Autori: Piergiuseppe Donadoni
A Miami è arrivata la seconda vittoria consecutiva della stagione per Max Verstappen, dopo il perentorio trionfo di Imola. Cinque Gran Premi corsi, due ritiri per problemi tecnici, in Bahrain e a Melbourne, e tre vittorie per il campione del mondo 2021, distante ora solo 19 punti da Charles Leclerc su Ferrari. Le due vittorie consecutive inanellate tra Imola e Miami hanno mostrato che i recenti sviluppi portati in pista da Red Bull hanno funzionato, permettendo il sorpasso in termini di performance nei confronti della Ferrari.
Mattia Binotto non si è mostrato comunque troppo preoccupato per la recente buona forma della Red Bull. “Ho sempre detto che avremmo dovuto aspettare almeno cinque gare per giudicare la competitività tra le varie vetture. Ora sono passate cinque gare, siamo in testa a entrambi i campionati, il che è fantastico e non deve renderci troppo delusi”. Tuttavia, “è vero che la Red Bull ha migliorato la propria vettura. Hanno introdotto miglioramenti sin dall’inizio della stagione e se guardo alle ultime due gare, erano forse qualche decimo al giro più veloci di noi”, ha analizzato l’ingegnere italo-svizzero che ha cercato di quantificare il distacco parlando di “al massimo un paio di decimi”.
Ferrari e Red Bull con aggiornamenti al Montmelo
Ferrari non può più temporeggiare, è ora di portare in pista degli sviluppi sulla F1-75. A Barcellona è atteso il primo grande pacchetto di aggiornamenti (per saperne di più) che comprenderà, oltre a novità aerodinamiche, come anticipato, anche dei pezzi che permetteranno alle F1-75 di poter calare di peso (2 kg). “A Barcellona avremo un pacchetto di aggiornamenti che reputiamo importante. Come sempre, spero che il tutto funzioni come previsto poiché se così fosse siamo abbastanza fiduciosi di poter recuperare il ritardo che abbiamo rispetto alla Red Bull”, ha detto il capo della squadra. Considerando che, se il pacchetto dovesse funzionare correttamente, potrebbe garantire almeno 3 decimi di miglioramento, possiamo capire come il ritardo attuale di due decimi dalle RB18 potrebbe essere completamente assorbito come affermato dal TP della squadra italiana.
Certo, Red Bull non starà a guardare e dovrebbe completare quel pacchetto di dimagrimento appena sotto all’1% (8 kg) atteso proprio tra Imola e il Montmelò. “In Spagna porteremo nuove parti. Siamo convinti che questi aggiornamenti ci avvicineranno al nostro peso ottimale. Fino ad oggi eravamo ben sopra il peso minimo di 798 kg. Non sarà più cosi.” ha fatto sapere ai media tedeschi Helmut Marko, che aveva anticipato anche il pacchetto di Imola. Dopo quel dimagrimento di 4 kg, ne arriveranno altrettanti a Barcellona ma che potranno valere meno dal punto di vista cronometrico, ci ha fatto sapere un tecnico del team anglo austriaco, con minori guadagni indiretti, oltre ai due decimi di secondo imputabili alla diminuzione di peso.
Ferrari ‘preoccupata’ dal budget cap
Aggiornamenti che andranno a sommarsi a quelli portati in pista nei test del Bahrain, importanti sia dal punto del dimagrimento che aerodinamico, ai nuovi endplate dell’ala anteriore visti a Melbourne e al pacchetto di dimagrimento di Imola, oltre ad altri piccoli aggiornamenti visti in questi primi cinque weekend stagionali. In sintesi, siamo di fronte ad una squadra che ha già portato in pista tre importanti pacchetti di sviluppo.
Da qui il commento tanto chiacchierato di Mattia Binotto nel post Miami GP: “Spero che a un certo punto la Red Bull fermi lo sviluppo perché c’è anche un limite di budget, altrimenti non capisco come possano permetterselo. Noi non abbiamo i soldi per aggiornare ogni singola gara, non perché non possiamo ma perchè c’è il vincolo di budget. Portiamo aggiornamenti quando pensiamo che sia il momento giusto“. L’ingegnere italo svizzero ne aveva parlato fin dai test della importante variabile budget cap, talmente importante “che potrebbe influenzare un risultato sportivo” aveva chiaramente affermato in uscita dai secondi test prestagionali. Ha continuato in quasi tutti questi primi cinque eventi, come volesse tenere alta l’attenzione degli addetti ai lavori, compresa la stampa che, in una certa parte, permette di veicolare in modo importante le informazioni in arrivo anche alla Federazione. Un budget cap che, per il 2022 è vero che è fissato ufficialmente a 140 milioni di dollari, a cui però bisogna ommargli 1,2 milioni di dollari per ogni Gran Premio che supera i 21 stagionali, oltre ai 300.000 euro per ogni Sprint Race corsa, per un totale di poco superiore ai 143 milioni di dollari se verranno confermati i 23 GP.
Ferrari pronta a presentare una relazione alla Federazione con le spese di ogni team
Per non lasciare nulla al caso e per evitare che si vada troppo in là con la stagione e possa essere troppo tardi, a breve Ferrari presenterà alla Fia un dossier con le spese di ogni team in questo inizio di stagione. In molti si chiederanno come i vari team possano verificare quanto un’altra squadra stia spendendo, almeno in termini di sviluppi. Entra in gioco la quantificazione in termini di costo che la Fia ha creato riguardo ogni determinato aggiornamento, sia come progettazione e produzione, sia come sviluppo in galleria e al CFD. E’ chiaramente un costo ipotetico ma che può dare al team una idea di quanto la squadra concorrente abbia speso. Anche perché le varie squadre hanno studiato attentamente ogni minimo dettaglio, portando in pista molti macro componenti modulari che sono in realtà l’unione di vari pezzi più piccoli. Tra questi il fondo.
Il dossier non deve essere visto comunque come una protesta di Ferrari nei confronti del team anglo austriaco, bensì un supporto, dei nuovi elementi, che la squadra italiana vuole dare alla Federazione per mettere in evidenza ancor più direttamente le spese delle varie squadre, Red Bull in primis. “Abbiamo speso più di Ferrari? No, è una sciocchezza“, ha chiarito ai media tedeschi Helmut Marko, che ha poi aggiunto: “Non credo che siamo in una posizione significativamente diversa da Ferrari sotto questo aspetto. Soprattutto perché mi chiedo come influiranno gli incidenti, sicuramente non economici, avuti da Carlos Sainz”. E’ su questo che si baserà la difesa, non solo pubblica, di Red Bull in quella che è una guerra solo agli inizi, ma che Ferrari vuole trovarsi pronta a combattere.