L’ultimo appuntamento della prima parte di stagione sarà il Gp del Belgio, anticipato quest’anno a prima della pausa estiva rispetto alla classica collocazione di fine agosto al rientro dalle vacanze. Il circuito belga richiede prima di tutto una buona efficienza aerodinamica dalle vetture, ma anche capacità di generare carico nelle moltissime curve a media e alta velocità. L’anno scorso Max Verstappen ha dettato il ritmo della seconda parte della stagione, battendo tutti dalla quattordicesima posizione con un passo irraggiungibile, e dall’altra parte sono giunte al termine le (scarse) speranze mondiali di Leclerc con l’introduzione della tanto discussa direttiva tecnica 39. McLaren e Mercedes arrivano da un buon fine settimana in Ungheria, con la MCL60 che si è confermata ancora su un circuito diverso da Austria e Silverstone, mentre la W14 ha ecceduto le aspettative anche degli ingegneri su un circuito non ideale per la vettura di Brackley. Dall’altra parte Ferrari e Aston Martin sono chiamate a dare una risposta con una sola sessione di prove a disposizione per ottimizzare l’assetto.
Gp Belgio: Pirelli copia la scelta 2022, ma le gomme da asciutto potrebbero non servire
Dei 7 chilometri del circuito più lungo del calendario, i rettilinei principali sono il Kemmel e quello prima della chicane: in condizioni di asciutto il primo settore si percorrerebbe interamente in pieno dopo curva 1, ma le previsioni annunciano pioggia e temperature molto basse per tutto il fine settimana. Il formato Sprint concederà agli ingegneri solamente 60 minuti per trovare l’assetto ideale, molto pochi considerando che il tempo sul giro a Spa-Francorchamps supera i 100 secondi: sarà importantissimo arrivare preparati con un assetto utilizzabile per tutto il fine settimana.
Le curve a bassa velocità sono la La Source (curva 1), Bruxelles (curva 8) e l’ultima chicane, per il resto le vetture dovranno affrontare nove curve a media e alta velocità, specialmente nel secondo settore: in questi tratti soprattutto Mclaren potrebbe stare al passo della Red Bull, tuttavia chiunque dei rivali ha solo la speranza di potersi esaltare in alcuni tratti della pista, ma soffrire poi in altri, mancando dell’equilibrio perfetto e completo della RB19. Spa-Francorchamps potrebbe essere uno dei circuiti più dominanti per Red Bull, ma come abbiamo visto in tutta la stagione il distacco dalla seconda forza sembra dipendere più da condizioni non legate alle caratteristiche del tracciato. La cavalleria in Belgio si farà sentire, ma anche la capacità di gestire l’ibrido sia in qualifica che in gara.
Nel caso in cui non dovesse cadere la pioggia in una delle sessioni, Pirelli ha scelto la stessa allocazione del 2022, quando Max Verstappen vinse partendo dalla C4 per passare a due treni di mescola C3. Le probabilità di vedere l’olandese sul primo gradino del podio per l’ottava volta di fila sono altissime, mentre dietro di lui McLaren e Ferrari, senza dimenticare Mercedes che, nei weekend meno favorevoli, è sempre riuscita a massimizzare il risultato. Per McLaren questa tappa sarà importante per capire quanto paga la MCL60 rispetto alla competizione in termini di efficienza in rettilineo, mentre alcuni tratti di Spa dovrebbe adattarsi bene alle caratteristiche della monoposto di Brackley. In più Hamilton e Russell avranno a disposizione ulteriori aggiornamenti sulla W14 per provare ad avvicinarsi a McLaren e poi a Red Bull, e consolidarsi come seconda forza nella seconda parte di stagione come successo nel 2022.
Ferrari si trova in una posizione più complicata: negli ultimi Gran Premi la SF-23 ha perso quel picco di prestazione in più che aveva in Qualifica, guadagnando dall’altra parte qualcosa in termini di passo gara e gestione gomma, ma non sufficiente a fare un passo in avanti importante. Il circuito belga ha delle caratteristiche che potrebbero esaltare la SF-23, altre molto meno. Tra queste, anche in questo week end ci sarà da fare i conti con fattori esterni. In Ungheria era il vento, a Spa potrebbe essere la pioggia e le basse temperature ambientali. Il meteo è un incognita che potrebbe ‘aiutare’ il fine settimana di Aston Martin: dopo gli aggiornamenti non azzeccati la AMR23 ha perso passo rispetto alla competizione e si trova a giocare il ruolo di quinta forza da diverse gare, con la pioggia questo potrebbe cambiare.
GP Belgio, ‘midfield’: Alpine introduce un nuovo fondo, Alfa cerca conferme
Dal Gran Premio del Canada la sesta forza è stata quasi sempre l’Alpine, che ha perso il posto dietro ai primi quattro dopo gli aggiornamenti apportati da McLaren: l’aggiornamento a Monaco aveva permesso a Esteban Ocon di conquistare il podio dopo una gran qualifica e grazie alla penalità inflitta a Leclerc post-qualifica, ma da quel momento la stagione della squadra francese è solo peggiorata. Un nuovo fondo debutterà sulla A523 in Belgio, definito un “passo molto significativo” per lo sviluppo della vettura: il guadagno cronometrico aspettato si aggira intorno ai due decimi di secondo.
Tra le ultime quattro scuderie Williams potrebbe ben figurare in un circuito dove la carenza di drag è essenziale: in Ungheria Albon e Sargeant hanno fatto fatica in un circuito completamente diverso, ma a Spa con una buona Qualifica un buon risultato potrebbe essere alla portata. L’Alfa Romeo aggiornata ha fatto molto bene in qualifica, prima di una partenza difficile e una gara in salita per entrambi i piloti: la bontà dell’aggiornamento di Silverstone sarà da confermare questo fine settimana al Gp del Belgio, anche se il tanto drag potrebbe essere un forte malus per la scuderia di Hinwil.
Autore: Andrea Vergani