Sono tanti gli aneddoti che si possono raccontare dopo 12 anni di relazione. Alcuni sono già noti, altri meno conosciuti, ma tanto si può dire della lunga avventura di Lewis Hamilton in Mercedes. Iniziata nel 2013, su forte volere di Niki Lauda, si è conclusa con un quarto posto ad Abu Dhabi dopo una incredibile rimonta dalla sedicesima posizione. Proprio a Yas Marin il team principal delle Frecce d’Argento Toto Wolff ha parlato al podcast della Formula 1 ‘Beyond the Grid‘, raccontando come è lavorare con un sette volte campione del mondo come Hamilton in un team come Mercedes.
La delusione del mondiale 2016
Sette titoli mondiali, sei con Mercedes dal 2014 al 2020 fatta eccezione per il 2016, quando a vincerlo è stato il compagno di scuderia Nico Rosberg. Toto Wolff ricorda quel finale di stagione, dove ad Hamilton è sfuggito quello che sarebbe stato il suo terzo mondiale con Mercedes: “La fine dell’anno è stata davvero difficile. Lui stava conducendo la gara in Malesia e ha avuto un guasto al motore. Poi abbiamo cercato di gestire troppo la situazione ad Abu Dhabi, il campionato era praticamente risolto. Piuttosto che lasciare che i due si battessero tra di loro, abbiamo cercato di fare tutto troppo ‘corretto’, e lui era arrabbiato per questo. Alla fine, il team ha vinto il Costruttori, ma il campionato piloti è stato un altro discorso”.
“Hamilton sta diventando sempre più forte, è in continuo sviluppo”
La delusione per come è finita la stagione è forte, ma, dopo un primo momento di silenzio, Toto Wolff ed Hamilton si chiariscono, rafforzando il legame tra loro e con il team Mercedes: “Dopo alcune settimane, ci abbiamo riflettuto e abbiamo passato molte ore a discuterne. Gli ho chiesto se volesse continuare con Mercedes e lui ha detto di sì. Gli ho risposto che non riesco a immaginare nessun altro al posto suo. E così, abbiamo deciso che questo era il nostro desiderio reciproco, e dobbiamo risolvere le cose. Penso che quell’incontro ci abbia dato un legame solido che poi è cresciuto sempre di più”. Nel 2017 è tornato più forte: “Penso che ciò che è eccezionale in lui è che sta diventando più forte ogni giorno, ogni anno. È una persona in continuo sviluppo. È molto autocritico e questo lo rende più veloce in pista e più maturo come persona. È questo che lo rende il più grande di tutti i tempi.”
Singapore 2018, prima le sfilate…
Non solo motorsport, Lewis Hamilton è affascinato anche dal mondo della moda, dove negli ultimi anni è sempre più attivo. La sua partecipazione ad alcune sfilate in piena stagione motoristica hanno suscitato qualche perplessità all’interno del team. Ma lui ha sempre risposto presente. “Singapore 2018 è stato incredibile, perché avevamo appena concluso il nostro rapporto con Boss e gli avevamo dato l’opportunità di portare Tommy Hilfiger nel team“, racconta Toto Wolff, “Era la settimana prima del Gran Premio di Singapore e lui stava viaggiando senza sosta, era stato a Shanghai per una sfilata, poi è andato negli Stati Uniti e infine a Singapore”.
… e poi la pole position
In Mercedes molti erano perplessi, tanto che Niki Lauda confidava le proprie preoccupazioni nei confronti di Hamilton proprio a Toto Wolff: “Molti si sono chiesti come potessi permetterlo, visto che i piloti dovrebbero essere ben preparati. E Niki Lauda, che tendeva a mettere tutti in una ‘scatola’, era preoccupato e mi diceva ‘Non sono sicuro che tu stia facendo la cosa giusta’. Poi Lewis mi ha chiamato e mi ha detto che sarebbe arrivato tardi al briefing di giovedì pomeriggio a causa del ritardo del volo. Gli ho detto: ‘Mi stai creando problemi, ma va bene. Il nostro lavoro è questo, l’importante è che tu faccia il tuo’. E poi è arrivato e ha distrutto tutti in qualifica. Niki è venuto subito da me e ha detto: ‘Lascio la sua gestione a te’. Tutti gli altri hanno smesso di parlare di queste sue stranezze“.
