Ferrari e Pirelli al Mugello per nuovi test pneumatici 2025

Paolo D’Alessandro
13/06/2024

Come prevedeva il programma, anticipato subito dopo Monaco, la Ferrari è tornata in pista al Mugello per nuovi test Pirelli ed un po’ di allenamento per i piloti titolari, Charles Leclerc e Carlos Sainz. Lo ha fatto oggi, con il monegasco, e lo farà nella giornata di domani con lo spagnolo. Il focus di questi test sono le costruzioni 2025 che hanno avuto, come obiettivo di sviluppo, la diminuzione del surriscaldamento degli pneumatici. L’ultima volta i ferraristi si sono focalizzati sulla gomma morbida Pirelli, mentre al Mugello ci si è concentrato sulle gomme più dure, come richiede la pista per via delle tante curve ad alta velocità ed i tanti carichi che gli pneumatici devono sopportare.

120 giri completati per Charles Leclerc a bordo della SF-24

Il programma prevede due giorni di test, uno per pilota, con il monegasco che ha dato il via a questa fase di lavoro in quel del Mugello. Charles Leclerc ha avuto modo di scendere in pista con la SF-24 sulla pista di proprietà della Ferrari, per continuare il lavoro che la squadra ha già svolto a Barcellona e al Paul Richard. In quest’ultima tappa erano state provate le gomme più morbide della gamma Pirelli, quelle che abbiamo visto anche a Montecarlo e Canada, in specifica 2025. Lo sviluppo portato avanti dal fornitore unico di pneumatici per la Formula 1 si è concentrato sul ridurre il fenomeno del surriscaldamento.

Al Mugello invece si è soliti utilizzare le mescole più dure per la conformazione della pista: molte curve ad alta velocità ed in appoggio che immettono tanta energia sulle coperture, e per questo si è solito usare la gamma più dura. Così Charles Leclerc ha completo 120 giri di test al Mugello, circa 630 chilometri, con il meteo che ha offerto anche una possibilità extra. Nel pomeriggio infatti si è abbattuta la pioggia sulla pista italiana e questo ha permesso a Pirelli e Ferrari di andare in pista con la SF-24 utilizzando le gomme Intermedie. Un occasione che ovviamente è stata sfruttata per accumulare dati ulteriori anche su questa tipologia di compound, dopo i test specifici condotti al Paul Richard, dove la pista era stata artificialmente bagnata, così come avviene a Fiorano, sfruttando il sistema che permette di bagnare la pista.

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