Ferrari è cresciuta come squadra, ora manca la superiorità tecnica

Andrea Vergani
05/12/2024

Le voci invernali facevano presagire una stagione di dominio Red Bull, seppur meno netto di quello visto a partire da Agosto 2022, invece all’alba dell’ultima settimana di Formula 1 saranno McLaren e Ferrari a giocarsi il titolo mondiale per costruttori grazie a una crescita tecnica, ma non solo, da parte dei due colossi della classe regina dell’automobilismo. A partire da Miami, la MCL38 è stata senza dubbio la vettura migliore del lotto e questo ha permesso alla squadra di Andrea Stella di guadagnare 158 punti rispetto a Red Bull e 76 rispetto a Ferrari a partire dalla gara di Miami; tuttavia i diversi errori di gioventù di tutta la squadra, a partire dai piloti, hanno lasciato aperto il mondiale costruttori. Ferrari ha avuto la vettura migliore poche volte (Melbourne, Monaco, Baku, Austin), ma la crescita della squadra ha permesso di massimizzare i punti ottenuti molto frequentemente e essere in lotta per un titolo alla gara numero 24 è un traguardo da non sottovalutare.

Ferrari: la stagione non è stata perfetta, ma esecuzione e line-up hanno fatto la differenza rispetto a McLaren

La vettura erede della SF-23 ha risolto molte delle difficoltà della sua predecessore, a partire da una gestione degli pneumatici nettamente migliore e un netto aumento di carico aerodinamico (specialmente all’anteriore) rispetto a quello che aveva da offrire la vettura del 2023. Tuttavia i difetti nel progetto 676 non sono mancati, a partire da quelli più aggirabili come la mancanza di efficienza aerodinamica che adesso è una delle forze della SF-24, e passando per problemi – come le difficoltà sul giro secco e nei curvoni ad ampio raggio – che ancora influenzano le prestazioni della monoposto. Anche operativamente non si può parlare di stagione perfetta: l’errore di sviluppo di Barcellona è arrivato nel momento più denso del calendario ed è costato sei gare da quarta forza complessiva. 

Il weekend ‘blackout’ di Montreal e gli errori di Baku sono probabilmente ciò che costeranno a Maranello il diciassettesimo titolo della storia del Cavallino, ma la crescita è stata netta nel corso dell’anno ed è un fattore importante da non trascurare anche se McLaren dovrebbe arrivare davanti. In particolare rispetto a McLaren e Red Bull, che in stagione ha avuto la seconda vettura secondo quanto dicono i dati, ha fatto la differenza la line-up: Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno goduto della migliore stagione delle loro rispettive carriere, e sono stati i migliori in griglia insieme alla coppia Hamilton-Russell. In particolare da parte di Sainz si è visto un passo avanti netto nelle prestazioni del giro secco; anche per via delle difficoltà con l’accensione degli pneumatici in Qualifica, Leclerc si è confermato un pilota completo facendo la differenza sullo spagnolo specialmente la domenica e accumulando un distacco di quasi 70 punti sul compagno.

Ferrari verso Abu Dhabi con più ottimismo, ma McLaren rimane la favorita a Yas Marina

Ferrari arriva negli Emirati Arabi cercando una doppietta e un podio senza McLaren per vincere il titolo ma, anche tralasciando i 21 punti di distacco, il fine settimana di Abu Dhabi non sarà facile. A Losail c’è stata una differenza di passo quantificabile intorno ai tre decimi tra McLaren e Ferrari principalmente accusata nelle curve a lunga percorrenza, con Red Bull che si è inserita in mezzo grazie alle caratteristiche favorevoli del tracciato. Da questo punto di vista ad Abu Dhabi ci si attende uno scontro più diretto tra la MCL38 e SF-24, con RB20 e W15 che potranno essere in partita a patto di trovare condizioni favorevoli. Ferrari dovrà scegliere se rischiare di utilizzare il fondo ex-sperimentale sulla vettura di Leclerc, come fatto a Losail, o se andare con la SF-24 ‘base’ che dovrebbe mostrarsi comunque competitiva, visto il layout e le caratteristiche che richiede la pista di Yas Marina.

La McLaren potrà fare la differenza specialmente nelle curve 1, 5 e 9 che sono ad ampio raggio, dove invece Ferrari dovrà difendersi. Nelle curve medie invece sarà un confronto testa a testa, mentre la Ferrari può sfruttare i suoi punti di forza in trazione, rettilineo e nelle varie curve lente di Abu Dhabi. Le caratteristiche dovrebbero premiare maggiormente la SF-24, anche per via di un asfalto con scarsa aderenza, che spesso ha mandato in crisi la MCL38 e in particolare il suo anteriore. Secondo le informazioni fornite da Pirelli, c’è anche un rischio graining che spesso è stato amico della SF-24 nel corso della stagione. Le temperature inoltre potrebbe decidere anche se e quanto Red Bull e Mercedes saranno della partita, diventando veri e propri arbitri di questo mondiale. Tutto sommato ci si attendono distacchi molto ridotti tra tutti e quattro i team sia in Qualifica, dove Leclerc e Sainz devono provare a limitare i danni, che in Gara.

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