Bandiera a scacchi sul 2024: conclusi i test Pirelli ad Abu Dhabi

Loris Preziosa
10/12/2024

Se la bandiera a scacchi del GP di Abu Dhabi aveva sancito la fine del mondiale 2024, con la conclusione della giornata di test Pirelli a Yas Marina è calato definitivamente il sipario sulla stagione motoristica. Quello che è andato in scena nella giornata in pista è un tramonto che sa di alba, perché sebbene siano passati soltanto due giorni dall’ultimo GP, i nuovi ingredienti in vista del 2025 sono stati già parecchi. Dopo il filming day del lunedì, Carlos Sainz ha disputato un’intera giornata al volante della Williams, così come Andrea Kimi Antonelli che ha assaporato un antipasto della sua avventura in Mercedes. Tanti i piloti giovani in pista, che hanno preso parte ai cosiddetti rookie test, a cui si sono aggiunti anche gli altri titolari che hanno già indossato una nuova casacca.

I piloti in pista nella giornata di test ad Abu Dhabi

Prima di addentrarci nei meriti dell’ultimo giorno di scuola della F1, tracciamo un recap di quelli che sono stati i piloti che sono scesi in pista fra le fila delle scuderie del Circus Iridato. Come menzionato in precedenza, oltre ai piloti titolari, ogni scuderia ha schierato su una delle due macchine un pilota rookie, destinato ad effettuare la sessione di test post-stagionale dedicata ai giovani. Seguendo l’ordine sancito dalla nuova classifica costruttori, in casa McLaren hanno guidato i due titolari, Lando Norris e Oscar Piastri, a cui si è affiancato Pato O’Ward per i rookie test. La Ferrari ha portato in pista invece Charles Leclerc fra i titolari, accompagnato dal fratello Arthur e da Antonio Fuoco, che si sono suddivisi fra la sessione mattutina e quella pomeridiana. La Red Bull ha schierato invece sulla RB20 Yuki Tsunoda e Isack Hadjar. Come Ferrari, anche la Mercedes ha portato in pista tre piloti, con George Russell che ha disputato l’intera giornata in pista, affiancato sull’altra vettura da Frédérick Vesti prima e da Andrea Kimi Antonelli poi, che ha chiuso la giornata. Per l’italiano era stato un fine settimana complicato, dopo che a causa di un’indisposizione fisica era stato costretto a saltare le due gare del weekend di F2. Per la stessa ragione ha rimandato la sua discesa in pista alla sessione pomeridiana, mentre guardando alla sua preparazione sarà costretto a saltare i test della Super Formula a Suzuka, inizialmente programmati per familiarizzare con il tracciato nipponico.

Test Sainz

Nessun titolare fra le fila di Aston Martin, che ha schierato Felipe Drugovich e Jack Crawford. In casa Alpine, Jack Doohan, fresco di esordio nell’ultimo weekend ad Abu Dhabi, è stato affiancato da Paul Aron. Due volti nuovi invece in casa Haas, a partire da Esteban Ocon, che è sceso per la prima volta in pista a Yas Marina, dopo l’appiedamento anticipato da parte di Alpine. Sull’altra vettura è sceso in pista invece Ryo Hirakawa. Liam Lawson e Ayumu Iwasa sono stati la line-up di casa Racing Bulls, mentre per la Williams è stata la prima vera giornata di lavoro per Carlos Sainz nel suo nuovo team, dopo l’assaggio con la FW-46 nel filming day del lunedì. Al fianco dell’ex ferrarsta, il rookie Luke Browning. L’unica squadra che ha schierato la propria coppia 2025 è stata la Sauber, con Nico Hulkenberg affiancato da Gabriel Bortoleto, che ha preso parte alla sessione rookie dopo la vittoria del campionato di F2 della scorsa domenica.

