È di questa mattina la notizia di una nuova direttiva tecnica che la FIA vuole introdurre nella prossima stagione. L’oggetto di questa direttiva è la flessibilità delle ali, aspetto che ha fatto tanto discutere nel 2024, soprattutto tra i top team. Nel weekend in Belgio, la Federazione aveva introdotto delle telecamere dedicate proprio al monitoraggio della flessione delle ali anteriori attraverso dei pallini adesivi e Nikolas Tombazis aveva dichiarato a Motorsport che questi test non avrebbero subito modifiche nel 2025. Nonostante ciò, il discorso è lontano dall’essersi concluso, essendo le ali un componente chiave nello sviluppo delle monoposto.
Secondo quanto appreso da AutoRacer, la FIA avrebbe già inviato una bozza relativa ad un aggiornamento delle verifiche tecniche riguardanti la flessione dell’ala anteriore. Questa direttiva mira a ridurre ulteriormente la flessione massima consentita durante le prove statiche. È in questo modo che la FIA pensa di poter utilizzare per controllare la flessione. A quanto appreso, la direttiva tecnica potrebbe valere già da maggio.
Le dichiarazioni della FIA
A confermare quanto anticipato da AutoRacer questa mattina, è proprio la FIA tramite una dichiarazione in cui attesta come questa nuova direttiva sia pensata per promuovere gare eque ed emozionanti: “A seguito di ulteriori analisi effettuate dal Dipartimento Single Seater della FIA al termine della stagione 2024, ci impegniamo a garantire che la flessibilità della carrozzeria non rappresenti più un oggetto di contesa per la stagione 2025. Come parte di questo impegno, aumenteremo la portata dei test sull’ala posteriore dall’inizio della stagione 2025, e saranno introdotti test aggiuntivi sull’ala anteriore a partire dal GP di Spagna. Questo approccio graduale permette alle squadre di adattarsi senza dover scartare componenti esistenti inutilmente. Questi aggiustamenti sono mirati a perfezionare ulteriormente la nostra capacità di monitorare e far rispettare i regolamenti sulla flessibilità della carrozzeria, garantendo uguali condizioni per tutti gli avversari, con il fine di promuovere una competizione equa e entusiasmante“.