Un solo gran premio all’attivo – Abu Dhabi 2024 – e Jack Doohan è già sulla graticola. A mettere a rischio il futuro in pista del figlio d’arte australiano è Franco Colapinto, fresco di firma con Alpine in qualità di terzo pilota e già in lizza per un ruolo da titolare. La scelta dell’argentino (con passaporto italiano) è stata fortemente voluta dal nuovo “supervisor” della divisione sportiva Renault, Flavio Briatore, consapevole che il classe 2003 fa già oggi gola a diversi sponsor sudamericani pronti a sostenerlo economicamente.
Marko stronca Doohan, Palmer: “non ha sbagliato praticamente nulla!”
E come se non bastasse la pressione di Mister Billionaire, non nuovo a simili operazioni (chiedere a Roberto Moreno, silurato ai tempi della Benetton per far posto ad un giovane Michael Schumacher), a pesare sulle sorti di Doohan sono ora i recenti commenti di Helmut Marko. “Avrebbe semplicemente dovuto dimostrare di saper fare meglio”, taglia corto l’austriaco a F1 Insider. Il riferimento è all’unico Gran Premio disputato dal figlio di Michael Doohan, a Yas Marina, in cui ha chiuso in un’anonima 15esima posizione. Valutare un pilota con una sola corsa alle spalle è impresa ardua, eppure in una Formula Uno che va veloce più che mai si arriva anche a questo.
Chi non giunge a rapide conclusioni e Jolyon Palmer, ex Renault e oggi conduttore radiofonico in Inghilterra. “Non ha dimostrato nulla di eclatante, questo è sicuramente vero – ha spiegato Palmer al podcast Chequered Flag – ma non ha sbagliato praticamente nulla e credo che per un giovane vada bene così. Non pensate sia facile essere catapultato in macchina all’ultima corsa del mondiale. Abu Dhabi è un circuito difficile e non si può valutare Jack da una sola corsa. Non vedo l’ora di vederlo in azione insieme ai tanti nuovi giovani al via del mondiale 2025”.