La pista di Suzuka è da sempre una delle più significative a livello tecnico per i team di Formula 1. Un circuito che offre tante curve veloci e sezioni molto particolari che mettono in risalto doti e carenze aerodinamiche delle monoposto. Non è un caso che spesso sia scelta come tappa per l’introduzione di aggiornamenti, anche se il suo spostamento ad inizio stagione ha cambiato un po’ i piani di alcune squadre. Non è il caso però di Red Bull e, a quanto raccolto, anche di Aston Martin, che porteranno in Giappone le prime vere novità per le loro monoposto 2024. Anche Alpine inizierà dalla quarta tappa del mondiale il percorso di risalita di questa stagione iniziata con il piede sbagliato mentre Ferrari avrà solamente una piccola novità al posteriore.
La AMR24 ha delle similitudini con la Ferrari SF-23
Il team di Silverstone vuole far progredire la AMR24 per permettere a Fernando Alonso e Lance Stroll di avvicinarsi al vertice, essendo solo quinto team in pista nei primi tre appuntamenti di questa stagione 2024 di F1, in lotta con Mercedes ma lontana da Mclaren e soprattutto dal duo Red Bull – Ferrari. La verdona di Silverstone ha certe similitudini con la Rossa della passata stagione, se si pensa come riesca ad accendere bene gli pneumatici e estrarne le massime prestazioni in qualifica, salvo poi far molta più fatica in gara con un degrado e una performance generale molto lontana dai team di testa.
La AMR24 è una vettura che necessita di forti compromessi di setup, soprattutto per estrarre prestazioni alle medie e alte velocità in gara. In qualifica il lento sembrerebbe essere un problema per la verdona di Silverstone, tuttavia, viene sacrificato per non far scivolare ancor di più la vettura alle medie e alte velocità. Un problema che non si mostra in qualifica, grazie all’extra grip della gomma nuova, ma che è evidente in gara, facendogli perdere in media quasi mezzo secondo tra il sabato e la domenica rispetto a Red Bull e Ferrari, tutto proprio nelle curve di media e alta velocità. Un pò quanto succedeva alla SF-23 nella passata stagione. L’anteriore è una macro zona dove soprattutto Fernando Alonso si è lamentato sin dai test prestagionali, tuttavia, il tutto sembrerebbe più legato al bilanciamento per ottimizzarne le prestazioni, piuttosto che un vero e proprio problema in quella zona. Riprendendo l’esempio della Ferrari SF-23, la Rossa della passata stagione serviva assettarla con molto sottosterzo per estrarne il massimo potenziale, finchè non si è intervenuti sul fondo (proprio a Suzuka).
Non solo Red Bull e Racing Bulls: anche Aston Martin introduce novità al fondo a Suzuka
Anche proprio per migliorare il bilanciamento aerodinamico, in questo quarto appuntamento stagionale, il team di Silverstone introdurrà un pacchetto di novità sulla AMR24, che in fabbrica è stato valutato attorno ai due decimi di secondo su una pista come quella di Suzuka. Cosi come Red Bull ma anche Racing Bulls, il gruppo tecnico diretto da Dan Fallows e Luca Furbatto porterà in pista un aggiornamento al fondo, quel componente che consente di ottenere le maggiori quantità di miglioramenti in termini di prestazioni in questa nuova generazione di vetture e utile, non solo per sbloccare ed aggiungere lap time alla monoposto direttamente tramite l’aumento di carico e/o efficienza, ma anche perché è uno dei componenti primari della ‘piattaforma aerodinamica’ di cui tanto si discute. Trovare stabilità, generando carico in modo costante e prevedibile, senza picchi o perdite improvvise è il requisito fondamentale per essere competitivi con questi nuovi regolamenti. Rispetto a 12 mesi fa, quest’anno Aston Martin si è ritrovata con una vettura che non ha un vantaggio di carico aerodinamico o di efficienza rispetto ai competitors – ad eccezione dell’effetto DRS che ha avvicinato molto i livelli Red Bull – e deve quindi trovare velocemente il modo di aggiungere prestazione e risolvere anche i limiti che la monoposto ha evidenziato fino a questo momento.
Le novità non riguarderanno solamente il fondo ma ce ne saranno altre anche alla carrozzeria e al posteriore, per esempio, e non solo per quanto riguarda la tanto importante beam wing. Un pacchetto di aggiornamento che sarà sotto le lente di ingrandimento soprattutto di Fernando Alonso, molto interessato per capire se quanto promessogli in fabbrica poi si avvererà e vedrà in pista. Il due volte campione del mondo sta infatti discutendo il suo rinnovo con il team di Silverstone, che rimane ad oggi l’opzione più probabile per l’asturiano, e vorrebbe delle importanti garanzie tecniche. A partire dalle novità che nelle prossime ore faranno il loro esordio sulla pista di Suzuka.