GP Abu Dhabi – Qualifiche: Verstappen in pole, Hamilton insegue su strategia opposta
Dopo delle FP3 all’insegna della sperimentazione e della messa a punti di ogni ultimo dettaglio relativo alle scelte d’assetto, Red Bull decide di montare ala a basso carico (testata da Verstappen) su entrambe le vetture. Resta ferma sulle proprie convinzioni Mercedes, sebbene un problema rilevato sulla Power Unit di Valtteri Bottas li porterà a priorizzare l’affidabilità sulla potenza…
Q1
Il traffico sarà assoluto protagonista in questa Qualifica – e questo lo si era già capito dalle simulazioni. Le vetture si schieravano in coda nella Pit Lane ancor prima del semaforo verde, e gestiranno il primo out lap in maniera confusionaria. Tutti fuori su gomma Soft fatta eccezione per i due della Ferrari, che decide di uscire per il primo run su gomma Media – svelando subito la proprio strategia per il Q2. I tempi su questa mescola non saranno sufficienti a mettere in sicurezza la posizione dei due alfieri rossi (in decima e dodicesima posizione dopo aver effettuato i loro primi run), ma così facendo Ferrari conserva un treno di Soft in più per i tentativi nelle sessioni successive.
Breve bandiera rossa durante la sessione per rimuovere un birillo dal rettilineo di partenza, portato in pista da Mick Schumacher che chiude troppo la traiettoria dell’ultima curva e lo becca in pieno. Problemi di traffico invece per Sebastian Vettel, che nei suoi due giri lanciati trova prima Esteban Ocon e poi Carlos Sainz nell’ultimo settore – entrambi intenti a lanciarsi per il proprio tentativo. La situazione con il francese viene notata ed investigata dagli stewards, e si concluderà con una reprimenda per Ocon – mentre non succede nulla per l’incidente con Carlos Sainz, situazione leggermente diversa per quanto di dinamica simile.
Chiuderà in vetta Lewis Hamilton, con quasi tre decimi di vantaggio su Bottas e mezzo secondo su entrambe le Red Bull. Sorprende fin dalle prime battute il ritmo di Yuki Tsunoda, costantemente nelle posizioni di vertice e davanti al compagno di squadra. Lotta Ferrari-McLaren che si ripete e si dimostra molto compatta. Pagano qualcosa le due Aston Martin e le due Alpine, ma a rimanere fuori sono le due Williams, Kimi Raikkonen e le due Haas. George Russell ha commesso un errore all’ultimo tentativo con un bloccaggio in curva 5 ma difficilmente sarebbe riuscito a passare il taglio.
Q2
Un po’ a sorpresa, non sono solo Mercedes e Red Bull a provare a passare il taglio con gomma Media – ma anche AlphaTauri, Giovinazzi e Lando Norris. Gomma Soft invece per Ferrari, Aston Martin, Alpine e Ricciardo.
Lewis Hamilton stampa un 1:23.185 che lo porta in cima alla classifica, ma Max Verstappen rimane attaccato ad una distanza di appena 4 millesimi. Terzo Bottas, mentre Pérez rimane attardato e finirà per essere sorpassato dai piloti su gomma Soft. Carlos Sainz infatti si porta in prima posizione con un 1:23.174, e non sarà lontano neanche Leclerc, in terza posizione con solo 28 millesimi di ritardo sul compagno. Alla fine del primo run, le prime cinque posizioni sono infatti rinchiuse in meno di un decimo.
Prima del secondo run, Max Verstappen accusa un flat spot sulla gomma media nel tentativo di effettuare un secondo giro sulla gomma Media, e la prima sorpresa di giornata arriva dalla decisione di Red Bull di tornare in pista su gomma Soft per l’ultimo tentativo del Q2. Questa scelta sarà condivisa dagli altri team che avevano tentato il taglio sulla mescola media, e così rimarranno solo le due Mercedes e le due AlphaTauri a tentare il colpo sulla stessa mescola del primo run.
