sulla W14, come anticipato da James Allison nel corso delle settimane passate, e sarà un passo in avanti dal punto di vista prestazionale, ma anche un passo in una cerca di conferme tenendo d’occhio il 2024, un anno molto importante anche per la grande influenza che avranno le vetture su quelle dell’anno successivo. Mercedes ha un buon margine su Ferrari per il secondo posto nei costruttori, ma sarà una sfida impegnativa per gli uomini di Totò Wolff massimizzare il risultato con una sola sessione di prove a disposizione.

Anche sulla Aston Martin AMR23 debutterà un nuovo fondo, sempre alla ricerca di correzioni dopo aver sbagliato alcuni aggiornamenti nella fase centrale della stagione (si pensi al fondo portato in Canada), che secondo Dan Fallows hanno “sbilanciato la vettura.” Il tecnico del team di Silverstone ha proseguito: “Ci piacerebbe avere più tempo per studiare gli aggiornamenti (…) ma è una pista dove dovremmo essere abbastanza competitivi se riusciamo a mettere tutto assieme”. Haas si presenta al Gran Premio di casa con una grande rivoluzione sulla VF23, come fatto in casa Ferrari a Giugno a Barcellona; infine anche in casa Alpha Tauri sono attesi degli aggiornamenti nella zona del fondo, in attesa di una rivoluzione totale nel 2024 con molte più parti da Red Bull sulla vettura di Faenza.

Autore: Andrea Vergani

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