Binotto e i nomi illustri a cui è stato preferito Bortoleto

Luca Manacorda
09/11/2024

Dopo lunghe e numerose riflessioni, Audi ha deciso per la prossima stagione di affiancare la gioventù di Gabriel Bortoleto all’esperienza di Nico Hulkenberg. Come raccontato dallo stesso 20enne, i riflettori sul brasiliano hanno cominciato ad accendersi negli ultimi mesi, quando le sue prestazioni in F2 sono salite di livello e in contemporanea in F1 altri giovani piloti come Oliver Bearman e Franco Colapinto dimostravano di poter essere da subito competitivi. Questo ha convinto i vertici del team e Mattia Binotto – capo del progetto F1 di Audi – a puntare deciso su Bortoleto il quale, chiuso in McLaren dalla coppia formata da Lando Norris e Oscar Piastri, è riuscito a spingere per esordire direttamente nel 2025, senza trascorrere un anno “in panchina” per prepararsi in vista del 2026.

La rinuncia a Valtteri Bottas

Di fatto, Bortoleto andrà a prendere il posto di Bottas, il quale a lungo è rimasto in lizza per conservare il suo sedile in quella che ancora per un anno si chiamerà Stake Kick Sauber. Fin dai primi comunicati, Binotto ha voluto ringraziare il pilota finlandese, aggiungendo che la scelta di separarsi è stata condivisa dalle parti.

Nella conferenza stampa di presentazione di Bortoleto, Binotto è tornato sul suo rapporto con Bottas: “Sto andando molto d’accordo con Valtteri. È stato un ottimo rapporto da quando ho iniziato qui ad agosto. Abbiamo avuto diverse conversazioni sulla lunghezza e la durata del progetto e sulle difficoltà che forse incontreremo nelle prossime stagioni. Sappiamo che la prossima sarà una stagione difficile come team, un viaggio verso la trasformazione di Audi in F1. Abbiamo riflettuto soprattutto sulla durata di questo viaggio ed è su questo che sono giunto alla conclusione che avremmo avuto bisogno di un giovane pilota. Su tutto questo con lui c’è stata una reciproca comprensione dei fatti e di ciò che è richiesto“.

Binotto ha aggiunto che a livello di prestazioni, nonostante i risultati deludenti ottenuti dalla Sauber quest’anno, non ci fossero dubbi sulle qualità di Bottas: “Vorrei sottolineare che penso che sia stato sicuramente un candidato molto forte. So che è molto veloce lo ha dimostrato fino a oggi, è molto in forma e conosce la squadra. Di sicuro è molto apprezzato qui, ed è molto apprezzato nel paddock. Quindi nel complesso non è stato facile, ma a volte devi arrivare a una conclusione e prendere una decisione. E ce l’abbiamo fatta“.

L’ennesima delusione per Mick Schumacher

La decisione di Audi di ingaggiare Bortoleto rappresenta anche l’ennesima conferma che per Mick Schumacher le porte della F1 sono sempre più chiuse. Il nome del tedesco è stato affiancato con meno decisione a quello del team svizzero e Binotto ne ha parlato così: “Lo conosco molto bene dal passato, conosco i punti di forza e forse anche i punti deboli, ma certamente penso che sarebbe stata una buona scelta. Ci sono stati molti candidati e anche Mick era una buona alternativa. Ora, a volte devi prendere una certa decisione e non penso che ci siano ragioni o colpe, per me più che altro il motivo è semplicemente che abbiamo deciso per Gabriel. E basta“.

Sul mancato ingaggio di Schumacher, Binotto ha poi aggiunto una riflessione ricordando come il figlio del grande Michael sia tra i piloti di riserva della Mercedes: “Penso che forse sia la stessa cosa di cui dovremmo parlare: perché Kimi Antonelli e non Mick alla Mercedes nel 2025? Penso che a volte devi prendere una decisione. Quindi oggi abbiamo preso la decisione di assumere e impiegare Gabriel e siamo contenti“.

La suggestione Alonso

Come confermato dal recente ingaggio di Inaki Rueda come Direttore Sportivo di Suaber-Audi, a Binotto non dispiace puntare su uomini con cui ha già lavorato in passato. Dalla platea dei giornalisti è giunta una domanda circa un possibile tentativo anche con Fernando Alonso e il manager italo-svizzero ha risposto così: “Conosco molto bene Fernando dalle mie precedenti esperienze. L’ho incontrato nel paddock, ma non ho mai provato a portarlo con me attraverso argomenti convincenti, perché chi mi aveva già convinto era Gabriel. Con Fernando ho avuto solo una piccola chiacchierata“.

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