Ferrari F1-75, ecco il nuovo fondo che permette di utilizzare assetti più morbidi.
Come anticipato nel precedente articolo, Ferrari ha portato in pista quest’oggi una nuova specifica di fondo. Non in mattinata con Charles Leclerc, dove si sono volute correlare alcune varianti di assetto con la stessa specifica di vettura scesa in pista nell’ultima giornata di test a Barcellona, bensì nella sessione pomeridiana, quando al volante c’era lo spagnolo Carlos Sainz.
Il nuovo fondo presentava un netto taglio nella parte posteriore, modifica effettuata per conferire più stabilità al flusso alle alte velocità e mitigare ulteriormente il fenomeno del porpoising.
La F1-75, a quanto capito da Formu1a.uno, è andata incontro ad un maggior sovrasterzo con la nuova specifica di fondo, ovviamente un ‘contro’ da compensare, ma con il vantaggio di poter optare per assetti più morbidi, con un miglior compromesso, che portano maggiori vantaggi nel lento. Quest’oggi si è infatti vista in pista una F1-75 incollata al terreno nel veloce (una delle vettura più basse, se non la più bassa) ma comunque piuttosto alta invece nel lento.
Con le vetture della nuova generazione, chi andrà forte nelle curve di media e bassa velocità potrà fare la differenza. Questo perchè nel veloce, il concetto aerodinamico ‘ad effetto suolo’ aiuterà un pò tutti ad andar veloci o comunque le differenze di performance saranno ridotte rispetto alle altre tipologie di curve.
Ferrari ha lavorato molto durante l’inverno su questo aspetto, per riuscire a far funzionare la propria F1-75 con assetti piuttosto morbidi, seppur l’effetto suolo nel veloce prediliga assetti molto rigidi e che non lavorino troppo su beccheggio e rollio. Il porpoising, non notato a Maranello con i canonici strumenti di sviluppo (galleria del vento, fluidodinamica computazionale e simulatore), aveva tolto qualche certezza, ritrovata con gli aggiornamenti fin qui portati in pista.
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Infine, la nuova specifica di fondo ha mantenuto tutte le novità precedenti, ossia il tirante nella parte finale del fondo e il taglio creato dove i tunnel Venturi hanno la loro minima sezione alle alte velocità; tutte novità utili a limitare il bloccaggio aerodinamico al di sotto del fondo e ad allontanare l’innesco del porposing. Sono già buoni segnali.
Autore: Piergiuseppe Donadoni
Co Autore: Giuliano Duchessa
Illustrazioni: Rosario Giuliana