Gallery: nuovo diffusore per McLaren, Ferrari con una sorpresa tecnica

Paolo D’Alessandro
18/04/2025

L’appuntamento sulla pista di Jeddah, in Arabia Saudita, conclude la prima tripletta stagione. Il circuito differenzia particolarmente dal Bahrain e dal Giappone. Come Suzuka, è dominata da curve veloce mentre con Sakhir condivide i lunghi rettilinei, ma rispetto al carico medio-alto dei precedenti appuntamenti, le vetture saranno dotati di assetti da medio-basso carico aerodinamico. Qui è importante l’efficienza aerodinamica: la massima velocità possibile sui lunghi rettilinei e la downforce necessaria per affrontare le curve veloci in sequenza o i rapidi cambi di direzione. L’unico dei top team ad introdurre un aggiornamento non specifico per questa pista è McLaren. Con piccole novità, ma costanti, i tecnici di Andrea Stella vogliono continuare ad aumentare il potenziale della McLaren MCL39. Questa volta sono intervenuti nella già complessa zona del diffusore, uno dei punti di forza di questa vettura, con un posteriore molto solido, cercando ulteriore punti carico. Insieme a questa anche una modifica alle appendici aerodinamiche vicino alle ruote posteriori, per incrementare l’efficienza. L’ala posteriore, vista ieri ai box, era stata già introdotta a Melbourne ma poi non utilizzata, per questo non dichiarata da McLaren in questo appuntamento.

La Ferrari si presenta a Jeddah con più soluzioni a sua disposizione, come anticipato. Oltre al ‘trucco’ visto già ieri con la corda del DRS trimmata e quindi diminuita, cercando una soluzione economica per ridurre il drag, la SF-25 avrà qui a disposizione un’ala con anche il mainplane più scarico, che è un carryover della specifica utilizzata la passata stagione, oltre ad una Beam Wing più efficiente. Gli uomini di Frederic Vasseur avranno dunque una vasta opzione di setup da cui attingere e sul quale fare eventualmente anche dei compare. La Mercedes invece non introduce alcuna novità in questo appuntamento, ripartendo dalla base della W16 vista in Bahrain, scegliendo però le ali più scariche già portate durante questa stagione. Red Bull invece ritocca il cofano motore per dare maggiore aria al motore e modifica il camber e la grandezza della Beam Wing per andare a ricercare maggiore efficienza per la RB21.

Canonico ‘foglio bianco’ per Alpine e Williams, che non hanno necessità di introdurre nuovi adattamenti alle loro monoposto per Jeddah, facendo uso di specifiche di ali già utilizzate nel corso di questa stagione. Aston Martin invece necessità di trovare maggiore efficienza e lo fa con un’ala posteriore più scarica nel flap mobile. Haas ha lavorato invece sui camber, quindi sull’inclinazione dell’ala posteriore, più che su una nuova specifica, cercando poi il bilancio ottimale intervenendo anche sull’ala anteriore. La Racing Bulls invece porta quasi un vero e proprio pacchetto da basso carico con ala anteriore, ala posteriore e beam wing più efficienti ‘giocando’ con le dimensioni e il camber dei vari flap. Sauber invece, che sta provando a ritornare nel gruppo di centro classifica, introduce un’ala anteriore da basso carico, ed un nuovo disegno della Beam Wing e dell’endplate dell’ala posteriore, oltre che disporre di una specifica di ala da basso carico. In aggiunta a ciò, al fondo che è già stato modificato negli scorsi GP, si aggiunge una nuova modifica nella parte sottostante, con l’intento di migliorare la zona posteriore.

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