Ferrari: ecco perché non è una priorità portare aggiornamenti a Miami

Rosario Giuliana
25/04/2024

A Shanghai abbiamo assistito a quella che è stata la più brutta Ferrari di questo inizio stagione. Dopo l’apice toccato con la doppietta dell’Australia, in Cina abbiamo la prima gara del 2024 senza una rossa sul podio.

“Non abbiamo estratto il potenziale della macchina questo week end” ha commentato senza giri di parole Fred Vasseur. Quello cinese è un risultato che lascia gli uomini del cavallino consci del fatto che la SF-24 ha sottoperformato. La SF-24 vista in Cina non ha mai brillato e non si è mai accesa. Sulla rossa sono state enfatizzate alcune criticità delle quali avevano in parte avuto un assaggio in Bahrain e in Arabia Saudita. Ora si chiamano a gran voce aggiornamenti ma è evidente che a Shanghai in casa Ferrari non sono riusciti a massimizzare il potenziale che la rossa ha dimostrato di saper esprimere.

Nessuna ansia da aggiornamenti: Ecco perché non è solo questione di upgrades mancanti.

Il Gran Premio della Cina non deve gettare nessuno nello sconforto, come alla stessa maniera c’era da tenere i piedi per terra dopo l’Australia. La tappa di Shanghai rappresentava un po’ un salto nel vuoto per tutti vista la lunga assenza dal calendario del circuito cinese, a cui si è aggiunto il format con la sprint race. Variabili queste da non sottovalutare. La SF-24 si è dimostrata ancora una volta in grado di allungare la vita delle gomme, ma il passo in Cina non era mai stato all’altezza. La forbice con Red Bull si è allargata, ma non è da ricondurre – solamente – ad una questione di una macchina priva di aggiornamenti.

La stessa McLaren, seconda forza con Norris a Shanghai, attende il primo importante pacchetto di sviluppi sulla MCL38 a Miami.  McLaren e Ferrari sono dunque in una situazione pressoché identica per quanto riguarda gli sviluppi. Ecco perché il risultato emerso dal week end di Shanghai riguarda più altri fattori messi insieme, quali layout pista, messa a punto, temperature, asfalto… La vettura di Woking ha trovato d’altra parte un compromesso ottimale nell’assetto e ha mostrato un ottimo andamento con Norris sia con la pioggia che sull’asciutto. Ha fatto presente Vassuer che comunque Ferrari anche nelle gare precedenti è sempre stata come seconda forza più vicina a McLaren, che alla Red Bull.

Non è una questione di mezzo secondo, ma solo di un decimo o un decimo e mezzo. Basta questo per oscillare nelle posizioni. In ogni caso ci penalizza troppo la qualifica

Retroscena: In Cina Ferrari avrebbe voluto provare l’ala posteriore più carica

Il bitume del circuito cinese ha spiazzato i team rispetto alle simulazioni, mettendo parecchio in crisi la rossa nell’accendere gli pneumatici hard. Una sola sessione di libere non ha permesso di fare grandi esperimenti, nonostante il nuovo regolamento permetta di rompere il parco chiuso fra sprint e qualifiche ufficiali. Ferrari continua ad utilizzare la stessa ala posteriore da medio carico dal GP del Bahrain, nonostante a Suzuka sia stata dichiarata – e mai montata – una versione da più alto carico.

L’ala posteriore da medio carico usata da Ferrari nelle prime gare – Illustrazione Rosario Giuliana

Le uniche configurazioni differenti hanno riguardato il beam wing, con il quale i tecnici di Maranello “giocano” di più quest’anno – soprattutto nella versione a singolo elemento, molto meno vista due anni addietro. Dalle informazioni che formu1a.uno ha potuto apprendere, le condizioni di temperatura e asfalto di Shanghai, reso nuovamente green dalla pioggia di venerdì, avrebbero potuto indurre il team a riservarsi un confronto con l’ala più carica, se il format fosse stato tradizionale. La specifica da alto carico era presente nel garage di Shanghai. Ragionevolmente, e forzatamente, è stata scartata a priori la scelta di fare un esperimento in quella direzione. Sarebbe stato un compromesso più premiante nella prima parte del tracciato – soprattutto in curva 1-2-3 dove la SF-24 ha parecchio faticato. I problemi nel trovare un buon bilancio di setup in tutti i settori della pista si erano visti anche in precedenza, soprattutto in Arabia, e in parte a Sakhir. Il layout molto probante come quello della pista di Shanghai ha messo in risalto questo fattore.

Anticipare le novità a Miami non è una prerogativa a Maranello

Come avevamo anticipato in esclusiva il pacchetto che attende la Ferrari a Imola tramuterà la SF-24 in una “versione 2.0”. Cospicue novità sulle quali a Maranello hanno lavorato sodo fino alla settimana che ha preceduto Pasqua. Un unico grande pacchetto, detto per l’appunto “Round07” da introdurre all’autodromo intitolato a Enzo e Dino Ferrari. Queste novità sono chiamate a gran voce dopo la deludente SF-24 vista in Cina e, soprattutto, dopo che Red Bull ha introdotto il suo primo importante pacchetto in quel di Suzuka. L’intermezzo fra la Cina e Imola sarà occupato dalla tappa di Miami, con un’altra sprint race e con una livrea speciale per richiamare i 70 di storia del cavallino. Pare chiaro che la tappa americana non si presti come ideale per l’introduzione di un pacchetto importante. Tuttavia, questo non preclude a priori l’introduzione di qualche novità. Stando alla situazione attuale però, non è nei piani degli uomini diretti da Cardile quello di spezzare il pacchetto anticipando parti importanti.

Ferrari

La soluzione degli inlet della Red Bull RB20 sulla Ferrari SF-24 – Illustrazione di Rosario Giuliana

Salvo cambiamenti sostanziali dell’ultimo minuto, al tavolo delle valutazioni il team deciderà se anticipare al massimo qualche minor-update, sulla falsa riga delle piccole modifiche già viste in Australia e in Giappone. Sulla questione aggiornamenti lo stesso Team Principal della rossa ha commentato adducendo che la priorità è migliorare in qualifica, massimizzando il potenziale che la SF-24 attualmente offre:

“Aggiornamenti di Imola? Ogni centesimo dà dei frutti, lo si vede anche dai distacchi in qualifica. Ciò significa che qualunque novità porteremo potrà fare la differenza. La cosa importante per noi è partire da una posizione migliore in griglia”.

Autore