Prima ed unica sessione di prove libere che non sgombera il campo dai dubbi. Il miglior tempo è di Lando Norris, che nel finale supera George Russell apparso in forma tutta la sessione. Max Verstappen non ha chiuso il suo giro migliore, rientrando ai box. Lewis Hamilton non ha mai montato la gomma Soft, lavorando solo sulla media ed evidenziando difficoltà con la sua W15. La Ferrari non è apparsa subito brillante ed ha anche applicato modifiche al setup durante la sessione, non abbastanza per ricucire un gap che è rimasto importante a fine sessione. Sorprendono Ollie Bearman ed Alexander Albon, con l’incognita dell’utilizzo delle Power Uniti e della benzina imbarcata.
La prima e unica sessione di prove libere sarà importante per deliberare il setup delle monoposto che andranno poi a disputare la Sprint Qualyfing nella serata italiana di oggi. Poche novità dichiarate dalle squadre, con solamente McLaren e Sauber che introducono aggiornamenti sulle loro vetture. Ieri abbiamo già visto ed analizzato la nuova ala posteriore da medio carico della MCL38, associata anche ad una diversa beam wing, stesso elemento che porta nuovo anche il team Svizzero, che in più introduce una modifica alla sospensione anteriore.
La novità di giornata riguarda la batteria di piloti che scenderà in pista, con Kevin Magnussen che salterà questa prima giornata, non sentendosi particolarmente bene, e verrà rimpiazzato – come è stato a Baku – da Ollie Bearman, che avrà un’altra occasione di mettersi mostra e di testare anche il formato Sprint della F1. Almeno per oggi l’inglese prenderà il posto del danese e disputerà le FP1 e la Sprint Qualyfing, in attesa poi di ulteriori aggiornamenti sulle condizione di Kevin Magnussen in vista della giornata di domani. Confermata la penalità di max Verstappen, che sconterà poi le posizioni di penalità solamente nella gara di Domenica, dovendo quindi sfruttare la parte ‘Sprint’ per far più punti possibili.
FP1: Norris all’ultimo si prende la vetta. Piani di lavoro diversi. Ferrari più in difficoltà.
Fondamentale l’ora di lavoro a disposizione di team e piloti, anche per conoscere il nuovo asfalto che è stato messo sulla pista di San Paolo che potrebbe rivelarsi una variabile non indifferente, in un momento i cui i valori sono molto ravvicinati tra di loro. Il sole splende su Interlagos e le prove libere inizieranno con una temperatura di 26°C e l’asfalto che tocca i 52°C, altro fattore che potrà condizionare viste le condizioni e temperature variabili che di solito la F1 si trova ad affrontare in Brasile. Primo giro di rodaggio per le Aston Martin su Hard, per poi adeguarsi alle scelte di tutti gli altri team e montare così la mescola Media per l’inizio delle FP1, fatta eccezione per la Racing Bulls che è l’unica ad optare per le mescole Soft. Primi giri cronometrati che sono poco rilevanti vista l’evoluzione rapida della pista, complice le vetture che girando vanno a ripulirla da tutto lo sporco che era presente ad inizio della sessione. Al termine del primo run è Max Verstappen a far siglare il tempo più veloce in 1.11.712 con poco meno di un decimo di vantaggio su George Russell. Attaccati a quasi 4 decimi Sergio Perez e Carlos Sainz, mentre più distante Charles Leclerc. Le due McLaren hanno fatto un giro veloce solamente verso inizio della sessione e rimangono così più attardate a fine run, con 40 minuti ancora da sfruttare.
Dopo una sosta ai box, ritornano in pista le Norris, Piastri, Verstappen ed Hamilton con lo stesso treno di Medie usate in precedenza con due programmi di lavoro differenziali: il pilota Red Bull inizia una simulazione di long run, mentre gli altri rimangono focalizzati sul migliorare il giro secco. Miglioramento rilevante per l’inglese della Mercedes che si porta a soli 42 millesimi dal riferimento di Verstappen. Rimane ai box più a lungo la Ferrari, intervenendo con modifiche sul setup, prima di procedere con il second run. Piani di lavoro diversi tra i diversi team, il che rende complicato (come spesso accade nei weekend sprint) confrontare e analizzare il lavoro svolto dalla squadra. Red Bull dopo il primo run sul giro veloce, si è focalizzata sul passo gara. Mercedes invece ha continuato a provare il giro veloce. McLaren e Ferrari hanno provato invece, usciti dai box, una simulazione di giro veloce, per poi passare a simulazioni di passo gara.
Nella parte finale di sessione, la prima squadra (esclusa la Racing Bulls che lo ha fatto ad inizio sessione) a montare il treno di mescole Soft per il giro veloce è la Mercedes. George Russell chiude il suo giro in 1.10.791 mentre la Ferrari va in pista con il primo treno di Soft della sessione per la SF-24. Abortisce il primo giro Charles Leclerc, mentre Carlos Sainz chiude il primo tentativo non solo alle spalle di George Russell, ma anche di Ollie Barman ed Alexander Albon. Si lancia anche la McLaren con un primo giro non positivo di Oscar Piastri alle spalle di Sainz e di Lawson mentre Lando Norris fa il terzo tempo, a ‘soli’ 40 millesimi dal riferimento di Russell e vicino a Bearman, che conserva il secondo tempo. Si rilancia e migliora Leclerc ma termina alle spalle di Sainz, con Alonso che si inserisce tra le due SF-24.
Red Bull è l’ultima del top team a simulare il giro veloce con la gomma Soft. Sergio Perez chiude il proprio giro migliorando di poco il suo tempo con le medie, rimanendo molto indietro, ad oltre un secondo dal tempo di Russell. Migliora invece i suoi riferimenti Max Verstappen ma all’ultimo settore decide di abortire e rientrare i box, nonostante i buoni riferimenti. Nel secondo giro lanciato si migliorano sia Oscar Piastri che Carlos Sainz, senza però ancora nessun ‘lampo’, con solamente un quarto e sesto tempo. Sul finale di sessione, al terzo tentivo, Leclerc migliora i suoi riferimenti e sopravanza Sainz, ma rimane ancora dietro Albon e le McLaren, con Norris chee invece si prende il miglior tempo in 1.10.610.