Il 16 marzo prenderà il via un campionato dalle tante attese. Tre team, forse quattro, pronti a contendersi il titolo mondiale all’alba di una nuova rivoluzione regolamentare. Ma c’è chi, alla stagione 2025, sta pensando e lavorando da tempo. Non parliamo di tecnici e ingegneri, che hanno concluso ormai da mesi i progetti delle monoposto di quest’anno, bensì dell’italianissimo Franco Massaro, responsabile della logistica in casa Aston Martin.
Massaro è tra i protagonisti del retropalco della F1, dove operano coloro che rendono possibile lo spettacolo in pista (quasi) ogni weekend, e, con un calendario ormai fittissimo – 24 gare – , gestire gli spostamenti di una scuderia non è compito semplice.
“In Aston Martin disponiamo di sei set identici di attrezzature per un valore di circa 2 milioni di sterline ciascuna. Si passa dalle componenti delle vetture al muretto box fino agli elementi che usiamo per assemblare il box. Ogni set è composto da cinque container contenenti attrezzature per il garage e due container per l’hospitality”. Il tutto per oltre 50 tonnellate di peso…
Trasporto via mare: costi ridotti, ma quanti problemi…
“Negli anni la merce che dobbiamo trasportare è cresciuta parecchio – spiega Massaro – i costi del trasporto aereo ormai sono altissimi e quindi cerchiamo di concentrare buona parte della logistica via mare”. E i vantaggi del trasporto marittimo non sono pochi. “Prendiamo ad esempio un cavalletto. Spostarlo via mare costa 250.000 sterline a stagione in meno rispetto ad un aereo”. Quanto poi alla divisione dei set di materiale, due sono dedicati agli appuntamenti europei mentre i restanti quattro vengono spediti in giro per il mondo per coprire le corse lontane dal nostro continente.
“Tendenzialmente arriviamo in circuito 10 giorni prima di ogni gara – prosegue Massaro – le attrezzature sensibili o non impermeabili vengono riposte immediatamente nel garage che ci viene assegnato mentre il resto rimane all’esterno. Il sabato prima della corsa arriva una squadra che si occupa dell’assemblaggio e lasciamo a loro tutto il materiale”
Trasportare svariati milioni di attrezzature in giro per il mondo comporta diversi rischi che possono causare importanti ritardi o persino l’interruzione del servizio. “Nel Mar Rosso o nel Canale di Suez abbiamo avuto alcuni problemi – conferma il responsabile della logistica di Aston Martin – è capitato che molte navi venissero prese di mira da gruppi intenzionati a fermare il servizio. Diverse compagnie decidono così di aggirare Capo di Buona Speranza, in fondo al Sudafrica, e ciò comporta sensibili ritardi per noi. Lo scorso anno siamo arrivati ad inviare merci verso il Giappone passando dagli Stati Uniti, il che non è esattamente un piano usuale. Ma del resto le compagnie navali non sono come quelle aeree: sappiamo di dover mettere in conto parecchio tempo extra per assicurarci le merci arrivino in tempo anche perché non di rado capita che cambino rotta o decidano di non fermarsi in un porto. Il nostro controllo su questi fattori è davvero poco e il massimo che possiamo fare è chiedere che i nostri container vengano lasciati a terra. Penso di essere ormai ossessionato dalla tracciatura online dei nostri carichi, dopo un po’ diventa una vera e propria dipendenza”.
Campionato 2025: tutto pronto
Quanto alla preparazione del campionato al via a marzo, Massaro spiega che lui e il suo team sono al lavoro da oltre sei mesi. “Abbiamo iniziato ad elaborare i nostri piani di trasporto da luglio 2024, non appena è stato definito il calendario per il 2025. I container che erano in Messico per il GP dello scorso anno sono già in viaggio verso la Cina. Ci sarebbe piaciuto riportare tutto qui in Inghilterra per verificare il contenuto ma non avremmo avuto il tempo di rispedirli in tempo. Terminato il weekend di Shangai gli stessi materiali partiranno per gli Stati Uniti così da arrivare in tempo per i GP di Miami e Montreal. Nonostante la vicinanza, per il Giappone useremo un altro set di materiali che è qui in fabbrica dopo essere tornato dall’Azerbaijan mentre per il primo GP [Australia nda.] utilizzeremo il materiale del Qatar dato che il set usato ad Abu Dhabi è già in Bahrain per i test pre-stagionali, dove resterà per fino alla corsa. Per l’Europa, infine, useremo i set in fase di rientro da Brasile e Las Vegas. Speriamo arrivino presto!”.