Ferrari: la SF-24 gestisce il bouncing ed è a 2 decimi dai top

Giuliano Duchessa, Paolo D’Alessandro, Andrea Vergani
27/07/2024

La giornata di prove libere in Belgio si è conclusa con un unica certezza: la lotta tra McLaren e Max Verstappen proseguirà anche sulle Ardenne. La MCL38 si è mostrata ancora una volta competitiva su tutti i fronti, sia nel giro secco che sul passo gara, con l’olandese che dopo una prima sessione dominante si è visto scavalcato dal nemico che lancia così il guanto di sfida anche per quest’ultima tappa del mondiale pre sosta. Alle loro spalle si è posta la Ferrari con un buon ritmo mostrato sia sul giro di Qualifica che sul passo gara, con una Mercedes alle prese con lo studio del pacchetto introdotto qui a SPA, e diversi esperimenti riguardanti il setup.

McLaren e Red Bull: ancora una volta due prestazioni simili, ottenute in modo molto diverso

Le due monoposto migliori si sono confermate tali anche in quel di SPA, palesando delle differenze tecniche marcate. La RB20tornata alla conformazione dei bodywork con i cannoni, come previstoha fatto principalmente la differenza nel lento, per poi reggere il confronto con Piastri e soprattutto Norris nelle curve medio-veloci. E’ soprattutto nei tratti medi dove solitamente la McLaren riesce a fare una differenza importante, ma il carico ‘extra’ scelto dagli ingegneri di Milton Keynes sul setup sta aiutando l’olandese a esprimere ottime velocità in curva. Questa scelta chiaramente paga un po’ dazio sui rettilinei, dove le velocità massime della RB20, seppur risultando ancora ottime, sono penalizzate dalle scelte di assetto. Gli uomini di Christian Horner sono chiaramente alla ricerca del giusto setup tra prestazione in Qualifica e in gara, contando anche la penalità che Max Verstappen dovrà scontare per la sostituzione del proprio ICE, arrivando alla quinta unità.

Le caratteristiche di SPA stanno rendendo questa lotta serrata, anche per via del nuovo asfalto che è stato depositato sul circuito del Belgio. Tecnici e piloti sono rimasti un po’ sorpresi dal feeling che il nuovo manto stradale ha dato. In particolare si è denotata una differenza di grip importante tra i due tipo di asfalto, oltre al fatto che in generale è sembrata mancare un po’ di aderenza. Carlos Sainz ha parlato espressamente di una SPA un po’ diversa da quella del passato. A fine prove libere si sono visti anche degli pneumatici affetti da graining, un fenomeno che va a penalizzare la prestazione ed ha un impatto anche sul degrado. Un qualcosa che generalmente la Red Bull non gradisce particolarmente, mentre McLaren (e Ferrari) riescono a gestire in maniera migliore. Sul passo gara si è vista una RB20 meno a suo agio del solito infatti, mentre la MCL38 ha convinto anche in quella disciplina. Rimane l’incognita sulle modalità di Power Unit, con il team di Woking tendenzialmente più aggressivo di quello di Milton Keyns.

La Ferrari (per ora) gestisce il bouncing e mostra una SF-24 competitiva. McLaren e Red Bull lontane, Mercedes ancora nascosta

La Scuderia di Maranello è arrivata a SPA per confermare che quelli fatti in Ungheria sono passi in avanti concreti. Sul circuito dell’Hungaroring è stato introdotto un fondo evoluto di quello portato in Spagna, per poter mitigare il fenomeno del bouncing che era riapparso proprio a Barcellona. I tecnici guidati da Tondi e Montecchi sono intervenuti nella zona inferiore del sottoscocca, quella non visibile, e in prossimità della gola del diffusore, una parte estremamente delicata per l’innesco dei saltellamenti. Il Venerdì in questo senso è stato positivo, ma come ha detto lo stesso Frederic Vasseur, serve andarci coi piedi di piombo “Il bouncing per ora è sottocontrollo, ma può riapparire con il proseguire del weekend, quando le velocità aumenteranno”. La SF-24 delle Ardenne ha mostrato una prestazione positiva – comparando i giri da Qualifica – fino a Pouhon, mettendo a confronto i giri migliori di Lando Norris e Charles Leclerc, cominciando progressivamente a perdere.

Ferrari

Nei tratti più veloci, come anche la chicane del secondo settore, la SF-24 paga ancora la poca agilità della monoposto nei confronti di MCL38 ed un livello di carico, ad oggi, inferiore. Ferrari infatti ha dovuto comunque fare un passo indietro rispetto a Barcellona, e i correttivi definitivi che assicureranno più carico senza la controindicazione del bouncing arriveranno solamente dopo la sosta. Fin qui si è vista comunque una Rossa capace di difendersi nel medio-lento, con ottimo riscontri che andranno però confermati al momento della Qualifica mentre soffre molto nel veloce. Domani andrà confermata anche strategia sull’ ibrido. Fin qui i due Ferraristi sono tra i più veloci nel primo settore, al termine del Kemmel Straight, ma pagano qualcosa all’approccio della Bus Stop, anche se le due PU Ferrari erano in modalità più safe, specialmente lato ibrido. Una situazione a cui badare sarà il meteo verso la Qualifica: in caso di pioggia, Ferrari dovrà evitare errori grossolani sulla gestione degli pneumatici come in Canada, in materia di pressione e temperature, e provare a far rendere al massimo la SF-24 su un terreno ostico, mentre Mercedes per bocca di Lewis Hamilton si augura la pioggia.

Sul passo gara Ferrari a 2 decimi da Verstappen e McLaren, degrado positivo

In entrambe le sessioni di prove libere i team hanno provato dei long run, più o meno lunghi. A Maranello hanno optato per differenziare le strategie nei passi gara, acquisendo più dati possibili con Soft e Media. In entrambe le sessioni la mescola morbida si è ben comportata, anche rispetto alle attese. Confrontando in particolare i run delle seconde prove libere, Charles Leclerc è stato più veloce di Lewis Hamilton ma più lento di Lando Norris, a parità di mescola, con un degrado però migliore di entrambi i suoi rivali diretti. Inoltre, rispetto al pilota McLaren, lo stint è stato lungo circa il doppio, con buone indicazioni per la Rossa sulle Soft. Incoraggiante anche il confronto Carlos Sainz – Oscar Piastri con la mescola media, visto che il ferrarista è solamente a 2 decimi, come media, dall’australiano. La Rossa è a circa 2 decimi anche dalla simulazione di Max Verstappen, un ritardo non eccessivo su una pista come SPA, con una Ferrari alle prese con diversi problemi, ma che fin qui sta avendo riscontri positivi anche in merito al bouncing, rimasto sotto controllo.

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