Test Antonelli

Il programma di lavoro e la classifica dei tempi

Spostando i riflettori su ciò che è accaduto in pista, il programma di lavoro dei test Pirelli è stato differenziato fra piloti titolari e rookie. I titolari avevano a disposizione la versione finale delle mescole 2025, presenti dalla C2 alla C6, mentre i rookie sono scesi in pista con gli pneumatici 2024. Nel comunicato ufficiale rilasciato al temine della giornata, la Pirelli ha riassunto l’allocazione delle gomme per la sessione di test: “I giovani piloti hanno avuto a disposizione in totale otto treni di gomme, due di C3, quattro di C4 e due di C5. Per gli altri piloti i set disponibili sono stati dieci: uno di C2, tre ciascuno di C3 e di C4, due di C5 e uno di C6, la nuova mescola ultra-morbida che amplierà la gamma 2025 e destinata, presumibilmente, all’utilizzo su alcuni tracciati cittadini l’anno prossimo.” L’unica mescola non utilizzata è stata la C1, non adatta al layout di Yas Marina.

Test Arthur Leclerc

Gran parte dei migliori chrono di giornata sono arrivati nell’ultima ora in pista, quando il tracciato ha offerto le sue condizioni migliori, perfette per premettere ai piloti di effettuare gli ultimi giri lanciati dell’anno. Guardando la classifica dei tempi, Leclerc è stato il più veloce di giornata, facendo segnare un chrono pari a 1’23”510. Soltanto un paio di giorni fa avremmo potuto certificare un 1-2 Ferrari, visto che il secondo tempo è stato fatto segnare da Sainz, che con la sua Williams si è piazzato a poco più di un decimo dall’ex compagno di casacca, davanti a Russell e Hulkenberg. Il più veloce dei rookie è stato invece Antonelli, che ha concluso davanti ad Iwasa e O’Ward.

Mario Isola: “maggiore resistenza meccanica per le nuove mescole. Differenza di prestazioni fra le mescole coerenti con i nostri obiettivi”

A valle dell’ultima sessione in pista del 2024, Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli, ha tracciato un bilancio della giornata. “Le condizioni della pista erano molto buone, molto simili a quelle avute domenica scorsa nell’ultimo Gran Premio e con temperature non tanto differenti,” ha commentato l’ingegnere italiano, che si è poi soffermato sui primi riscontri raccolti sul fronte tecnico. “Da una prima, preliminare analisi possiamo dire che le nuove mescole hanno confermato di offrire una maggior resistenza meccanica, che consente quindi di ridurre il livello di abrasione del battistrada, mentre, per quanto riguarda il surriscaldamento, sapevamo che sarebbe stato difficile vedere dei significativi miglioramenti considerato che oggi si è girato quasi sempre sotto il sole, a differenza di quanto avvenuto lo scorso fine settimana.” Così Mario Isola, che si è poi soffermato sul fronte prestazionale. “Un altro tema importante era la verifica del posizionamento delle mescole 2025: per quanto visto oggi, possiamo dire che la differenza di prestazioni fra C2, C3, C4 e C5 è più coerente con quelli che sono gli obiettivi che abbiamo, vale a dire di avere circa mezzo secondo di intervallo. Per quanto riguarda la debuttante C6, abbiamo visto che su una pista come questa, dove la parte finale del tracciato è molto impegnativa soprattutto sotto il profilo della trazione, il degrado anche nel primo giro cronometrato è piuttosto accentuato: faremo un’accurata analisi dei dati per individuare quali potranno essere i circuiti che più si adatteranno ad un suo eventuale utilizzo in un fine settimana di gara.”

Il prossimo appuntamento in pista è fissato per la fine del prossimo gennaio, quando sul circuito francese di Magny-Cours proseguirà il programma di sviluppo degli pneumatici 2026. Il Circus Iridato tornerà ufficialmente in pista dal 26 al 28 febbraio per i test che apriranno la stagione 2025, prima di volare in Australia nel weekend del 14-16 marzo, per quella che sarà l’alba del prossimo mondiale di F1.

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