FIA e Liberty Media: incontro “molto produttivo” per il futuro della F1

Luca Manacorda
30/05/2024

Dopo mesi di tensioni, sembra essersi completato il riavvicinamento tra FIA e Liberty Media. I rapporti tra la Federazione Internazionale dell’Automobile e i proprietari della F1 erano giunti ai minimi termini all’inizio dell’attuale stagione, contemporaneamente all’esplosione dello scandalo che ha coinvolto il team principal Chris Horner. L’ultimo periodo è stato invece caratterizzato da una serie di comunicati e dichiarazioni che descrivono un nuovo rasserenamento dei rapporti, a favore anche di rispettivi interessi, che sembra essere definitivamente sancito dalla foto con stretta di mano tra Mohammed Ben Sulayem e Stefano Domenicali diffusa dopo il loro incontro odierno avvenuto a Parigi.

Tra FIA e Liberty Media un anno ricco di tensioni

Al centro dei rapporti turbolenti avuti tra le parti c’è il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem. Nel corso dell’ultimo anno sono stati numerosi gli episodi controversi che lo hanno coinvolto, a testimonianza di una convivenza con Liberty Media tutt’altro che priva di scontri. A inizio 2023 il nativo di Dubai aveva pubblicato una lettera per annunciare la sua intenzione di fare un passo indietro nel suo coinvolgimento riguardo la F1, lasciando a Nick Tombazis le questioni inerenti il Circus. Ai tempi la maggior parte dei team britannici lo avevano già sfiduciato e la FOM (Formula One Management) non aveva gradito il tweet in cui Ben Sulayem aveva definito “gonfiato” il prezzo di 20 miliardi di dollari proposto da Liberty Media per la possibile vendita del campionato a un fondo d’investimento arabo.

Dopo mesi relativamente tranquilli, ma solo pubblicamente, una nuova bufera esplode verso fine campionato. A dicembre 2023, a stagione appena conclusa, la FIA apre un’indagine sulla possibile trasmissione di informazioni di natura confidenziale al capo di una squadra di F1 da parte un membro del personale della FOM. Pur senza fare nomi espliciti, è subito chiaro che ciò riguarda Toto Wolff e sua moglie Susie, a capo della F1 Academy. La reazione della FOM, dunque Liberty Media, e della Mercedes a difesa dei coniugi Wolff è veemente. Oltre a respingere ogni accusa, Susie Wolff non esita a parlare di “comportamento intimidatorio e misogino” nei suoi confronti.

Concordia

La vicenda, per quanto rumorosa, si sgonfia rapidamente, ma lascia trapelare altre tensioni emerse negli ultimi mesi del 2023. Inoltre, diverse speculazioni circa un suo intervenuto in prima persona per far togliere 10 secondi di penalità a Fernando Alonso nel corso del GP Arabia Saudita 2023, il tutto viene smentito. A marzo 2024, mentre la stagione prende il via in mezzo al clamore per le accuse rivolte a Horner da parte di una dipendente Red Bull, la FIA annuncia di aver ricevuto un rapporto che dettaglia queste accuse. Anche in questo caso le indagini non portano però alcuna conseguenza.

Sullo sfondo, ma non meno importante, il nuovo terreno di battaglia è rappresentato dalla richiesta del team Andretti-Cadillac di entrare in F1 come undicesima scuderia: la FIA concede l’ok alla squadra americana e Ben Sulayem si spende in prima persona a favore del suo ingresso sulla griglia di partenza, mentre Liberty Media e i team restano contrari, fino all’ennesima bocciatura dello scorso gennaio.

Il riavvicinamento delle ultime settimane: “Rapporti mai così sereni”

La primavera porta un sorprendente cambiamento nel rapporto tra le parti. Un primo segnale arriva nel weekend del GP Miami, quando Ben Sulayem dichiara che i rapporti tra FIA e Liberty Media “non sono mai stati migliori di adesso“. Un’uscita che precede il comunicato congiunto che sigla ufficialmente la pace tra le parti, pubblicato alla vigilia del weekend di Imola: “FIA e F1 sono impegnate a fornire i migliori risultati per l’intera categoria. A tal fine, entrambe le parti stanno sviluppando un nuovo piano strategico che ci consentirà di cogliere le opportunità e aumentare ulteriormente il potenziale della F1 negli anni a venire“.

Patto della Concordia

A completare la sorprendente inversione di marcia sono infine arrivate le dichiarazioni rilasciate a Monte Carlo da Ben Sulayem sull’ultima vicenda potenzialmente spinosa, ossia quella riguardante il possibile ingresso del team Andretti. Con una spettacolare piroetta, il presidente della FIA sembra aver ridimensionato gli americani smentendo quanto dichiarato nei mesi passati: “Non ho dubbi che FOM e Liberty adorerebbero vedere altri team purché siano produttori di automobili. Consiglierei ad Andretti Cadillac di comprare un’altra squadra, di non presentarsi come undicesima squadra. Sento che alcune squadre hanno bisogno di essere rinnovate. Cos’è meglio? Avere 11 squadre come numero o 10 che sono forti? Credo ancora che dovremmo avere più squadre ma non squadre qualsiasi. Le squadre giuste. Non è questione di numeri, ma di qualità“.

Due buoni motivi per riportare la pace tra le parti

Come detto, alla base di questo riavvicinamento ci sarebbero interessi comuni. Il mandato di Ben Sulayem scade nel 2025 e il 63enne ha iniziato le manovre per cercare di venire rieletto alla presidenza della FIA. Sempre alla fine del prossimo anno scade l’attuale Patto della Concordia, firmato l’ultima volta nel 2020. L’accordo commerciale viene firmato tra FIA, FOM e team e dunque la pace tra due delle tre parti chiamate in causa è fondamentale per garantire il futuro a breve termine di una categoria che sta conoscendo una crescita economica e di popolarità che non deve essere ostacolata da lotte politiche.

Non è un caso che Ben Sulayem e Stefano Domenicali, CEO della F1 targata Liberty Media, oggi si siano fatti riprendere in uno scatto che li immortala sorridenti a stringersi la mano davanti al logo della FIA, al termine dell’incontro tenutosi nella sede della Federazione a Parigi. Un’immagine diffusa sui social dal presidente della FIA, accompagnata da una breve didascalia: “Lieto di accogliere Stefano Domenicali negli uffici della FIA. Incontro molto produttivo in cui si è discusso della prima strategia congiunta per il futuro della F1“. Con buona pace di Andretti, il quale non abbandona il suo sogno di entrare in F1 come testimonia il recente ingaggio di Pat Symonds, ma che ora vede ancora più in salita la strada verso il proprio obiettivo.

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