L’ultima gara non cambia il solito copione: vince ancora una volta Max Verstappen che domina anche quest’ultima gara, con Charles Leclerc capace di rimanergli vicino solamente nel primo stint. Verstappen ha fatto la differenza nel momento in cui c’è stato da spingere con le gomme Hard e la concorrenza non è riuscita a tenere il passo. Charles Leclerc ha fatto del suo massimo per portare Ferrari in P2 nel Mondiale Costruttori, ma George Russell e Lewis Hamilton sono riusciti a difendere la posizione di Mercedes, complice anche una gara deficitaria di Carlos Sainz con una strategia poco sensata ed efficace. Yuki Tsunoda è autore di un’ottima gara con una singola sosta, mentre Aston Martin chiude a punti con entrambe le vetture una stagione di alti e bassi.
Red Bull e Max Verstappen prendono tutto. Leclerc e Russell a podio con lui, ma Mercedes tiene la P2 su Ferrari
Ultima gara della stagione dove, ad eccezione della vetta, ci sono ancora tanti traguardi in palio per piloti e costruttori. Ferrari e Mercedes si contendendono il secondo posto con le Qualifiche di ieri che hanno diviso i quattro piloti: Charles Leclerc e George Russell partiranno nella metà alta della classifica, mentre Lewis Hamilton e soprattutto Carlos Sainz dovranno rendersi autori di una rimonta per dare il loro contributo alla causa. Da seguire con attenzione anche la lotta a tre tra Williams, AlphaTauri e Alfa Romeo per la lotta di quei posti che vanno dal settimo al nono posto nel Mondiale Costruttori. Serrata anche la sfida per il quarto posto nel mondiale piloti tra Carlos Sainz, Fernando Alonso, Lando Norris e Charles Leclerc. Questa sarà anche l’ultima gara per Franz Tost come Team Principal dell’AlphaTauri o ex Toro Rosso, prima di lasciare il suo posto a Laurent Mekies, ex Ferrari, e andare in pensione dopo numerosi anni di lavoro nella Scuderia di Faenza. Ultimo GP anche per il brand AlphaTauri in Formula 1, così come per Alfa Romeo che lascerà Sauber – in attesa di diventare poi a tutti gli effetti Audi.
Scelta delle mescole che non regala particolari sorprese. La maggior parte della griglia opta per lo pneumatico Medio – nuovo – ad eccezione di Lance Stroll, Carlos Sainz e Valtteri Bottas che dovendo rimontare dalla metà bassa della classifica provano una strategia alternativa con lo pneumatico più duro. Stint che sarà importante, soprattutto per Ferrari, per ottenere dati utili per comprendere il comportamento della Ferrari SF-23 su questo compound, ancora non utilizzato nell’arco del weekend, anche in ‘supporto’ della gara di Charles Leclerc.
Partenza lanciata senza molti clamori nonostante Charles Leclerc provi ad insediare Max Verstappen a curva 1 ed alla fine di entrambi i rettilinei, mostrandosi molto aggressivo, senza però riuscire a portare a compimento il sorpasso. L’olandese si tiene la prima posizione e prova ad allungare mentre il monegasco dovrà procedere con l’introduzione ideale ai suoi pneumatici, vedendo Max scappare subito via e lasciandolo con le due McLaren alle spalle. Partenza positiva per Lewis Hamilton che si porta in nona, mentre Sergio Perez scivola in decima. Ottimo lo scatto e i primi giri di Carlos Sainz che con gomma Hard riesce a risalire subito fino alla tredicesima posizione avvicinandosi così alla zona punti, mentre Sergio Perez e Lewis Hamilton entrano in lotta per la nona e decima posizione.
Lando Norris riesce a prendere la posizione su Oscar Piastri durante il quarto giro di gara e si mette nella scia di Charles Leclerc che ha perso il DRS di Max Verstappen, ma prova a rimanere nella scia dell’olandese. Dietro George Russell si è messo invece in zona DRS di Oscar Piastri, che però rimane sotto il secondo dal compagno di squadra e può così usufruire a sua volta dell’ala mobile.
Pit stop molto anticipato, al sesto giro, per Kevin Magnussen che passa alla gomma Hard, probabilmente a causa di uno spiattellamento o foratura visto un bloccaggio nella zona dell’Hotel del terzo settore.
Inizia la sfida tra Oscar Piastri e George Russell nel corso del settimo giro, con l’australiano che riesce a difendersi anche senza DRS e poi si rende autore di una difesa in curva 9, lasciando l’esterno all’inglese e rimanendo più interno per poi passargli davanti. Viene richiamato al pit Daniel Ricciardo per passare alla mescola Hard, ma soprattutto per togliere una visiera a strappo finita all’interno dei condotti dei freni anteriori, il che potrebbe causare un innalzamento dannoso delle temperature.
