GP Arabia Saudita – FP3: Verstappen batte un colpo
Ultima sessione di prove libere alla ricerca del limite per i piloti prima di andare in Qualifica. Le gare dopo la giornata di ieri hanno avuto modo di analizzare i dati e decidere gli assetti con cui affrontare il resto del weekend.
Alcuni cambiamenti sono stati apportati sia da Pirelli, che ha aumentato di 1 psi la pressione degli pneumatici sia anteriori che posteriori, sia da Michael Masi che ha comunicato che in Qualifica sarà proibito rallentare tra Curva 23 e 25 al fine di creare il gap con la vettura davanti, con ogni violazione riportata agli stewards; inoltre è stata allungata la linea che delimita l’uscita della pit lane – che rimane un possibile punto critico, soprattutto in gara – estendendola fino ad arrivare in traiettoria di Curva 2.
Le scuderie hanno confermato le scelte di set up fatte nella giornata di ieri durante le FP2, dove la tendenza è stata quella di scaricare la vettura. Mercedes ha deciso di rimuovere il nolder sull’ala posteriore per ridurre ancora il drag della vettura, confermando però le scelte di inizio weekend; anche Ferrari ha confermato il setup con ala posteriore a cucchiaio e anteriore un po’ più carico adottato sin dalle FP1, con riscontri positivi.
Le due Mercedes così come Charles Leclerc vanno in pista con gomma Hard, avendono a disposizione un set in più rispetto agli altri. Gomma Media invece per Carlos Sainz e le due AlphaTauri. Gomma Soft invece per gli altri piloti.
Sorprendono fin dai primi istanti i tempi delle due Mercedes, che con la gomma più dura riescono a mettersi in testa alla classifica con dei tempi che però mostrano un ritmo che non riusciranno a replicare su gomma Soft. I tempi infatti con il compound più morbido non mostreranno il miglioramento atteso, e lascerà dunque la W12 indietro dopo un inizio di sessione quasi dominante. Il lavoro svolto ieri da Red Bull sembra invece aver pagato in questa giornata, con tempi molto veloci sin da subito su gomma Soft, soprattutto da parte di Max Verstappen. L’olandese ha registrato il tempo migliore al decimo tentativo sul secondo set di gomme Soft, mentre nella prima parte della sessione si è focalizzato proprio sullo studio di quella gamma di pneumatico con 21 giri intervallati da una sosta ai box. Non è un mistero che il team di Christian Horner si sia concentrato maggiormente sulla qualifica e sull’attivazione giusta dei compound, soprattutto quelli più morbidi; i riscontri ottenuti in queste FP3 sembrano essere positivi. La sfida Max-Lewis sembra perciò potersi ripetere, mentre sia Bottas che Pérez sembrano un po’ più in difficoltà, specialmente il filandense che rimane alle spalle di entrambe le AlphaTauri – sebbene Mercedes confermerà a fine sessione problemi alla sua PU che richiederanno la sostituzione, pur senza penalità, delle sue componenti per una perdita di carburante.
Dietro di loro, non del tutto a sorpresa, una velocissima AlphaTauri in simulazione di qualifica. Sin da ieri la scuderia di Faenza è stata praticamente la vettura più scarica in pista, che ha concesso sia a Gasly che a Tsunoda di chiudere molti giri competitivi sulle mescole Soft e Media.
Lavoro rivolto invece allo studio degli pneumatici per Ferrari, che ha usato tutta la gamma delle gomme Pirelli in quest’ultima sessione. Hard per Leclerc e Media per Sainz all’inizio, e poi Soft per entrambi nel secondo run. I giri su compound più duri sono stati positivi in particolar modo quello dello spagnolo che ha fatto registrare dei tempi migliori anche dei diretti competitor su gomma Soft – come McLaren ed Alpine – dimostrando che la SF21 sembra avere del buon potenziale e che è arrivata in pista con un assetto che sta aiutando i piloti ad esprimere la forza della vettura. Come per Mercedes, però, il salto in avanti atteso con gomma Soft non c’è stato, e per questo motivo alla fine i due alfieri rossi rimangono in settima e ottava posizione, complici anche dei giri non ottimali per il tanto traffico trovato soprattutto nel secondo settore.
