I test sono l’occasione per avere le prime risposte sulle prestazioni delle vetture e sulla bontà di alcuni progetti. Tra le vetture che lasciano ancora grandi punti di domanda c’è la Mercedes W15. Una monoposto che ha mostrato sin da subito delle soluzioni particolari ed anche scelte estreme, come l’ala anteriore che la Fia ha ritenuto legale ma che è ancora sotto esame in termini di ‘spirito regolamentare’. In pista, a detta dei suoi piloti, la W15 si è dimostrata una vettura più guidabile della precedente, senza il tanto deleterio saltellamento aerodinamico, anche se i riscontri cronometrici sono tutt’altro che decifrabili.
Mercedes W15: la piattaforma meccanica è tutta nuova
Dopo aver provato un’ala posteriore da più alto carico, Mercedes ha introdotto quest’oggi una modifica significativa e inedita sulla W15. Una delle basi per avere una vettura competitiva in questo ciclo regolamentare è disporre di una piattaforma il più stabile possibile. Da qui l’importanza ancora maggiore rispetto alla precedente generazione di vetture nell’avere una piattaforma meccanica con determinate caratteristiche. Si è parlato molto negli ultimi mesi di anti-dive all0anteriore e anti-squat al posteriore, un qualcosa necessario proprio per far si che la piattaforma aerodinamica resti il più stabile possibile soprattutto in tutti i transitori.
Durante l’inverno, la Mercedes ha lavorato per dare ai suoi piloti una monoposto molto più bilanciata della precedente, che permetta loro di spingere senza sorprese indesiderate. Questo è stato uno degli obiettivi dello sviluppo inseguito dal team tecnico capeggiato da James Allison, insieme al miglioramento della cronica instabilità al posteriore della W14, nonchè dell’efficienza aerodinamica. Sulla monoposto 2024 è stata così introdotta una nuova sospensione posteriore, dallo schema push rod. Su questa generazione di vetture, la configurazione a puntone sul posteriore presenta un vantaggio aerodinamico rispetto alla configurazione a tirante, visto che gli elementi interni possono essere montati più in alto. Questo permette un disegno molto più aggressivo nella parte anteriore della trasmissione e concede la possibilità di avere un minor blocco aerodinamico in una zona cruciale della monoposto, ossia all’imbocco del diffusore, lasciandosi spazio per nuove strade di sviluppo e ulteriore potenziale da estrarre dal fondo.
Mercedes W15: la sospensione anteriore ha una regolazione massiva dell’anti-dive!
Durante la presentazione della W15, Mercedes aveva mostrato un qualcosa che sembrava potesse essere un errore nel rendering, visto che la vettura aveva due bracci posteriori del triangolo superiore, colorati in rosso e in verde nell’immagine precedente. Lo era chiaramente, poichè il regolamento tecnico non permette una tale soluzione tecnica, anche se in realtà qualcosa di clamoroso e reale c’era.
Nel terzo e ultimo giorno di test pre stagionali, Mercedes ha infatti abbassato il braccetto posteriore del triangolo superiore della sospensione, andando alla ricerca di un effetto anti-dive molto più estremo rispetto a quanto utilizzato nelle prime due giornate di test. Tutti i telai sono pensati per avere un sopporto in quella zona che permetta una piccola regolazione della geometria sospensiva, tuttavia, la Mercedes ha spinto tutto ciò in modo aggressivo con una piastra che permette di spostare di vari centimetri l’altezza del braccio posteriore. Quanto svelato va cosi a spiegare quanto mostrato dall’ex team campione del mondo nei rendering di lancio della propria vettura.
Autore: Piergiuseppe Donadoni