Il secondo dei tre giorni di test pre-stagionali si è concluso e l’immagine che si ha non è cambiata poi molto. Il tempo per i giudizi è ancora lontano, ma la Red Bull RB19 si è confermata nei tempi e nel lavoro svolto in pista, mentre sono arrivate le risposte Ferrari così come le conferme sui tanti dubbi che aleggiavano intorno alla Mercedes W14.
Nelle retrovie il mix è completo, con un pacchetto di mischia che sembra effettivamente più compatto con nessuna vettura in palese difficoltà, ma con valori ancora tutti da scoprire. Quest’oggi Valtteri Bottas, Alexander Albon e Felipe Drugovich sono rimasti a riposo, con i loro compagni di squadra impegnati in macchina tutto il giorno, mentre le altre squadre hanno scelto di dividere la giornata in due. Domani il brasiliano dell’Aston Martin tornerà però in pista, al mattino, lasciando ad Alonso poi la possibilità di guidare ancora una volta al AMR23 al pomeriggio.
Mercedes non (ancora) a livello di Red Bull e Ferrari, che ribalta il Giovedì negativo.
C’era molta curiosità sulla W14, non solo per verificare che il porpoising fosse effettivamente sparito dalla vettura di Brackley, ma anche per un primo confronto con i loro diretti rivali e sullo scoprire l’effettuale potenziale della macchina. Il team di Toto Wolff è giunto con un approccio piuttosto scettico a questi test; ambizioso di tornare a lottare per il vertice, ma non convinto di avere fin da subito i mezzi a disposizione.
Nella giornata di oggi queste sensazioni sono state confermate dallo stesso team principal “Ieri la macchina andava bene, ma oggi, con questo caldo (al mattino) abbiamo perso il bilanciamento, ma non possiamo modificare troppo. Oggi non siamo a livello di Red Bull e Ferrari, che sono molto veloci. Questa è la situazione, oggi.” Il grande capo Mercedes ha però posto fiducia nel lavoro dei suoi uomini, confermando ancora una volta come la macchina potrà cambiare nelle prossime settimane con gli aggiornamenti in cantiere a Brackley.
Contro di loro infatti si sta palesando già una Red Bull RB19 in ottima forma. Vettura bilanciata e solida, veloce fin dai primi giri e che risponde correttamente al lavoro che gli ingegneri fanno prima di ogni run. Max Verstappen conferma fin da subito un feeling migliore rispetto a Sergio Perez, ma le potenzialità del progetto di Adrian Newey sono sotto l’occhio di tutti. Oggi il lavoro svolto in pista ha mostrato ancora buone velocità sul giro secco, ma ancor di più un’incredibile costanza nelle simulazione di passo gara.
Inutile fare, oggi, paragoni con gli altri team. La Mercedes infatti è impegnata nel capire il potenziale della W14 ed affrontare anche problemi, come quello idraulico patito oggi, che ha costretto George Russell a fermarsi in pista e perdere più di un’ora di test. Rispetto a Ferrari invece ci sono stati piani di lavoro ben diversi riguardo la scelta degli pneumatici, il timing dei vari run e i carichi di benzina, che rendono un compare diretto soggetto a troppe variabili al momento.
La Scuderie di Maranello aveva terminato il venerdì lasciando un mood ‘pessimistico’ fuori dal suo garage, ma non all’interno dove invece la squadra si è ritenuta soddisfatta del lavoro fatto. Charles Leclerc questa mattina ha confermato questo, riapparendo con un’altra faccia alle interviste per poi andare in macchina nel pomeriggio. “Sapevo il programma di ieri prima di andare in macchina, quindi nessuna sorpresa. Abbiamo fatto uno scan completo della macchina per avere una correlazione con i dati in pista e siamo felici dei risultati, nessuna preoccupazione”. Il suo compagno di squadra, Carlos Sainz, ha anche puntato sul passo gara il miglioramento maggiore che il team sta cercando e sul quale intende focalizzare il proprio lavoro.