A complicare la situazione sarà però ancora una volta il traffico: Ferrari esce per prima dai box per evitare eventuali situazioni con il traffico, ma il piano non va a buon fine. Fernando Alonso e Lewis Hamilton sono i primi a superare le due SF21 lungo il secondo rettilineo, e successivamente dietro arrivano lanciati (“come se fosse una gara,” commenta Sainz nel suo team radio) tutti gli altri. Tra il secondo ed il terzo settore si crea una vera e propria situazione di gara, tra sorpassi e controsorpassi. Davanti anche Lewis e Fernando, i primi della coda, lottano per la posizione: Hamilton prova a superare l’Alpine nella zona dell’Hotel, trovando però ferma opposizione dallo spagnolo. Anche a causa di tutto ciò saranno in pochi a migliorare il loro tentativo: i due Red Bull che hanno cambiato mescola, Lando Norris, Esteban Ocon e Daniel Ricciardo di poco, e Gasly che su Media non aveva chiuso un giro pulito al primo tentativo.
Pagheranno a caro prezzo il giro di lancio non pulito Alonso – eliminato per dodici millesimi da Daniel Ricciardo – e Pierre Gasly che si è lanciato con gomme e freni freddi non riuscendo così a poter fare un giro pulito. Insieme a loro rimarranno in fondo alla classifica Lance Stroll, Antonio Giovinazzi e Sebastian Vettel.
Davanti invece Max Verstappen chiuderà in 1:22.800 al primo posto, con Sergio Pérez in seconda posizione con tre decimi di distacco. Si migliorerà, ma non troppo, anche Hamilton, che chiude il giro in terza posizione, mentre le Ferrari disturbate dal traffico non miglioreranno il proprio tentativo – sebbene il primo fosse abbastanza buono per mantenerli in quarta e quinta posizione. Bottas, Norris, Tsunoda, Ocon e Ricciardo chiuderanno la classifica dei dieci che andranno in Q3.
Q3
La sessione più importante della giornata inizia ovviamente su gomma Soft per tutti; solo Daniel Ricciardo effettua il primo run su un treno di Soft usate, non avendone risparmiato uno durante le sessioni precedenti.
In casa Red Bull si gioca subito d’astuzia e strategia: Sergio Pérez esce in pista davanti a Verstappen, carico di abbastanza benzina per più di un run. Il suo ruolo, per il primo, è quello del trainatore: Pérez sarà infatti fondamentale per la scia offerta al compagno di squadra, e Verstappen grazia anche al lavoro di squadra, ma soprattutto al suo talento, chiude un giro perfetto in 1:22.109 – tempo che sarà difficile replicare. Hamilton paga infatti più di mezzo secondo di distacco, che diventa un intero secondo per Valtteri Bottas. Tsunoda si era infilato tra le due Mercedes con un giro ottimo – che sarà poi però cancellato per Track Limits in Curva 16.
Sergio Pérez, annullato il suo primo tentativo (valido solo per la scia), nel frattempo chiude un giro lanciato in terza posizione. Bottas, che accusa lo svantaggio di una Power Unit più vecchia, viene seguito da vicino da Carlos Sainz – questione di millesimi tra i due – con a seguire non lontani anche Charles Leclerc, Lando Norris, Esteban Ocon e Daniel Ricciardo. Tra il finlandese della Mercedes e l’Australiano della McLaren infatti ci sono solo tre decimi.
Nessun gioco di squadra nel secondo tentativo per i Top Team, mentre un tentativo c’è stato in casa Ferrari – come avvenuto anche nel primo run, con Leclerc che aveva dato scia a Sainz – ma tutto quello che poteva andare storto nell’out lap lo ha fatto. Sainz esce dai pit davanti a due McLaren e due Red Bull, con Leclerc in coda che chiede più volte che margine abbiano. Sainz rallenta per aspettare il compagno nel terzo settore, e lascia sfilare Norris, Ricciardo, Pérez e Verstappen; tuttavia nel tentativo di non raffreddare troppo le sue gomme, lo spagnolo si lancia in anticipo, e Leclerc resta senza scia dopo aver rallentato troppo nel giro out. Questo comporterà problemi agli pneumatici – un dettaglio che costerà caro al monegasco.