Charles Leclerc riesce a difendersi sul rettilineo grazie alla velocità della Ferrari SF-23 e poi allunga leggermente nel terzo settore, dove il monegasco riesce ad usare al meglio la sua rossa, perdendo solo nel primo settore quei decimi che concedono sempre a Lando Norris il DRS nel secondo settore. Max Verstappen rimane sempre nell’arco di 1.4 di vantaggio sul ferrarista, con l’incognita di una gestione gomma per tutti i piloti visto il ritmo compatto tra quasi tutti quelli in griglia. Continua dietro i primi tre la lotta tra Piastri e Russell con sorpassi e controsorpassi, sempre nel solito punto dopo i due rettilinei. Riesce alla fine, durante l’11imo giro, a prendere la posizione sulla McLaren dell’australiano e mettersi in quarta posizione, a 2 secondi da Norris, che a sua volta ha perso un po’ di contatto da Charles Leclerc, scendendo ad oltre 2 secondi dal ferrarista, che rimane nello stesso gap da Verstappen, che via radio si lamenta di graining anteriore.
Un momento di sofferenza di Oscar Piastri vede Yuki Tsunoda avvicinarsi velocemente a lui, mettendosi in lotta per la quinta posizione. Dietro Sergio Perez riesce finalmente a superare Pierre Gasly, che ha perso il DRS della vettura davanti a se, guadagnando anche un ulteriore posto per il pit stop di Fernando Alonso al giro 13.
Pit stop al giro quattordici per Oscar Piastri, Nico Hulkenberg e Guanyu Zhou con soprattutto l’australiano della McLaren che era andato evidentemente in difficoltà. Piastri esce davanti ad Alonso, che si era fermato un giro prima, e deve così difendersi dallo spagnolo con gomme più calde. Richiamano al giro successivo Lando Norris e George Russell, con un problema per quanto riguarda la sosta di Norris e Russell che riesce a prendere la posizione direttamente ai box e ritornano in pista appena davanti al duo di Norris e Alonso. Ottima strategia per Mercedes, mentre McLaren prende la posizione su Russell con entrambe le vetture.
Lewis Hamilton segnala via radio di un problema alla propria ala anteriore dopo un contatto con Gasly alla chicane di curva 6-7 e viene così richiamato ai box per il suo cambio gomma così come Esteban Ocon e Logan Sargeant che montano chiaramente mescola Hard. Al giro 16 iniziano a spingere Verstappen e Leclerc per avvicinarsi alla loro sosta e al termine di quel giro Red Bull richiama il suo pilota per effettuare la sosta, mentre il monegasco rimane fuori per un altro giro con un George Russell che ha ‘acceso’ il suo ritmo ed è il pilota pià veloce in pista in questo momento. Rientrano Leclerc e Perez, mentre continuano ancora Tsunoda, Stroll e Sainz.
Ferrari riesce a mantenere la posizione su George Russell che è ancora alle spalle di Valtteri Bottas e lo supera nell’arco del 18imo giro, mettendosi subito in coda alla Ferrari di Leclerc, che sta cercando di portare in temperatura le sue Hard per potersi poi difendere dall’attacco dell’inglese. I primi tre sono ancora esenti da Pit stop (Tsunoda, Stroll e Sainz) con lo spagnolo della Ferrari che viene superato da Verstappen nell’arco del 19imo giro, mentre dietro Leclerc è riuscito ad allungare su Russell, mettendolo fuori dalla zona DRS.
Vista la strategia diversa, in casa Ferrari danno chiaramente ordine a Sainz di far passare Leclerc così che le due gare possano procedere senza problemi, con lo spagnolo che al 21imo giro su Hard girava col passo di 1.30 alto, perdendo secondi importanti per lasciar passare il suo compagno di squadra e venendo attaccato da George Russell nel corso del giro seguente grazie all’uso del DRS da parte della Mercedes W14. Yuki Tsunoda e Lance Stroll rientrano ai box al giro 23. Valtteri Bottas rimane ancora fuori e si rende autore di una lotta serrata con Ricciardo e Lewis Hamilton. In pista anche Lando Norris prende la posizione su Carlos Sainz che inizia ad accusare un degrado di prestazione e viene infatti richiamato ai box per la sua sosta al giro 24 per rimettere un’altra gomma Hard, scoprendo le carte delle sue soste per la sua strategia, così come Lance Stroll.
La Mercedes con gomma Hard mostra un buon ritmo gara con McLaren che non riesce a riprendere più George Russell, che intanto si sta avvicinando a Charles Leclerc ancora in seconda posizione con Verstappen che ha portato il suo vantaggio sopra i cinque secondi. Sergio Perez arriva alle due McLaren dopo aver superato agilmente Fernando Alonso grazie alla velocità in rettilineo e nel corso del 29imo giro si prende la posizione anche su Oscar Piastri, che nonostante il DRS verso curva 9 non ha modo di rispondere alla manovra del messicano. Arriva il pit anche per Valtteri Bottas al 30imo giro, montando la mescola Media per il suo secondo e probabilmente ultimo stint.
