La Pole Position di Max Verstappen è spesso sinonimo di vittoria il giorno dopo, statisticamente l’olandese sbaglia raramente quando parte dalla prima posizione, sfruttando quella che è la vera forza di Red Bull nella nuova era: la gestione del Gran Premio. Per quanto riguarda le strategie, al contrario del Bahrain, è probabile vedere una gara meno attiva da questo punto di vista: l’asfalto meno ruvido del GP d’Arabia Saudita non mette in difficoltà gli pneumatici come usura o degrado termico, come invece era il caso settimana scorsa. Le ultime due edizioni sono state vinte con gare a una sosta, appunto caratterizzate dallo scarso degrado: quest’anno c’è una variabile in più, ovvero la possibilità di montare uno pneumatico soft (C4) all’avvio della gara, mentre gli altri anni si è sempre partiti con Media per poi montare la Hard fino a fine gara.
GP Arabia Saudita: Pirelli privilegia la singola sosta, ma con tre alternative
Sfruttando il maggior carico dato dall’ala posteriore del Bahrain, Ferrari ha provato uno stint nelle seconde Libere sulla mescola C4, con buoni risultati: spetterà alle squadre decidere se rischiare un vantaggio in partenza e nei primi giri del GP d’Arabia Saudita montando questa mescola, anche in base alle disponibilità delle gomme dopo la giornata di ieri. Tra i top team, solamente Oliver Bearman e Fernando Alonso hanno a disposizione un treno nuovo di pneumatici morbidi: l’inglese della Ferrari lo ha risparmiato in seguito all’esclusione in Q2 per soli 36 millesimi, mentre Alonso e Aston Martin hanno scelto di salvare un nuovo treno per far fronte ai problemi di degrado della AMR24 in gara ed avere un vantaggio in partenza o magari nell’ultimo stint con meno carburante a bordo. Lo spagnolo scatterà dalla quarta posizione, alle spalle di Perez e davanti a McLaren e Mercedes, e conta di concludere più in alto della nona posizione conquistata a Sakhir.
Il secondo stint probabilmente si farà sulla gomma dura, e se il degrado dovesse essere ancora minore del previsto, qualcuno potrebbe tentare di utilizzare la mescola di media. Red Bull e Lando Norris sono gli unici ad aver conservato due treni di Medie nuove, tra i top team, mentre sia McLaren che Aston Martin non hanno compund Hard completamente nuovi. Nonostante un circuito poco abrasivo e che dovrebbe basare la strategia sulla singola sosta, è possibile che vedremo una scelta diversificata tra team e piloti.
Il direttore Motorsport Pirelli, Mario Isola, ha sottolineato il miglioramento delle vetture 2024 “La pole position, con regolamenti stabile e le stesse gomme, è stata 8 decimi più veloce della passata stagione”. L’italiano non si aspetta sorprese riguardo la strategia in gara. “Qui la sosta singola è una scelta quasi obbligata. L’unica incertezza può riguardare quale mescola accoppiare alla C2, che – a differenza di quanto si era visto a Sakhir la scorsa settimana – qui si comporta molto bene, sia a livello di prestazione che di degrado.” Il tecnico italiano ha suggerito che la strategia sulla carta più veloce, secondo Pirelli, è quella di una partenza con la Media e poi passare alla Hard in una finestra tra il giro 18 e il giro 25. “Potrebbe essere competitiva anche la strategia con la partenza con la Hard per poi fermarsi fra il giro 25 e il 32 per mettere la Soft, giocando magari sulla possibilità di una neutralizzazione, molto elevata su un tracciato come questo, oppure fare l’inverso e sfruttare il maggior grip della C4 in partenza e nei primissimi giri per poi passare alla C2”.
Autore: Andrea Vergani