Penultima gara della stagione; Ferrari arriva in Qatar con in mano la seconda posizione nel Mondiale Costruttori e con l’obiettivo di accorciare anche su McLaren, su un circuito che però dovrebbe giocare a favore delle caratteristiche della MCL38. Il GP di Las Vegas non è andato secondo le aspettative ed ha visto emergere alcune criticità tra i due piloti, ma Frederic Vasseur vuol guardare oltre e il massimo focus da parte della squadra.
Vasseur: “Ci sono 59 punti in palio, Qatar non la pista ideale per noi. I dettagli possono fare grande differenza”
Nel presente il Gran Premio del Qatar, Frederic Vasseur ha subito sottolineato le differenze con Las Vegas, categorizzando i due tracciati come agli antipodi. “Passiamo dal deserto freddo di Las Vegas, a temperature più calde; passiamo da curve strette e lunghi rettilinei a curve veloci che non sono la forza della Ferrari” ha dichiarato Frederic Vasseur. A Lusail si disputerà anche l’ultima Sprint Race della stagione, il che aumenta i punti disponibile nell’arco del weekend, mentre dal punto di vista tecnico “aumenta l’importanza del lavoro fatto in fabbrica, avendo solo un’ora di prove libere in pista per lavorare”.
Con la gara di Las Vegas la differenza tra McLaren e Ferrari si è ridotta a solamente 24 punti e la squadra italiana punta a ridurla ulteriormente, per rimandare la lotta all’ultimo GP della stagione, ad Abu Dhabi. “Ci sono 59 punti in palio questo weekend, ma non dobbiamo fare calcoli. Focalizziamoci nel permettere a Charles Leclerc e Carlos Sainz di spremere fino all’ultimo millesimo di prestazione dalla SF-24 ed eseguire un weekend senza errori”. Un qualcosa che, anche a Las Vegas, è mancato ed è costato probabilmente qualche punto, ma che ha pesato soprattutto nel corso della stagione. “La F1 ha raggiunto un livello altissimo ed ogni singolo dettaglio può fare una grande differenza. Tutti a Maranello ed in pista sono pronti a quest’ultimo sforzo”.
Fabio Bellosi (Vehicle Assembly Manager): “Appuntamento stressante a livello fisico”
1. Quali sono le sfide che il circuito del Qatar pone dal punto di vista della meccanica della vettura?
Questa gara è estremamente impegnativa sia per le caratteristiche del tracciato che per le condizioni di caldo estremo tipiche del clima desertico. È necessario curare nei minimi dettagli tutto ciò che riguarda il raffreddamento, come motore e freni. Inoltre, il circuito di Lusail rappresenta una sfida anche dal punto di vista strutturale per le sollecitazioni che le vetture ricevono in pista, sia per il telaio che per la gestione delle gomme.
2. Da un punto di vista fisico, quali sono gli aspetti più impegnativi delle ultime due gare della stagione nel Golfo Persico e come vi state organizzando per affrontarli?
In queste ultime due gare è fondamentale mantenere alta la concentrazione, perché a fine campionato è più facile perdere il focus mentale. A livello fisico, affrontiamo un cambio di fuso orario significativo e passiamo dalle temperature molto basse di Las Vegas ai valori estremamente alti del Qatar. Riposare bene (per quanto possibile) e adattarsi rapidamente ai nuovi ritmi è essenziale per performare al meglio e ci siamo organizzati a livello logistico per fare in modo di consentire alla squadra di sfruttare al massimo i primi giorni della settimana per tirare un attimo il fiato.
3. Ci racconti come ci si sente a rappresentare la Scuderia Ferrari HP in giro per il mondo?
Beh… senza dubbio c’è un grande senso di onore e orgoglio, ma anche una profonda responsabilità nel rappresentare un marchio così prestigioso e tutte le persone che lavorano senza sosta per questa squadra. Siamo ambasciatori del marchio e ne siamo incredibilmente fieri.