Ferrari F1-75: quando arriverà il primo grande pacchetto di aggiornamenti?

Piergiuseppe Donadoni
03/03/2022

Ferrari F1-75: quando arriverà il primo grande pacchetto di aggiornamenti?

Prima sessione di test conclusa, tra una settimana inizierà in Bahrain la seconda tre giorni su un tracciato piuttosto diverso dal Montmelò (Spagna), sia dal punto di vista tecnico che ambientale. Si passerà da un circuito leggermente front limited come quello di Barcellona, ad uno completamente rear limited, dove entrerà in gioco il degrado termico al posteriore. Le temperature si alzeranno, prossime ai 30°C durante il giorno, più di 10°C rispetto alle temperature delle ore più calde in quel di Barcellona.

Rimbalzo aerodinamico: Ferrari ha copiato un ‘trucco’ da McLaren

Per contrastare il rimbalzo aerodinamico entrano in gioco diversi fattori, sia meccanici che aerodinamici. Per i team è stato importante scoprire come una combinazione di questi abbia potuto allontanare (o avvicinare) l’innesco del fenomeno sulla propria monoposto. Mclaren è il team che ci è arrivato prima. Ferrari subito dopo.

Non a caso, il team italiano ha preso ispirazione dal fondo della MCL36, portando in pista nell’ultimo giorno di prove un aggiornamento non programmato. Sulla F1-75 è stata infatti effettuata una modifica nella parte posteriore del fondo. In modo diverso, ma con un obiettivo simile a Mclaren, Ferrari è andata a energizzare le parti esterne nella zona dove la sezione è minima tra fondo e terreno, ossia dove il flusso si ‘separa’ e fa perdere di colpo carico aerodinamico alla monoposto.

Mentre sulla MCL36 è stata creata una soffiatura nella parte superiore, che lavora in simbiosi con il coltello superiore anteriore, Ferrari ha scelto una strada più semplice (essendo una modifica effettuata direttamente in circuito) con il taglio ricurvo del fondo accoppiato ad un ulteriore profilo nella parte inferiore. Una versione di fondo più ‘definitiva’ verrà portata in pista la prossima settimana nei test del Bahrain.

Il fenomeno del porpoising difficilmente andrà a sparire totalmente poiché è prettamente ‘fisico’ e intrinseco in questa nuova tipologia di vetture ad effetto suolo. “Ci sarà sempre una certa reazione della vettura per via della sua vicinanza al suolo”, ha affermato James Key, DT della McLaren. “Non credo che ce ne liberemo completamente perché è una questione di fisica ma, dopo un po’ di lavoro di sviluppo, sarà molto meno problematico gestirlo“.

Ferrari F1-75: il (sovrap)peso non preoccupa gli uomini di Maranello 

I 43 kg in più concessi dalla Fia rispetto alla precedente generazione di vetture non bastano ai team. Seppur le macchine siano mediamente più corte di qualche centimetro nei confronti delle precedenti, c’è da considerare l’extra peso dei nuovi corner ruota, tra cerchi, nuovi pneumatici e sistemi frenanti, oltre ad un ulteriore incremento dovuto a più severi crash test Fia che si prendono, secondo un team, oltre il 50% dell’incremento.

795 (chilogrammi), questo il numero magico contestato dai team durante la tre giorni di test a Barcellona. Soprattutto da Red Bull, il top team maggiormente sovrappeso che però, al Montmelo non è sembrata soffrirne troppo in termini di prestazioni (almeno cosi credono a Maranello).

Una richiesta di innalzamento del peso minimo fatta dai team, in nome degli investimenti. Cercare un abbassamento importante del peso significa investire in sviluppi e quindi costi, non il miglior momento storico per battagliare su questo campo, vista la presenza del ferreo budget cap.

Nel suo progetto 2022, Alfa Romeo ha puntato molto sulla leggerezza della C42, pagando purtroppo in termini di affidabilità del fondo per via del fastidioso ma non pianificato fenomeno del rimbalzo aerodinamico. Anche la vettura guidata da Bottas e Zhou dovrà ingrassare entro la prima gara, tuttavia, gli uomini diretti da Frederic Vasseur non vogliono concedere un vantaggio agli altri team. E siccome per modificare il peso minimo serve il sì di almeno 8 scuderie su 10, per ora il tutto è rimasto congelato. Se ne riparlerà in Bahrain.

A Maranello, seppur anch’essi in sovrappeso, non sono troppo preoccupati della questione e tendono a minimizzare il tutto consapevoli che un innalzamento porterebbe ad avvantaggiare maggiormente le vetture dei competitors piuttosto che la F1-75.

Ferrari: il primo grande upgrade dopo le prime gare

Dalla prima tre giorni di test del Montmelo, Ferrari esce soddisfatta e con un “cauto ottimismo”. La F1-75 è l’unica vettura ad aver percorso più di 2.000 chilometri, circa 200 in più di Mercedes, con Carlos Sainz che è stato il pilota a completare il maggior numero di giri.

Nessun problema alla parte bassa dell’endotermico, la macro zona che ha creato qualche problema di troppo sui banchi negli scorsi mesi. Certo, nei test spagnoli il motore è stato tutt’altro che spinto, lo sarà maggiormente in Bahrain.

A quanto appreso, comunque ci sono già state delle discussioni con la Fia per poter risolvere il problema di affidabilità di quella macro parte della PU, nel caso, con l’introduzione della seconda unità. Sarebbe utile per aumentare il chilometraggio alla massima potenza.

La Ferrari F1-75 ha risposto bene alle modifiche negli assetti, utili a ‘mappare’ tutto il campo di funzionamento. E’ chiaro, e lo abbiamo già sottolineato più volte, che il nuovo concetto di vetture è ancora più sbilanciata al posteriore, macro zona che non ha mostrato importanti criticità nella tre giorni di test, accoppiato ad un sottosterzo cronico con cui dovranno lottare team e piloti. In Bahrain verrà ulteriormente accentuato, per questo la pista di Sahkir viene considerata dalle squadre molto più impegnativa e veritiera rispetto al Montmelo.

Riuscire a risolvere velocemente la pratica ‘porpoising’ anche in Bahrain, come al Montmelo, potrebbe permettere alla Ferrari, ad in generale a tutte le squadre, di concentrarsi maggiormente sul trovare maggiori prestazioni.

Mentre Mercedes le cercherà portando in pista una vettura molto rivista, soprattutto nella parte centrale, con dei concetti “interessanti e aggressivi e che un pò stanno preoccupando la concorrenza”, Red Bull ci arriverà con un pacchetto importante, seppur meno evidente, che aiuterà soprattutto al dimagrimento della RB18.

Mentre Ferrari? Il team di Maranello vuole arrivare alle primissime gare con una vettura conosciuta. A Maranello credono che, almeno inizialmente, sia più facile ottenere prestazione da una maggior conoscenza e ottimizzazione della vettura rispetto che tramite un importante pacchetto di aggiornamenti.

Tant’è che il primo grosso upgrade sulla Ferrari F1-75 è, ad oggi, pianificato tra il GP d’Australia, terzo evento stagionale, e Imola. “Ad oggi”, perché l’introduzione degli sviluppi dipenderà anche da come si comporterà la vettura tra i test e la gara del Bahrein.

Autori: Piergiuseppe Donadoni

Co Autore: Giuliano Duchessa

Illustrazioni: Rosario Giuliana

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