Al giro 32 avviene il primo dei secondi pit stop ed è Daniel Ricciardo a fermarsi, che aveva anticipato la propria sosta, seguito al giro successivo da Pierre Gasly. Seconda sosta anche per Lando Norris al giro 33 che monta un secondo set di gomma Hard, costringendo così gli altri a ‘reagire’. E lo fa subito la Mercedes con George Russell richiamandolo ai box per passare anche loro a mescola nuova, uscendo appena davanti a Norris. Risponde a sua volta la Ferrari che richiama dentro Charles Leclerc e riesce così a tenere la posizione, rimanendo davanti a Russell e Norris che si sono trovati nel traffico di Stroll. Arrivano i pit per Piastri ed Alonso nel corso del 37imo e i due finiscono alle spalle di Carlos Sainz.
Lando Norris si prende la posizione su Lance Stroll, mentre Lewis Hamilton attacca Fernando Alonso e sale in 11ima posizione, mentre per la terza posizione Charles Leclerc e George Russell sono in scia a Yuki Tsunoda. Al giro 39 il monegasco riesce a completare il sorpasso sul giapponese prima di curva 9, attaccato anche da Russell. Fernando Alonso riesce a riprendersi la posizione su Lewis Hamilton restituendo il sorpasso al giro seguente sfruttando il DRS. Un giro dopo Leclerc, è il turno di Russell di prendersi la posizione su Tsunoda rimettendosi alle spalle di Leclerc. Bagarre in tutte le posizioni, con Oscar Piastri che sale in ottava posizione, davanti a Carlos Sainz, che si mette davanti ad Esteban Ocon che tiene la decima posizione.
La strategia per Carlos Sainz è quella di andare più lunghi possibili, attendendo anche una possibile Safety Car. Nel frattempo richiamano ai box Sergio Perez nel corso del 42imo giro per la sua sosta e al giro successivo è il turno di Max Verstappen con Red Bull che vuole rimanere cauta e sicura senza prendersi rischi della sosta unica. Il messicano scivola così in quinta posizione con Leclerc e Russell che salgono sul podio a 13 giri dal termine. Ultimi giri che saranno importanti anche sul fronte dei track limits, con diversi piloti che vengono segnalati sul monitor dei tempi.
Al giro 46 Fernando Alonso riesce a prendere la posizione sul connazionale a curva 5 ed allunga subito lasciando allo spagnolo la preoccupazione di un Lewis Hamilton veloce e combattivo alle sue spalle, con la battaglia che si accende nel corso del giro 47 e vede l’inglese avere vita facile sullo spagnolo con gomme più vecchie. Si accende anche la sfida tra Sergio Perez e Lando Norris sempre alla chicane tra i due lunghi rettilinei, con il messicano che allunga la staccata e costringe l’inglese a tagliare oltre i limiti della pista, con le solite discussioni via radio, rimettendosi davanti a Perez. La superiorità della RB19 gli permette però di portare a compimento il sorpasso il giro successivo con ausilio del DRS ed in staccata della chicane. Questa manovra costa al messicano una penalità di cinque secondi, nel momento in cui è in rimonta sulla terza posizione di Russell.
Sergio Perez riesce a prendere temporaneamente e virtualmente il podio, passando George Russell, ma avendo ancora la penalità di cinque secondi da scontare per il contatto con Lando Norris. Ultimi giri che vedono una lotta tra Fernando Alonso e Yuki Tsunoda, autore di un’ottima gara con strategia a singola sosta. Dietro Carlos Sainz anche è sotto attaccato di Lance Stroll per la P10, con lo spagnolo che però ancora deve fare la sua sosta obbligatoria a 2 giri dalla fine. Nessuna Safety Car è uscita e così Carlos Sainz viene richiamato all’ultimo giro per un pit stop, salvo poi rientrare ancora ai box al giro seguente, non chiudendo il giro e ritirandosi.
Charles Leclerc ha provato di tutto per portare a casa la P2 nel Mondiale Costruttori lasciando passare Sergio Perez e provando a far allungare oltre i cinque secondi su George Russell, ma alla fine il pilota Mercedes è riuscito a rimanere sotto quel gap, di 1 secondo, e portare a casa la terza posizione nel GP di Abu Dhabi e soprattutto la P2 per Mercedes nel Mondiale Costruttori.
Max Verstappen, come d’abitudine, vince anche questa gara e chiude in bellezza un mondiale dominato. Seconda posizione per un Charles Leclerc che chiude in ripresa questa stagione sperando in un 2024 migliore e terzo sul podio George Russell. Dietro di loro Sergio Perez e poi una deludente McLaren rispetto alle aspettative e al ritmo della seconda metà di stagione. Norris e Piastri finiscono comunque davanti a Fernando Alonso che è in P7 davanti ad un incredibile Yuki Tsunoda. Concludono la Top 10 Lewis Hamilton e Lance Stroll.
Autore: Paolo D’Alessandro