La Ferrari vista nelle prime quattro gare è stata nettamente seconda forza. Ci sono solo 21 punti di ritardo dalla Red Bull e il doppio dei punti di un anno fa. Le speranze di un campionato meno deprimente sembrano riposte nella capacità di sviluppare la vettura a Maranello. Dopo auto sbagliate, Toto Wolff si è già arreso nei confronti di Max Verstappen dichiarandolo imprendibile per chiunque, la McLaren ha detto dai test di non essere al livello della Ferrari, figuriamoci della Red Bull. Aston Martin sta lottando per essere un po’ meno brutta la domenica, nonostante un’auto apparentemente piuttosto estrema non ha mai migliorato di molto il quadro operativo in pista rispetto al buon inizio di un anno fa.
Nonostante queste auto dovranno essere una base lineare per il biennio in corso, Enrico Cardile aveva parlato di tenersi pronti e flessibili in termini di interventi sulla SF-24, perché?
Il budget cap limiterà molto il lavoro di sviluppo nel 2025 perché le nuove monoposto 2026 assorbiranno l’80% delle risorse, serviranno scelte più mirate mentre le prestazioni stanno convergendo, a patto di non prendere strade sbagliate durante il viaggio. Alcuni team hanno anche dovuto fare importanti passi indietro – Alpine e Sauber su tutti – nell’ottica di trovare maggiore potenziale nel medio-lungo termine. La Ferrari ha cambiato il concetto un anno fa sacrificando mezza stagione e oggi Mercedes è rimasta intrappolata negli errori di correlazione, in sostanza la fabbrica promette e la pista smentisce. “La nostra auto ha una piattaforma più stabile e serve flessibilità, se valuteremo vantaggi li adotteremo, siamo pronti a cambiare i programmi” aveva detto il direttore tecnico in sede di presentazione Ferrari.
La svolta tecnica è arrivate dopo alcune valutazioni a porte chiuse
Il “settebello” guidato da Cardile ha deliberato il primo pacchetto di sviluppo che sarà di portata significativa. Un pacchetto massiccio, che andrà ad estremizzare i concetti all’apparenza “convenzionali” presenti sulla SF-24 di inizio anno. Si tratterà di una SF-24 che possiamo azzardare di definire “versione 2.0” quella che vedremo a Imola. La rossa adotterà un disegno aerodinamico inizialmente provato e accantonato, ma che in sede di valutazione parallela, con il programma inizialmente pensato, ha trovato conferme. Le bocche di ingresso dei radiatori verranno “rovesciate”, adottando un compromesso diverso per garantire maggiore opportunità di sviluppo.
La SF-24 si doterà di un nuovo inlet, il quale non solo sarà più estremo in termini di aperture ma – contrariamente all’orientamento iniziale – riprenderà l’idea della Red Bull con il labbro rovesciato, mostrando coi fatti quella flessibilità di cui parlava Cardile. Una aggressività per certi aspetti in controtendenza con i piani di sviluppo adottati dalla Ferrari negli ultimi anni. Tuttavia alcuni approfondimenti e studi in galleria, svolti in parallelo con le attuali soluzioni, hanno fornito guadagni più interessanti del previsto. Ecco da qui la flessibilità di aspettare in maniera strettamente riservata qualche settimana in più rispetto al programmazione iniziale, rimandando il primo pacchetto che sarebbe stato parzialmente pronto dall’Asia a Miami, direttamente a Imola.
Vasseur e Cardile hanno chiesto di mettere in auto tutto ciò che serve, senza fronzoli o timori, gli aerodinamici guidati da Diego Tondi possono spingere.
Il pacchetto Imola sarò il primo dei tre grandi upgrades di quest’anno e comprenderà le nuove pance di scuola Red Bull. I nuovi inlet, capovolti rispetto alla soluzione di partenza, saranno di ispirazione RB20, ma non una copia effettiva. Ferrari sulla SF-24 evoluta adotterà una propria interpretazione delle bocche rovesciate, presenti in maniera meno estrema anche su McLaren. La novità più importante in termini di “prestazione pura” passa invece dalle modifiche al fondo, con un restyling dei convogliatori. Un minor upgrade all’ala anteriore è in fase di definizione, ed è stato deciso di non anticipare nulla a Miami per il momento. Modifiche alla rossa 2.0 riguarderanno anche i deviatori ai lati cockpit.
La SF-24 ha rappresentato in pista ciò che gli ingegneri si aspettavano, se tutto va come deve e le prestazioni continueranno ad essere coerenti con le attese, i tecnici si aspettano un incremento di 1 decimo di carico e 1 decimo e mezzo di efficienza. Il target è allargare le impostazioni, anche a beneficio della qualifica. Avere più carico efficiente nei curvoni concede indirettamente ai tecnici una maggiore aggressività nelle impostazioni meccaniche.
Il tentativo è chiaro, ovvero tentare di ridurre il gap da Red Bull e cercare di mettere pressione a Verstappen, come predicato dallo stesso Vasseur.