“Senza Niki Lauda non ci sarebbe stato un Lewis con Mercedes”
Da un campione del mondo ad un altro: dietro l’arrivo di Hamilton in Mercedes c’è anche Niki Lauda. Non solo ha convinto il team ad ingaggiarlo nel 2013, ma è stato un punto di riferimento del giovane britannico soprattutto nei primi anni. “Senza Niki, non ci sarebbe stato un Lewis con Mercedes. È stato molto persuasivo nel cercare di convincerlo ad entrare in Mercedes. In particolare, dopo la sua vittoria a Singapore con McLaren, lo ha convinto a unirsi al team. Tutto il resto è stato una conseguenza di quella vittoria“, rivela Toto Wolff, “Non sono sicuro che Niki abbia mai ricevuto abbastanza credito per questo. Non faceva prigionieri: ‘Qual è il tuo stipendio?’ e ha convinto il consiglio di amministrazione della Mercedes a fare questo passo”.
“Lewis è sempre stato più di un semplice pilota per Mercedes”
“Niki è stato una figura di riferimento per Hamilton nei primi anni, perché era un tre volte campione del mondo e aveva il rispetto di Lewis. Alla fine siamo diventati tre e l’intero team è diventato uno. Non c’erano i piloti che a volte chiamiamo contrattisti: vengono, li paghi bene, se non hanno più la macchina giusta e vengono pagati bene altrove, se ne vanno. Lewis è passato da essere un contrattista a un membro del team“. La morte del campione austriaco nel 2019 ha lasciato un vuoto all’interno del team: “Non credo che il rapporto con la squadra sia cambiato. Ovviamente la morte di Niki è stata una grande perdita per tutti noi, come amico, mentore e in tutti i ruoli che ricopriva. Lewis è sempre stato più di un semplice pilota per questa squadra. Io ho sempre detto che in Mercedes ci sono 2.500 persone, tutte delle superstar, e non farò mai differenza nel rispetto che ho per loro. Lewis non ha mai voluto altro che essere parte di questa organizzazione.”
“La fine della stagione 2021 non ha influenzato la velocità di Lewis o la sua determinazione”
Non solo la stagione 2016, anche quella del 2021 è finita con una delusione per Hamilton. Ancora una volta ad Abu Dhabi è andata in scena la gara decisiva per le sorti del campionato. Il Gran Premio è terminato in maniera controversa con la vittoria di Max Verstappen. “La fine del 2021 è qualcosa che ci resterà per sempre nelle nostre vite professionali. Ma non credo che abbia avuto alcuna correlazione con la sua capacità di guidare“, spiega Toto Wolff, “La fine di quella stagione non ha influenzato la sua velocità o la sua determinazione. Lewis è migliorato costantemente, sia come persona che come professionista.”
“Brasile 2021 uno dei migliori momenti di Lewis”
Dei più di 300 Gran Premi corsi finora in carriera da Hamilton, la gara in Brasile nel 2021 è quella che rimarrà maggiormente impressa nella mente di Toto Wolff: “Il Brasile 2021 è stato fantastico. Siamo stati squalificati nella gara Sprint per qualcosa che era davvero insignificante. E questo non era giusto. Ma quello che ha scatenato è stata una grande spinta nella squadra, e ora dovevamo dimostrarlo. E così è stato. Dovevamo vincere ogni gara per il campionato, e lui è salito in griglia in modo straordinario, ha superato tutti vincendo la gara. È stato uno dei momenti migliori.”