Lo sviluppo della Ferrari SF-23 va quindi in quella direzione. Dopo i tanti test svolti ieri, oggi la Rossa non ha sofferto di porpoising e/o di bottoming, risultando una vettura più solida e precisa da guidare, aiutando il lavoro dei piloti. Evidente il lavoro svolto a livello di setup da parte dei meccanici, intendi ad esplorare le opzioni che la macchina offre per trovare un miglior bilanciamento. La SF-23 è passata spesso da un comportamento sovrasterzante ad uno sottosterzante, confermando il lavoro di analisi su questa nuova macchina che è cambiata più di quanto si possa pensare, sia a livello meccanico che aerodinamico.
Aston Martin conferma le buone impressioni. Bene Alfa Romeo. McLaren e Alpine opache.
No, non è il tempo di Guanyu Zhou che deve finire sotto l’attenzione generale le prestazioni dell’Alfa Romeo. Quel tempo è stato cercato con una gomma più prestazionale, ma senza spingere troppo la Power Unit. Quello che però va evidenziato della squadra svizzera è la buona costanza con cui riesce a girare in pista ed i tempi che si sono visti, anche e soprattutto nella simulazione passo gara – costante, su buoni tempi. L’obiettivo della Sauber è quello di migliorare rispetto all’anno scorso e quindi andava cercata una migliore affidabilità e l’eliminazione di alcuni punti deboli come il posteriore. “Quest’anno è più stabile rispetto all’anno scorso, che lo rendeva un problema soprattutto nelle curve veloci. E non vediamo segni evidenti di porpoising” ha commentato Valtteri Bottas, mentre il suo compagno di squadra era impegnato nel lavoro in pista.
Andranno rivalutate Williams e Haas che hanno alternati buoni tempi nelle simulazioni di giro veloci – anche se questi rimangono sempre molto relativi – a long run più incostanti, anche se hanno lasciato alcune buone indicazioni che fanno presagire che loro potrebbero contare di essere nel gruppo di mezzo che ambisce a lottare per la Top 10 anche in gara. AlphaTauri si è focalizzata molto sul passo gara in questa giornata, con Yuki Tsunoda in particolare al mattino che ha completato 3 diversi long run con gomme C3-C2-C1 coprendo la distanza di gara, su riscontri non poi così deficitaria, poiché confermati anche dal buon lavoro svolto da Nick De Vries al pomeriggio.
Continuano a non brillare McLaren e Alpine. Il team francese era partito in sordina anche la passata stagione durante i test, preferendo un approccio molto cauto e dedicato alla scoperta della nuova vettura nei suoi vari aspetti. Al momento non si sottolineano quindi nessun acuto particolare a livello tecnico. Il team di Woking, anche per bocca di Zak Brown, ha confermato come la prima versione della MCL60 non soddisfi a pieno le esigenze di competitività che si volevano, per un piano di sviluppo non completato in tempo ma che – secondo i piani – vedrà il primo pacchetto di aggiornamenti arrivare a Baku; nella speranza di far fare alla McLaren un salto di qualità.
Aston Martin invece si sta confermando a buoni livelli, in tutte le condizioni. Il buon Fernando Alonso anche oggi ha voluto spremere un po’ di potenziale della sua AMR23 – senza esagerazioni – evidenziando però già un buon feeling con la sua nuova macchina. Le prestazioni della ‘verdona’ stanno attirando l’attenzione anche dei rivali. In Mercedes – visto il loro momento – la ritengono anche una possibile minaccia alla loro posizione di terza forza, avendo mostrato ottime dote velocistiche ed anche simulazioni di passo gara interessanti. Sicuramente una squadra da tenere sott’occhio che sembra poter fare quel salto di qualità che nel 2022 è mancato.
Giri completati dai team: (Day1+Day2)
Williams 303
Alpha Tauri 290
Red Bull 280
Ferrari 274
Alfa Romeo 266
Mercedes 250
Haas 243
Aston Martin 238
Alpine 236
McLaren 231
Classifica suddivisa per Power Unit
Mercedes 1022 Ferrari 783 Red Bull 570 Alpine 236
Autore: Paolo D’Alessandro