Dietro al dominio di Verstappen: la RB19 è perfetta per l’olandese, Perez non può avvicinarsi

Andrea Vergani
10/11/2023

Max Verstappen ha fatto bottino pieno in questo 2023, con una percentuale di vittorie mai vista prima in una singola stagione di Formula 1, un totale di 524 punti in 20 gare su 568 disponibili e un margine di 266 punti sul compagno di squadra Sergio Perez. Quello che sorprende sempre di più è la differenza abissale con il messicano, che prima di approdare in Red Bull si è spesso contraddistinto come un pilota con delle ottime doti e uno dei migliori tra quelli del ‘midfield’, ma al cospetto di una dei talenti più cristallini che lo sport abbia mai visto si sta sgretolando. La Red Bull RB19, che sia per scelta puramente tecnica o meno, è una vettura che si adatta perfettamente alle richieste di Max: una macchina molto puntata sull’anteriore come piace all’olandese, e con un posteriore molto instabile che darebbe fastidio a moltissimi piloti in griglia, tra cui Perez che si è lamentato negli scorsi mesi dicendo che “per un pilota è davvero difficile adattarsi alla macchina, invece di fare le cose in modo naturale.”

Verstappen-Perez sul giro secco: Max spaziale nel veloce, Perez meno lontano nel medio-lento

Se analizziamo la stagione 2023 gara per gara, analizzando le telemetrie specifiche tra i due compagni di squadra, si nota un trend evidente fin dalle prime gare ma anche una evoluzione del distacco tra i due in base ai vari tipi di settori anche con l’avanzare della stagione, che ha indubbiamente messo sempre più in difficoltà il messicano ex-Racing Point. Nei settore categorizzati come veloci, come per esempio il primo settore di Jeddah o il settore centrale a Silverstone, il gap è di quasi 3 decimi per settore, che su un giro di 1m40s corrispondono a oltre un secondo! La principale difficoltà di Perez è quella di non trovarsi a suo agio sulla vettura quando si deve fidare del retrotreno, cosa che a Verstappen viene naturale, e li perde sicurezza e di conseguenza molto tempo rispetto al tre volte campione del mondo. I curvoni veloci sono anche il punto di forza principale della monoposto di Adrian Newey, dove la concorrenza può solo immaginare di eguagliare le velocità minime della RB19, e Verstappen è il pilota perfetto per sfruttare questo punto di forza, anche nella gestione della gara.

Nei settori con curve a media-bassa velocità il distacco diminuisce, da oltre 3 decimi a meno di un decimo a settore, che rimane un distacco abissale perché corrispondono a quasi 3 decimi di secondo su un giro da 1m40s. Da questo dato abbiamo molte conferme, sia sulla superiorità indiscussa di Verstappen rispetto a Perez, ma anche di alcuni punti di forza del messicano in sezioni dove le peculiarità della RB19 lo mettono meno in difficoltà. Questo spiega le migliori prestazioni del messicano quando non ci sono molte curve ad alta velocità, per esempio in Brasile dove prima dell’arrivo della pioggia (e una strategia non perfetta della Red Bull sul lato box numero 11) il distacco tra i due non era grandissimo, così come in Bahrain o a Baku più verso l’inizio della stagione. I dati danno anche una buona immagine dell’evoluzione del distacco nei settori a bassa velocità, e confermano che gli aggiornamenti hanno aiutato molto Max Verstappen in queste sezioni, tanto che al momento Perez è più lento di Verstappen in qualsiasi tipo di settore.

Da Baku gli aggiornamenti hanno ‘completato’ Verstappen, ecco i numeri dietro l’evoluzione

Ad inizio stagione alcune gare sfortunate per Verstappen hanno consegnato due vittorie a Sergio Perez, illudendo ancora una volta (come nel 2022) il messicano che pensava, o sperava, di poter lottare per 23 gare. Prima dell’aggiornamento di Baku il messicano era più veloce nei settori a bassa velocità, dall’Azerbaijan i correttivi alla RB19 hanno indirettamente dato una mano a Verstappen nei tratti più lenti dei circuiti togliendo uno degli unici punti di forza di Sergio Perez, che invece ha recuperato qualcosa a media velocità. L’aggiornamento più importante della stagione in Ungheria ha consolidato ulteriormente il vantaggio di Verstappen sul proprio compagno, aumentando significativamente il già enorme gap in tutti i tratti, ma specialmente ad alta velocità, dove l’olandese tra Budapest e Monza guadagnava oltre quattro decimi, in tratti di meno di 30 secondi molto spesso!

I dati di velocità minime confermano i dati mostrati, con Verstappen +0.6 km/h rispetto a Perez nelle curve sotto i 120 km/h in tutta la stagione, +2.7 km/h nelle curve a media velocità e addirittura +4.4 km/h nelle curve ad alta velocità, e i risultati in qualifica riflettono perfettamente quanto queste differenze influiscono sulle posizioni finali dei due alfieri della casa di Milton Keynes: alle undici Pole Position di Max Verstappen corrispondono solamente due Pole di Sergio Perez, entrambe ottenute grazie a complicazioni nella sessione di Verstappen in Arabia Saudita e a Miami, ma anche le otto esclusioni dal Q3 (incluse tre eliminazioni nella prima fase delle Qualifiche) del numero 11, in particolare avvenute tra l’introduzione del pacchetto a Baku e quello in Ungheria, proprio quando Perez ha iniziato a soffrire maggiormente nei tratti a bassa velocità e ha provato ad adottare il suo stile di guida alle richieste della monoposto di Adrian Newey.

Confronto ingressi di raffreddamento della Red Bull RB19 nel corso del 2023 – Illustrazione Rosario Giuliana

Mentre i pacchetti di Baku e Budapest hanno aiutato Max Verstappen nelle curve a bassa e media/alta velocità rispettivamente, l’ultimo aggiornamento stagionale ha riportato Perez a prestazioni più accettabili – pur sempre a quattro decimi dal tre volte campione del mondo – e in particolare si può notare un miglioramento del messicano nelle curve a bassa velocità, senza però tornare alle prestazioni di inizio stagione, e ad alta velocità rispetto al compagno di scuderia. Per Perez la prossima stagione sarà cruciale per mantenere il suo posto in Red Bull: le voci non mancano mai e Horner non ha smentito nulla, affermando da mesi che “lui [Ricciardo] vuole a tutti i costi essere in lizza per il sedile 2025 in Red Bull, quello è il suo obiettivo.” Prima di tutto Perez dovrà confermare la seconda posizione nel campionato piloti per vivere un inverno senza troppe pressioni, per poi cercare di avvicinarsi quanto possibile a Verstappen nel 2024, quando i concorrenti sperano di essere più vicini alle prestazioni della RB20, per fare in modo di avere buone possibilità di rimanere a Milton Keynes nei prossimi anni.

Autore: Andrea Vergani

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