Nel corso di questa stagione l’Aston Martin si è resa protagonista di una parabola calante e con lo stesso trend la squadra ha affrontato il triplo appuntamento andato in scena dopo la sosta autunnale. Anche in Brasile il team capitanato da Lawrence Stroll ha raccolto ben poco, dopo una tre giorni in cui a farla da padrona sono stati la mancanza di performance e, nella giornata di domenica, gli incidenti. Il tutto si riassume in un costoso bilancio di cui il team principal Mike Krack se ne è assunto le responsabilità. A valle del weekend, uno sconfortato Fernando Alonso ha affermato di aver portato la sua vettura al traguardo solo per rendere merito al lavoro dei meccanici, che gli avevano sistemato la macchina in tempo per la gara, dopo l’incidente delle qualifiche.
Alonso: “ho finito la gara per rendere merito al lavoro dei meccanici”
“È stata una giornata difficile,” ha commentato il pilota spagnolo, dopo aver chiuso il GP del Brasile in quattordicesima posizione. Un esito amaro, maturato dopo una qualifica dallo stesso sapore, in cui era stato protagonista di un incidente sul bagnato in Q3. “Abbiamo dovuto cambiare alcuni componenti dopo l’incidente in qualifica, il che significava che la macchina sarebbe stata un po’ più lenta,” ha dichiarato Fernando Alonso. “Abbiamo anche avuto un problema ai freni dopo la ripartenza. La macchina poi saltellava davvero tanto nella seconda metà della gara.” Un problema quest’ultimo, che aveva già denunciato in radio durante la corsa, sottolineando il forte mal di schiena provocato dai saltellamenti, al punto da rendergli complicato persino lo stare in macchina. “In altre circostanze mi sarei fermato, ma i meccanici hanno fatto un lavoro incredibile per riparare la macchina in tempo dopo l’incidente. Ho finito la gara per loro.” Proprio sul tema, Alonso ha evidenziato come a suo modo di vedere sia necessario estendere il tempo minimo fra qualifiche e gara, per evitare corse contro il tempo e, nei casi peggiori, il rischio di non prendere parte al GP. “Ragazzi come Albon non hanno avuto il tempo di riparare la macchina. Quindi forse si dovrebbe stabilire un tempo minimo tra la fine delle qualifiche e la gara. I fan vengono in pista per vedere 20 piloti.”
Krack: “abbiamo dato ai nostri piloti una macchina che non meritano”
Se Alonso è riuscito comunque a remare fino alla bandiera a scacchi, non si può dire lo stesso di Lance Stroll, che allo spegnimento dei semafori non ci è nemmeno arrivato. Durante il giro di formazione, il canadese ha perso il controllo della monoposto finendo in testacoda. Una volta ripartito, ha cercato inspiegabilmente di riprendere la sua corsa passando per la via di fuga in ghiaia, restando bloccato. “È stato davvero strano,” ha commentato. “Mi è sembrato ci fosse un guasto ai freni, perché non appena ho toccato il freno si è bloccato l’asse posteriore e io sono stato un passeggero. Sono rimasto bloccato nella ghiaia e la mia gara è finita. Un vero peccato perché in una gara bagnata tutto può essere possibile, ma non abbiamo colto queste opportunità.” Un’Aston Martin che, oltre a far la conta dei danni, dopo il Brasile si trova a tracciare il bilancio di un triple header in cui non è stato raccolto nemmeno un punto. Sebbene lo sguardo sia puntato prettamente sul futuro, le prospettive del team vanno tutt’altro che a braccetto con ciò che sta raccontando la pista. “A seguito della forma che stiamo esprimendo nell’ultimo periodo,” ha dichiarato il team principal Mike Krack, “dobbiamo assumerci la responsabilità di non aver dato a Lance e Fernando la macchina che meritano. Sono stati molto pazienti, ma al momento stiamo chiedendo loro troppo.”