Lewis Hamilton migliora il suo tempo, ma paga un distacco finale di +0.371 dal primo giro di Max Verstappen – che senza scia stavolta riesce a migliore il primo ma non il secondo settore, rimanendo comunque davanti nella proiezione del giro; un errore nel terzo settore lo porterà poi ad abortire il tentativo, ma la Pole Position resta salda nelle sue tasche. In terza posizione si inserisce Lando Norris, a più di otto decimi dal tempo di Verstappen, ma con un tempo che basta per sopravanzare Pérez di 16 millesimi.
In casa Ferrari ancora una volta, grande cruccio di stagione, non si concretizza il massimo potenziale della SF21. Carlos Sainz chiude quinto a +0.061s da Lando Norris, mentre va peggio a Charles Leclerc che chiude in settimana, alle spalle di Bottas, per un terzo settore non in linea con i tempi segnati fino a quel momento. Il monegasco infatti, nonostante il gioco di scie non perfettamente riuscito, aveva fatto segnare due intertempi nel primo e nel secondo settore che lo avrebbero messo davanti a Norris, ma si ritrova a combattere con le gomme nel terzo settore, in cui non riesce a migliorare. Surriscaldamento e scivolamento per lui, sintomo di aver chiesto troppo nei primi due settori da uno pneumatico non preparato al meglio nella confusione dell’out lap.
Tsunoda si dovrà accontentare solo dell’ottava posizione dopo una Qualifica da protagonista (la prima volta in stagione in cui abbia battuto il proprio compagno di squadra!) – mentre chiudono in nona e decima posizione Ocon e Ricciardo, separati da venti millesimi.
Una qualifica che ha già regalato il primo fattore in vista della gara di domani: Lewis Hamilton partirà su gomma Media insieme al compagno di squadra Bottas e a Tsunoda nell’AlphaTauri – mentre tutti gli altri classificati in Top 10, incluso il poleman Max Verstappen, partiranno su gomma Soft. Interessante l’analisi di Sainz che ha affermato a SkySportF1 “La gomma Soft degrada un po’ prima rispetto alla media, di usura, ma come prestazione è uguale e anzi ti può dare qualcosina di più, oltre al vantaggio nella partenza. Forse è anche per questo che davanti, Verstappen, ha fatto la scelta di usare la Soft per partire domani”.
Anche Mattia Binotto si è espresso a favore di una strategia su gomma Soft, confermando in post-Qualifica che in Ferrari si sia fatta una scelta ben studiata di evitare il taglio del Q2 sulla Media: “pensiamo che la Soft sia più vantaggiosa in gara, e dato il degrado osservato nelle simulazioni non escludiamo la possibilità di una strategia ad una sola sosta anche partendo su gomma Soft”.
Grande attesa per il duello di domani, con Norris che si ritrova suo malgrado – lui ci scherza nelle interviste, dice “me ne tirerò fuori, non sono cose che mi riguardano!” – a fare da terzo incomodo in partenza tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, con in più un agguerrito Sergio Pérez che partirà dalla quarta piazza sulla stessa mescola.
Buone chance di rimonta per Ferrari, nonostante un Q3 deludente dato il potenziale espresso dalla vettura. Sia Sainz che Leclerc notano che il vero vantaggio della SF21 sia nel passo gara, ed entrambi potranno fare affidamento su una partenza pulita ed una gestione gomme ottimale per arrivare davanti a Norris che, se da una parte è vero, parte più avanti, dovrà comunque far fronte a Bottas e Pérez, e ad un vantaggio di passo delle due Ferrari alle calcagna.
L’appuntamento con la Formula 1 torna domani per il grande finale di stagione ad Abu Dhabi – una gara da cui, possiamo già dirlo, possiamo davvero aspettarci di tutto.
Autore: Paolo D’Alessandro
Editing: Sara Esposito