Il GP di Austin è la tappa numero 19 del Mondiale di Formula 1: il mese di pausa dopo l’ultima gara a Singapore ha dato tempo alle squadre di studiare gli ultimi aggiornamenti per le vetture attuali, e di lavorare sulle monoposto che scenderanno in pista nel 2025. Negli ultimi sei appuntamenti stagionali si deciderà il mondiale costruttori, per ora saldamente in mano a McLaren, e quello piloti. Max Verstappen vuole eguagliare Sebastian Vettel e Alain Prost alla quota di quattro mondiali, Lando Norris vuole incidere il suo nome nell’albo d’oro dello sport dopo una stagione difficile a bordo di quella che si può considerare la vettura migliore. Ferrari sarà pronta a sfruttare ulteriori difficoltà di Red Bull e ribaltare la situazione in classifica: 34 punti separano le due squadre, con Ferrari che ha recuperato 29 punti nelle quattro gare dopo la pausa estiva. Il circuito delle Americhe è stato riasfaltato e ci si attendono tempi sul giro più veloci, specialmente in tratti di curva 1 e curva 18, e meno problemi con dossi e altezze da terra.
Ferrari: ad Austin la prima vera prova per gli aggiornamenti, e attenzione ai nuovi pacchetti dei rivali diretti
Gli aggiornamenti che hanno debuttato sulla SF-24 dopo la pausa estiva hanno portato performance in più e permesso di conquistare la vittoria a Monza e lottare per il primo posto a Baku. Tuttavia dal fine settimana italiano Vasseur e i piloti predicano calma, ammettendo che solo al GP di Austin si otterranno riscontri reali su un tracciato ‘vero’ con diverse curve a media e alta velocità. Con l’introduzione del fondo di Barcellona questi tratti sono diventati il tallone d’achille della Rossa, ma con il nuovo fondo e le nuove ali ci si attendono passi in avanti. Lottare per la vittoria con McLaren, ed eventualmente Red Bull, sarà molto difficile e testimonierebbe un lavoro quasi impeccabile da parte di Maranello dopo gli errori nelle fasi centrali dello sviluppo.
Leclerc e Sainz dovranno anche fare i conti con gli sviluppi dei diretti rivali. McLaren affronta un dilemma cruciale in questa fase di stagione: aggiornare o non aggiornare? La MCL38 al momento è saldamente prima forza, ma un maggiore distacco rispetto ai rivali renderebbe più facile la doppietta mondiale, ma un eventuale errore nello sviluppo sarebbe cruciale. Nonostante le difficoltà riscontrate da Red Bull, gli errori di Norris hanno permesso all’inglese di recuperare appena 26 punti tra Zandvoort e Singapore: una media di 6.5 punti a weekend che non basterebbe per il finale di stagione. Servirà un passo in avanti a partire dal GP di Austin.
Red Bull proverà ad aggrapparsi al Mondiale piloti di Max Verstappen e mantenere la seconda posizione nel campionato costruttori: scavalcare Ferrari e riprendere il ruolo di seconda forza sarebbe fondamentale, perché a quel punto starà a Verstappen fare la differenza rispetto al duo McLaren che ha mostrato di essere lontano dalla perfezione in più occasioni. Anche Mercedes punta su un nuovo pacchetto per risolvere le problematiche di fine estate e tornare a lottare per le prime posizioni in griglia.
GP Austin: la Sprint andrà incontro a McLaren e Ferrari? Il nuovo asfalto diminuirà le problematiche con le verifiche al fondo
Con la Formula 1 torna anche il formato Sprint: le squadre avranno solo una sessione di prove libere per affinare l’assetto al GP di Austin prima delle Qualifiche e Gara Sprint, e qualche ora per correggere difetti tra la Sprint Race e le Qualifiche ufficiali. Il nuovo programma ha reso meno problematico introdurre aggiornamenti nei fine settimana Sprint, ma lavorare su una vettura conosciuta può dare vantaggi: da questo punto di vista Ferrari e (forse) McLaren potrebbero essere avvantaggiate. Più indietro si attendono aggiornamenti da diversi team in griglia: Red Bull e Mercedes, ma anche Racing Bulls (fondo) e Haas (fondo e altro) sono tra le squadre che avranno novità sulle rispettive monoposto.
L’anno scorso il vecchio regolamento, che non permetteva modifiche dopo le FP1, aveva creato non pochi problemi alle squadre in termini di altezze da terra. Al termine della gara le uniche due vetture sottoposte a ispezione da parte della FIA sono state squalificate per eccessiva usura del plank del fondo: Lewis Hamilton e Charles Leclerc hanno perso posizione e punti. Nel 2023 in Texas si erano viste le prime difficoltà di Red Bull: al traguardo Mercedes era arrivata 2 secondi dietro la RB19, McLaren a 10 secondi e Ferrari a 15. Quest’anno il nuovo asfalto dovrebbe diminuire i problemi anche dal punto di vista dei saltellamenti causati dai dossi, e di conseguenza permettere di adottare assetti con altezze da terra inferiori per il GP di Austin.