Nei giorni scorsi, n vista della presentazione della nuova Ferrari SF-23, che darà il via a tutti gli effetti alla stagione di F1, il Team Principal Fred Vasseur ha radunato il personale della GeS per una riunione collettiva. Non devi aspettarti nessun proclamo, Vasseur è un tipo concreto, piuttosto parole sulla voglia di migliorarsi e spingere nella stessa direzione. E nessun accenno – almeno per ora – alla sensazionale sorpresa di questo inverno che ha lasciato sorpresi – per non dire increduli – la gente che lavora tra i corridoi della GeS: Sir Lewis Hamilton arriverà a Maranello nel 2025.
In altre latitudini si respirano atmosfere particolari. Le vicende di Milton Keynes con Christian Horner sotto accusa per comportamenti inappropriati e coercitivi, e sullo sfondo quei giochi di potere venuti prepotentemente a galla, mentre è alle porte la presentazione della RB20. Nulla è scontato ma, se dovesse cadere, Horner non è uno facilmente sostituibile.
Mercedes ha dichiarato che cambierà radicalmente la propria auto con buone speranze secondo Allison, tuttavia non può essere in un mood felice, colpevolmente rimasta piazzata dalla scelta del sette volte campione del mondo.
Senza dimenticare la lotta di ‘Balestriana’ memoria tra Fia – FOM, con il netto rifiuto della richiesta di ingresso di Andretti Global da parte del management F1. Non ultimo, potremmo aggiungere all’elenco delle cose meno buone alcuni nuovi nomi di auto impronunciabili e non sbaglieremmo. Tutto sommato la Ferrari – che di solito ne vince sì tante – ha ‘stravinto’ la campagna d’inverno con dei fatti al posto delle consuete speranze. E ciononostante sarebbe un errore pensare che il team italiano possa aver rivelato la maggior parte del proprio piano verso il 2025.
Ora toccherà alla pista, da Fiorano al Bahrain
Tra due giorni Maranello manderà in streaming la presentazione della nuova Ferrari SF-24, sarà una livrea in controtendenza e forte discontinuità, con meno nero possibile; il peso non rappresenta più un importante problema. Come è noto scenderà subito in pista, senza fronzoli. Da Fiorano al Bahrain gli ingegneri scopriranno se l’erede della problematica SF-23 è nata bene.
Cosa aspettarsi e cosa no, un breve recap delle novità attesa sulla SF-24 in relazione alle monoposto svelate finora
Anteriore – il muso non dovrebbe subire cambiamenti importanti mentre per il design dell’ala anteriore potremmo aspettarci un cambiamento nella direzione già mostrata da Haas dopo Austin e ancor di più Las Vegas (quindi richiamando la Red Bull RB19) ma con maggiore evoluzione. Se l’ala anteriore è più efficiente puoi aspettarti che l’auto abbia ottenuto un buon bilancio aerodinamico complessivo.
Fondo, ingresso Venturi e pance – Sostanzialmente la zona più critica delle vetture di questa generazione. La Ferrari di inizio 2023 ha sofferto di porpoising in maniera brutale, l’aspettativa principale è nell’aver risolto il problema per offrire maggior guidabili e comfort ai piloti. Il SIS inferiore è stato abbassato e affogato nel fondo per liberare molto spazio e ottenere uno scavo massiccio sotto gli inlet. A differenza di Haas (e molte altre auto) non dovremmo rivedere il secondo deviatore applicato al t-tray. I deviatori più esterni ai lati degli ingressi venturi avranno una geometria maggiorata simile a Red Bull per proteggere dalla scia della ruota anteriore.
Airbox – Cooling – La comparazione più interessante è senza dubbio a parità di power unit fornita a Sauber e Haas. Entrambe hanno mostrato un nuovo layout con applicazione delle orecchie per maggiorarne l’ingresso. Escamotage intelligente per superare il crash test con una struttura già ben conosciuta. Potrebbe sembrare automatico, tuttavia non dovremmo vedere questa implementazione sulla SF-24, il che mostrerebbe esigenze di cooling molto differenti.
S-duct – Engine cover e soluzioni nella zona Halo originali – Gli aerodinamici hanno lavorato a soluzioni inedite. E’ certamente la zona con le differenze più visibili. La SF-24 sarà abbastanza diversa dalla ‘23 con l’introduzione del vassoio centrale dopo l’Halo, sopra le pance che spiovono. La parte posteriore del cofano non sarà più attillata allo scarico ma notevolmente più aperta. Il condotto di by-pass visto sulla SF-23 rimane ed è stato aggiornato.
Sospensioni – la meccanica è stata sicuramente rivista nelle geometrie per l’aerodinamica e poi perché ormai tutti i tecnici cercano un maggiore anti dive, tuttavia il cinematismo non è stato stravolto. La SF-24 manterrà la Push-Rod davanti e Pull-Rod dietro, rimanendo fedele allo schema. Sauber, differentemente da Haas, ha una scatola del cambio propria che non le ha impedito di optare per lo schema Push-Rod da tempo. Tuttavia rispetto a quanto fatto vedere dalla Haas VF-24 possiamo aspettarci un aggiornamento significativo della Ferrari.
Telaio 2024-25 – I telai 676 e 677 girano in galleria. Quest’anno i tecnici sono costretti a lavorare su un doppio fronte, e la stabilità regolamentare lo permette. Gli ingegneri progettisti sono d’accordo nel dire che il cambio totale in vista del 2026 sta imponendo di riporre l’80% delle risorse 2025 per la 678 su cui si potrà lavorare al CFD da gennaio prossimo. Quest’anno si può procedere in parallelo per sviluppare il prima possibile l’auto successiva. A meno di sorprese o trucchi, il budget cap non concederà possibilità di rifare da capo un telaio sfruttabile solo per il 2025.
Autore: Giuliano Duchessa
Co-Autori: Rosario Giuliana & Piergiuseppe Donadoni