Barcellona della verità: Ferrari temporeggia, McLaren all’attacco

Piergiuseppe Donadoni
06/05/2021

Barcellona della verità: Ferrari temporeggia, McLaren all’attacco.

Da sempre il circuito su cui ci si aspetta di capire pregi ma soprattutto i difetti su cui cercare di migliorare una vettura di F1 appena nata. Questo è il Montmelò.

Diversamente dalla solita routine, rimescolata come per tutto dalla pandemia, i test sono stati svolti in Bahrain per comprensibili ragioni logistiche lasciando a Barcellona il solo weekend di gara che inizierà domani con le prove libere. 

È senza dubbio la prima verifica attendibile riguardo i valori tecnici di quest’anno. 

A inizio stagione parlavamo di una prima fase di transizione dovuta a test inesistenti e non avere sufficienti ‘dati limite’ del veicolo. 

Ecco, Barcellona, diversamente da Portimão, è esattamente quello che ci vuole, a livello di layout e soprattutto di grip, per portare al limite le vetture. 

Il tracciato ricordiamo è da alto carico, con attenzione richiesta per le posteriori nonostante la modifica della Curva 10 ‘La Caixa’ l’abbia resa più rotonda e ampia. Probabilmente meno dura in termini di trazione avendo aumentato significativamente inserimento e percorrenza. Sicuramente più veloce in percorrenza: le simulazioni Mercedes parlano di +25 km/h.

La lotta entra nel vivo da qui, appare chiaro che RedBull e Mercedes si affronteranno punto su punto. Una spirale che sembra promettere scintille in pista e fuori. È di oggi la notizia di altri motoristi di esperienza che passeranno dalla factory Mercedes alla nuova struttura Powertrains di Milton Keynes. Qualcosa che Toto Wolff sta prendendo con filosofia, seppur solo esternamente, ma che rischia di inasprire il terreno di scontro che potrebbe vedere una corsa agli sviluppi. Da un lato per dare a Lewis Hamilton il record assoluto dell’ottavo titolo, dall’altro, per dirla alla Marko, non può privare Max Verstappen della sua grande opportunità. 

Del resto 2022 è una incognita per tutti, anche per grandi team. 

Intanto vincere quest’anno se c’è il potenziale, mettendo in secondo piano l’anno prossimo, recuperando magari più avanti. 

Ci sarà un vincitore e un vinto e per certi versi la sfida tecnica comincia proprio questo weekend. 

Ferrari?

Il team di Maranello sta valutando quando e in che modalità introdurre gli aggiornamenti. Per Barcellona nessun importante pacchetto di aggiornamenti, cosi come Mercedes, mentre Red Bull lo ha portato a Portimao.

La sfida con Mclaren, che invece porterà alcune novità, per il momento si gioca punto a punto, con prestazioni piuttosto vicine. Gli Ingegneri di Binotto vogliono provare ad estrarre ogni decimo a disposizione, sentendo di avere ancora del margine per valutare il potenziale. 

È del tutto chiaro che con i top team, fuori portata salvo eccezioni, si debba sfruttare ogni dettaglio per giocarsi il terzo posto. Binotto a tal proposito ha comunque evidenziato che “l’obiettivo primario è dimostrare di saper migliorare in ogni area”. 

Mclaren, grazie alla ‘spinta’ Mercedes decisa a Imola, mantiene un chiaro vantaggio di potenza su Ferrari in qualifica (15 CV) che si può aprire leggermente in alcune fasi di gara. Il che significa che ha un gap a favore e interessante da gestire.

La SF21 è sembrata per certi aspetti meglio ottimizzata sui nuovi regolamenti, meno limitata di altri. 

Anche se a Barcellona si vedrà costretta a recuperare sulla MCL35M 0.3 sec/giro in qualifica (ma non più quasi 1 secondo) con altre doti del pacchetto.

Appuntamento fondamentale per tanti team, per decidere se la direzione di sviluppo è corretta, anche per chi come Aston Martin, è stata finora la grande ‘non pervenuta’ del mondiale.

Autore: Giuliano Gemma

Co-Autore: Piergiuseppe Donadoni

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