Autore: Piergiuseppe Donadoni
“A Monza c’è tutto blindato”ci scrive un amico in zona Autodromo questa mattina. “D’altronde questa è la F1 moderna”, la mia lapidaria risposta. Personalmente, Monza me la ricordo più per le giornate passate ai test estivi, che per i Gran Premi. Per farvi capire quanto la F1 all’epoca poteva scaldare velocemente il cuore anche a chi non voleva per forza subirsi la ‘stanchezza’ di un fine settimana di gara. Poche mila lire e si potevano calcare tutte le migliori tribune del Tempio della velocità, oltre ad abbronzarsi con il caldo sole di luglio, pur non essendo a Rimini.
Filming Ferrari: Leclerc in azione ma sulla F1-75 c’era anche il 55 di Sainz
La Formula 1 moderna è quella dei bodyguard a controllo degli accessi ai circuiti. A Monza questa mattina ce n’erano una infinità e non permettevano ai tanti appassionati accorsi all’autodromo di vedere il proprio beniamino, Charles Leclerc, in azione con la vincente Ferrari F1-75. La squadra italiana ha svolto alcune prove in vista del Gp di Spagna e non voleva fotografi a bordo pista in quello che, come anticipato da Formu1a.uno, è stato il suo secondo e ultimo filming day concesso dalla Federazione per effettuare riprese commerciali, un momento creato e utile agli sponsor ma che le squadre utilizzano anche strategicamente quando gli fa più comodo nell’arco della stagione.
Non a caso, il primo dei due viene utilizzato da praticamente tutte le squadre prima di scendere in pista nei test prestagionali, un occasione per svezzare le vetture e valutarne se è andato a buon fine l’assemblaggio.
Un totale di 100 chilometri, di più il regolamento non ne concede, forse per far risparmiare alle squadre sugli stipendi dei bodyguard, da effettuarsi con gomme ‘demo’ ossia una versione diversa da quelle che le varie squadre utilizzano negli weekend di gara. Al volante Charles Leclerc, tuttavia, curiosamente, sulla F1-75 a volte compariva il numero 16, altre volte il 55. Una questione relativa alle riprese pubblicitarie ma alla guida c’era sempre il pilota in testa al mondiale piloti 2022.
Riprese ufficialmente utili per soddisfare gli sponsor
Il monegasco ha percorso 17 giri, effettuando run di 2 giri alla volta senza la presenza della classica vettura che compie le riprese promozionali. Tuttavia, come anticipato dall’amico Daniele Sparisci del Corriere, ufficialmente le riprese si sono rese necessarie in seguito alla guerra che sta attualmente ancora colpendo l’Ucraina e che ha portato Ferrari alla sospensione della patnership con l’azienda russa Kaspersky. Questo ha portato la Scuderia a cancellare il logo della multinazionale della sicurezza informatica sia sull’abbigliamento dei piloti, caschi compresi, che sulla vettura.
Le immagini girate nel brevissimo svezzamento della F1-75 a Fiorano e soprattutto nel primo filming day, svolto a Barcellona, poche ore prima dell’inizio dei test prestagionali, che ha preceduto i test di Barcellona del 22 febbraio, comprendevano invece anche il colosso russo e non potevano essere più utilizzate.
A Monza si è vista l’ala posteriore da più basso carico che Binotto aveva annunciato per Miami
Tuttavia, aver deciso di effettuare il secondo filming day nel Tempio della velocità, a meno di una settimana da un Gp importante ma non cruciale almeno per quanto riguarda Ferrari, non può essere considerata solamente una questione promozionale; soprattutto per una vettura, la F1-75, che vede nelle velocità di punta un segno di debolezza nei confronti della RedBull RB18.
Non è quindi una sorpresa che Ferrari abbia portato in pista quest’oggi l’ala da più basso carico, inizialmente prevista per Miami e annunciata dallo stesso Mattia Binotto, TP del team italiano, ma mai utilizzata nel weekend statunitense. La motivazione? Il team di Maranello, dopo le canoniche prove di rugosità dell’asfalto svolte al giovedì, ha valutato che “non era la soluzione ideale”. L’asfalto era infatti più rugoso del previsto ed era molto più importante concentrarsi sul degrado degli pneumatici piuttosto che sulla velocità in rettilineo.
L’ala da più basso carico vista a Monza non presenta più un cucchiaio accentuato bensì un mainplane piuttosto rettilineo, vicino a quanto già visto su AlphaTauri per esempio. Verrà portata in pista tra Baku e il GP del Canada. La nuova specifica di ala è stata comunque comparata con l’ala da medio carico utilizzata a Jeddah, in Australia e infine a Miami con l’obiettivo di raccogliere quanti più dati possibile in vista dell’introduzione dell’importante pacchetto di sviluppi previsto per il prossimo appuntamento iridato, il GP di Spagna. L’obiettivo è quello di provare il controsorpasso nei confronti di una Red Bull che da Imola, secondo Binotto, è due decimi al giro più veloce della Rossa.