Un team su cui gravano grosse aspettative per questo 2023 è sicuramente Aston Martin. L’ambizioso progetto di Lawrence Stroll ancora non ha trovato in pista i risultati sperati, nonostante gli investimenti soprattutto in tema di ‘mercato ingegneri e piloti’. Il ricco imprenditore non si arrende però e a Silverstone sono in atto i lavori per la nuova fabbrica e relative infrastrutture, tra cui la galleria del vento, che dovranno far fare alla sua squadra un salto di qualità. La speranza è che Aston Martin AMR23 rappresenti un primo passo importante per arrivare al vertice.
Il team ha perso una pedina importante come Sebastian Vettel, che ha annunciato il suo ritiro al termine della stagione 2022, ma ha subito rimediato andando ad arruolare un altro campione del mondo ed esperto pilota di F1: Fernando Alonso. Lo spagnolo porta con se, come sempre, molte aspettative e ambizioni che dovranno contagiare anche Lance Stroll.
Aston Martin: un team tecnico di alto livello per l’ascesa ai vertici.
Gli investimenti dell’imprenditore canadese sono sotto gli occhi di tutti, anche se i risultati al momento non farebbero pensare a ciò. Il cambio regolamentare poteva essere un occasione da sfruttare per l’ex Force India, ma i tecnici guidati da Andrew Green si sono scontrati da subito con il porpoising che ha limitato fortemente le potenzialità della AMR22 che durante l’anno ha subito una profonda trasformazione con la Spec-B introdotta a Barcellona. I limiti di quel progetto erano troppi ed infatti per il 2023 erano stati annunciati profondi cambiamenti che avrebbero reso la nuova vettura sensibilmente diversa dalla precedente.
Il team tecnico dell’allora Force India, divenuta Racing Point e infine Aston Martin, è sempre stato in grado di produrre vetture di buon livello, considerando soprattutto il budget ridotto che avevano a disposizione. L’aumento delle risorse a disposizione – poi limitato dal budget cap – non ha ancora prodotto il salto di qualità anche per via della mancanza di una struttura all’avanguardia che è ora in costruzione. Nella passata stagione ci sono stati gli arrivi di Dan Fallows, arrivato da Red Bull e che ha preso il ruolo di ‘leader tecnico’ del team di Silverston, coadiuvato da Luca Furbatto (arrivato da Alfa Romeo) e Tom McCullogh già presente nel team. Questo ‘pool’ di tecnici ha in mano le sorti del team per questa stagione, che dovrà vedere una risalita della classifica costruttori. Andrew Green è stato invece nominato Chief Technical Officer per Aston Martin Performance Technologies, occupandosi di progetti esterni alla F1.
L’addio di Sebastian Vettel ha sicuramente cambiato i piani del team inglese che però non ha cambiato la sua filosofia ed è andato su un altro campione del mondo, volenteroso di nuove esperienze e di un cambio di team, ossia Fernando Alonso. Lo spagnolo ha sposato il progetto ambizioso dell’Aston Martin, consapevole di non poter ambire subito al titolo, ma fiducioso di ciò che gli è stato prospettato e dei progressi che il team può compiere. Accanto a lui è confermato per un altra stagione Lance Stroll, che avrà ora un avversario ancor più tosto – dentro e fuori la pista – di Vettel e sarà quindi per lui un’ulteriore sfida.
Nuova Aston Martin AMR23: prosegue lo sviluppo della AMR22 nel segno della RB18.
Secondo il Chief Technology Officer Dan Fallows, la nuova auto differisce “del 95%” dal suo predecessore. I cambiamenti sono visibili nella zona anteriore in particolar modo con il muso, che differisce da quello della passata stagione, avvicinandosi allo stile Red Bull – Alpine 2022. Le novità sono anche nelle fiancate e la zona centrale della macchina, incluso un nuovo cofano motore che presenta l’oramai noto ‘vassoio’ per indirizzare i flussi nella parte centrale-posteriore della macchina, verso la beam wing. Ingrandito anche il roll-bar che porta aria al motore con un sistema di raffreddamento più centralizzato rispetto a quanto abbiamo visto in altre vetture.
“Vogliamo risalire la griglia e sfidare le squadre al vertice – e non puoi farlo sedendoti indietro ed essendo prudente”, ha detto Fallows. “L’AMR23 è un’evoluzione significativa dell’auto che abbiamo perfezionato nella seconda metà del 2022 e l’abbiamo migliorata in ogni area critica”. Viene confermata la filosofia downwash introdotta sulla Spec-B 2022, ispirata da Red Bull, con la comparsa però di uno scavo piuttosto pronunciato nella parte superiore della pancia, soluzione simile a quanto sviluppato da Alpine lo scorso anno.
“Ottimizza le soluzioni che pensavamo ci avrebbero dato il massimo delle prestazioni e incarna la visione condivisa che abbiamo sviluppato negli ultimi mesi”. Cambiamenti e affinamenti di un progetto che a preso forma anno scorso e che quest’anno non vede grosse rivoluzioni, con conferme anche dal punto di vista meccanico con push-rod anteriore e pull-rod posteriore, non replicando quindi quanto si è visto sulla RB18 o sulla nuova MCL60.
La AMR23 farà il suo debutto effettivo in pista Mercoledì con il loro primo filming day in quel di Silverstone.
Autore: Paolo D’Alessandro
Co-Autore: Piergiuseppe Donadoni