Cardile spiega gli errori commessi sulla SF-23 e le scelte già prese per il 2024

Paolo D’Alessandro
25/08/2023

Il futuro è oggi, potremmo dire come titolo. La Formula 1 ritorna dalla sua pausa e l’attenzione dei team è sul presente, ma anche sul futuro. Il 2024 è già iniziato e i primi prototipi sono in galleria del vento. I progetti sono ancora in una fase embrionale, ma le decisioni importanti sono – nella maggior parte dei casi – già state compiute. Le novità che vedremo introdotte ancora quest’anno saranno sviluppi pensati mesi prima ma saranno comunque importanti per fornire ai tecnici informazioni sulle idee avute nel corso di questa stagione. Presente in conferenza stampa in quel di Zandvoort, il ‘Direttore Tecnico’ della Ferrari – seppur ancora non ufficialmente anche se già promosso da Vasseur – Enrico Cardile ha parlato della vettura di quest’anno ma anche di quella 2024.

Le scelte in fase di progettazione hanno limitato lo sviluppo della SF-23

La vettura di quest’anno è un evoluzione della F1-75 che ben si era comportata ad inizio stagione ma che, con un errato sviluppo e la DT39, aveva chiuso la stagione 2022 in fase calante senza dare segnali di ripresa. Il 2023 è un continuo di quel solco negativo che a Maranello non sono riusciti a fermare ed invertire. Non si è nascosto il capo di questo progetto, Enrico Cardile, parlandone durante la consueta Conferenza Stampa in Olanda. Da sottolineare la sua presenza in pista, una figura che – come avevamo raccontato – preferisce rimanere a Maranello e non è troppo avvezza a questo tipo di uscite pubbliche, sia in pista che nelle conferenze stampa.

Come è cambiata la SF-23 dopo gli aggiornamenti di Barcellona – Illustrazione Rosario Giuliana

“Sappiamo gli errori che abbiamo commesso. Alcune scelte hanno limitato lo sviluppo della SF-23 che è un evoluzione della F1-75”, Queste parole portano subito a pensare alla forma delle pance e soprattutto alla posizione della SIS (Side Impact Structure). La Red Bull ha lanciato la moda tecnica di affondare il cono antitrusione laterale in basso, nel fondo, vicino all’ingresso dei Canali Venturi. La Ferrari invece aveva progetto la F1-75 con una posizione molto alta e non lo ha modificato quest’anno. Andando a modificare la forma delle pance una volta deciso il cambio di filosofia, a Maranello non hanno potuto ampliare eccessivamente il sottosquadro proprio a causa di questo elemento che oggi è molto ben visibile, formando un bozzo sulla fiancata della SF-23 sicuramente antiestetico, ma anche non ideale per i flussi che investono la pancia e limitando di molto il margine di manovra dei tecnici.

“La nostra principale debolezza è dal punto di vista aerodinamico. Stiamo lavorando su quella zona per migliorare”. I cambiamenti sono purtroppo limitati dal budget cap e dall’impossibilità di intervenire in modo importante a stagione in corso. “Possiamo adattare le caratteristiche di questa macchina per raggiungere i nostri obiettivi” riferendosi alla stagione in corso e al tentativo di Ferrari di lottare per il secondo posto nel mondiale costruttori con Mercedes ed Aston Martin (e McLaren).

La vettura 2024 non sarà un evoluzione della SF-23

“Il telaio sarà nuovo e il posteriore cambierà molto per avere maggiore libertà di sviluppo” ha rivelato Enrico Cardile, confermando non solo le parole di Frederic Vasseur, ma anche le anticipazione che avevamo dato. La 676 sarà profondamente diversa perché cambierà molto rispetto alla vettura 2023, trasportando da un progetto all’altro solo lo stretto necessario, preparandosi ad una ‘rivoluzione’. I concetti Red Bull saranno una linea guida, ma gli uomini di Cardile vorranno anche innovare e mettere del proprio ingegno in un progetto che dovrà riportare il cavallino sulla retta via, quella persa a metà a 2022.

“Abbiamo chiare le nostre debolezze. Non siamo nella terra di nessuno, sappiamo dove intervenire” ha affermato con fiducia e convinzione. Il lavoro 2024 è già iniziato a Maranello “Dopo la sosta la galleria del vento è interamente dedicata alla vettura del prossimo anno”. Questo però non vuol dire che non arriveranno altri aggiornamenti. Lo ha confermato il Team Principal, prima di Zandvoort, che dopo Olanda e Monza arriveranno novità per la SF-23, ovvero tra Singapore, Suzuka e Qatar.

“Vediamo dei miglioramenti, ma il passo ancora non ci soddisfa. Siamo troppo lontani da Red Bull” ha detto in modo franco il capo del reparto tecnico Ferrari. Il 2023 è stato e sarà ancora un anno difficile, ma a Maranello si lavora con convinzione e decisione a risollevare le sorti di un gruppo che rimane comunque in attesa di rinforzi ai quali Vassuer continua a lavorare.

Autori: Giuliano Duchessa & Paolo D’Alessandro

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