Una terza sessione più in ombra per McLaren ed Alpine, che rimangono ai confini della zona punti con Ocon ed Alonso in nona e undicesima, mentre Norris chiuderà nella Top 10 con Ricciardo alle spalle di due Alfa Romeo in quattordicesima posizione. Il distacco dalla Ferrari per entrambi i Team non è ampio e quindi è immaginabile che oggi ci sarà un’ardua lotta anche solo per qualificarsi in Q3 tra questi team, che pagano invece qualcosa dall’AlphaTauri. Da sottolineare invece ancora una volta lo stato di forma dell’Alfa Romeo che sembra avere finalmente l’occasione di puntare a buoni risultati quanto meno nella serata italiana.
Male invece la sessione dell’Aston Martin. Vettel si è lamentato molto del set up, e i tempi non sono per nulla incoraggianti con Stroll in quindicesima e Vettel in diciassettesima, a livello della Williams. Qualcosa da poter dare c’è sicuramente con il tedesco che non è riuscito a chiudere il suo miglior giro per colpa del traffico e Stroll costretto a fermarsi durante la sua simulazione Qualifica per via di una foratura. Un grosso rischio anche per Vettel, che durante la sua simulazione di qualifica sale pesantemente su un cordolo e rischia di perdere la vettura senza possibilità di controllarla, ma per fortuna riesce ad evitare il peggio ed allontanarsi nella runoff di Curva 9.
Il traffico sarà nemico del tempo in Qualifiche – e lo è già in questo momento con Lewis Hamilton finito sotto investigazione per quanto accaduto in pista con Nikita Mazepin. Già in precedenza sul rettilineo di partenza l’inglese è rimasto sulla destra e allungando la traiettoria per far passare Pierre Gasly che si stava lanciando, non comprendendo però le intenzioni del campione del mondo ed andando a sua volta lungo. Durante lo stesso giro ha poi avuto un’altra incomprensione con Mazepin, che arrivava lanciato e in uno dei tratti veloci e ha dovuto evitare il contatto il pilota Mercedes tagliando per una delle vie di fuga. Visibilmente frustrato Hamilton, ma nei confronti del proprio team, che non lo aveva avvisato del pericolo. Reattivo invece Mazepin, che ha scongiurato un brutto incidente mostrando ottimi riflessi – ma che ha evidenziato il pericolo di questa pista. L’investigazione per il campione del mondo è doppia visto che i commissari hanno notificato anche un mancato rispetto delle doppie bandiere gialle durante la sessione da parte sua – un episodio simile a quanto successo a Max Verstappen a Losail durante la Qualifica.
Un tema della Qualifica sarà certamente quello dell’attivazione degli pneumatici e della lettura della pista. Molte scuderie e molti piloti hanno infatti trovato difficoltà nel far segnare il miglior tempo al primo giro lanciato su gomma Soft – ma questo è un particolare che si era già osservato ieri. Red Bull sembra la vettura che meglio riesce a mandare in temperatura la gomma e spremere così la miglior prestazione dagli pneumatici Soft, mentre sembrano trovare buone prestazioni con gomme Hard la Mercedes. Incoraggianti invece i riscontri per Ferrari con Media – Carlos Sainz era vicino ai migliori – e Hard con Leclerc che nonostante il distacco dalla vetta e dal compagno, logica conseguenza dei compound diversi, era riuscito a tenere tempi veloci tanto quanto i rivali con gomma Soft. Lavoro importante sui tre compound per Ferrari che ha quindi sfruttato fino all’ultimo minuto per raccogliere dati e lavorare di fino con stint solidi da parte di entrambi i piloti che hanno acquisito fiducia col passare dei minuti della sessione.
La Qualifica si appresta ad essere più combattuta di quanto si prevedeva in vetta, con una Red Bull che sembra essere migliore sul compound più morbido. Mercedes però ha mostrato ottime perfomances per tutto il weekend fino a questo momento. AlphaTauri potrebbe essere una variabile impazzita avendo mostrato grande velocità sul giro secco, con entrambi i piloti. Dietro la Ferrari non ha ancora espresso il massimo potenziale con i piloti, che però erano soddisfatti del comportamento della vettura e dei cambiamenti fatti durante la sessione. Alpine è leggermente calata rispetto ai tempi di ieri, ma il pacchetto di mischi tra questi team inclusa la McLaren è molto compatto. I muri aggiungo ansia ma anche quel pizzico di brivido e di incertezza in più in lotte che si possono decidere anche sui millesimi.
Autore: Paolo D’Alessandro