La Ferrari sta lavorando intensamente per rendere questo 2024 più positivo, dopo le due vittorie (Melbourne e Montecarlo) in nove appuntamenti. A Barcellona ha debuttato il secondo pacchetto di importanti novità sulla SF-24, anticipato rispetto all’iniziale pianificazione che lo voleva introdotto nel GP di Silverstone, anche se il risultato nel decimo GP stagionale è stato deludente. Tuttavia, c’è un’altra notizia che farà parlare molto nelle prossime ore ossia quella in cui Enrico Cardile, il direttore tecnico del team di Maranello, ha accettato l’offerta di Aston Martin dopo alcune importanti call che lo hanno convinto a passare nel team di Lawrence Stroll.
Enrico Cardile: una carriera in Ferrari, in un percorso di alti e bassi del team che ora è veramente in lotta per le posizioni che contano
L’ingegnere toscano è partito sin dalla tesi di Laurea (Aerospaziale) a collaborare con la Ferrari, nell’ormai lontanissimo 2002, per poi venire assunto nel 2005 dall’azienda italiana. La sua carriera in Ferrari è iniziata nel Gran Turismo, con la progettazione di vetture come la 458 Italia GT2 e GT3 e la 488 GTE e GT3. Nel 2016 è passato in Gestione Sportiva, oggi chiamata SF, come Head Aero Development, mentre l’anno seguente assume quello di Vehicle Project Manager.
E’ diventato così parte di quel gruppo di lavoro che ha cercato di risvegliare la Ferrari dai primi difficili anni di era Power Unit, iniziando un percorso che, tra alti e bassi, ha portato a Maranello delle vittorie ed ora ad essere in lotta per qualcosa di più, seppur Red Bull e Mclaren siano avversari molto competitivi. Un lavoro passato anche attraverso importanti lasciti, sia tecnici che di Team Principal, nonché alcuni problemi. Enrico Cardile ha guadagnato con il tempo sempre più potere e stima all’interno della ex GES e nel momento in cui Mattia Binotto è divenuto Team Principal, oltre ad occuparsi del reparto telaistico era diventato anche direttore tecnico in pectore, assumendo poi effettivamente il ruolo di Direttore Tecnico Telaio e Aerodinamica con l’arrivo di Frédéric Vasseur all’inizio dello scorso anno.
Loic Serra assumerà un ruolo esteso sull’auto 2025 e soprattutto 2026
Come i suoi predecessori, da quando è arrivato a Maranello anche Frédéric Vasseur ha lavorato molto per rinforzare ulteriormente il dipartimento tecnico di Maranello, cercando di ingaggiare ingegneri Senior da altre squadre, ma dando fiducia alle persone già presenti nell’organico e che formavano quello che internamente a Maranello veniva definito come ‘7 Bello’. E’ ormai nota la corte fatta a Pierre Waché, che ha portato però solamente a multipli rinnovi dell’attuale direttore tecnico della Red Bull. Il colpo più importante di Vasseur, che vi avevamo annunciato in esclusiva poco meno di un anno fa, è stato quello di Loic Serra, forte ingegnere proveniente dalla Mercedes. A quanto risulta a Formu1a.uno, sarà proprio lui a prendere da ottobre gran parte delle funzioni attualmente in mano a Enrico Cardile, sia per quanto riguarda l’auto 2025 che soprattutto la prima della prossima rivoluzione regolamentare, ossia la 2026.
Serra inizierà infatti a lavorare a Maranello dal prossimo 1 ottobre ed è stato annunciato nel ruolo di Head of Chassis Performance Engineering, seppur avevano lasciato perplessi gli altri ruoli a lui dedicati, non tipicamente seguiti da chi è a capo dell’area telaio, ossia “il coordinamento di diversi reparti, tra cui Track Engineering, Aero Development, Aero Operations e Vehicle Performance” come diceva il comunicato Ferrari dello scorso mese. Tra le altre figure Senior del team, Diego Tondi resterà il capo degli aerodinamici, con cui sta portando gli ulteriori sviluppi che arriveranno in questa stagione sulla SF-24 e che dovranno, almeno in parte, curare alcuni dei mali congeniti del progetto 2024. L’addio di Cardile non è legato alle insistenti voci su quell’importante interessamento della Ferrari per Adrian Newey, per cui non è ancora arrivata la firma, tant’è che nel frattempo il genio inglese ha parlato anche con Williams, per cui sembrerebbe tutto sfumato, e tuttora, come anticipato proprio nell’articolo dedicato all’offerta Aston Martin a Cardile, con il team di Silverstone che sta facendo di tutto per provare a convincerlo.