La Formula 1 torna in Europa dopo la tappa a Montréal, il Gp d’Austria sarà molto utile per comprendere meglio i valori visti in Canada su un tracciato che richiede più carico aerodinamico specialmente nell’ultimo settore, e una migliore capacità di gestire gli pneumatici. L’anno scorso fu Charles Leclerc a trionfare, l’ultima vittoria per la Ferrari che torna allo stesso circuito in una condizione ben peggiore rispetto a quella di 12 mesi fa: Max Verstappen punta alla quinta vittoria consecutiva in stagione e la quinta vittoria al Red Bull Ring, sarà interessante (e importante) capire chi saranno i più vicini inseguitori su un circuito sicuramente più rappresentativo rispetto a quello intitolato a Gilles Villeneuve.
Più indietro Alpine cerca il riscatto: le A523 hanno perso diversi decimi dai top team dopo che i rivali hanno portato in pista aggiornamenti importanti, in Austria sulla vettura francese debutteranno delle nuove parti, così come sulla McLaren. Il formato ‘Sprint’ torna dopo due mesi: a Baku la Ferrari si era aggiudicata entrambe le Pole Position nel fine settimana migliore della stagione dal punto di vista realizzativo. La singola prova libera significa che le squadre avranno solo 60 minuti per ottimizzare l’assetto studiato al simulatore in questi giorni.
Gp Austria: la vera prova per Ferrari parte da curva 6, l’ultimo settore richiede tanto carico
Delle 10 curve ufficiali del circuito di proprietà della Red Bull, la prima curva è da affrontare a circa 150 km/h, i due tornanti nel settore centrale vengono percorsi a basse velocità, mentre dalla sesta curva del tracciato alla fine del secondo settore, le velocità minime non scendono sotto i 200 chilometri orari sul giro secco: in questa tipologia di curve la Red Bull RB19 non ha eguali, solo McLaren si avvicina seguita da Mercedes e Aston Martin; Ferrari e Alpine si trovano più indietro a causa della loro mancanza di carico, una carenza che in Canada non è stata evidente. Per Mercedes sarà importante confermare il miglioramento nelle curve a media e bassa velocità visto in Canada, ma i curvoni dell’ultimo settore dovrebbero ugualmente esaltare le caratteristiche della W14.
In Austria sarà essenziale avere un DRS efficiente da utilizzare nei tre rettilinei principali: anche in questo Red Bull è la migliore, ma Aston Martin ha più volte mostrato di avvicinarsi alla RB19 dopo il debutto della nuova ala posteriore a Baku, venerdì e sabato avremo indicazioni anche sull’evoluzione di questo gap. Come in Canada, avere un buon posteriore sarà essenziale nelle diverse zone di trazione presenti nei 4.3 chilometri del tracciato, e la capacità di sfruttare i cordoli sarà ugualmente importante.
Pirelli ha confermato la scelta di mescole del 2022: la C3 e la C4 saranno gli pneumatici da gara, dall’altra parte probabilmente vedremo la C5 solamente nelle due Qualifiche; l’anno scorso tutti hanno sofferto tanto il degrado nei 71 giri della gara, quest’anno le vetture generalmente gestiscono meglio le gomme ma non sarà da escludere una gara a due, o addirittura tre, soste. Le temperature non dovrebbero essere altissime, con picchi di 24°C il venerdì e la domenica, anche a causa di una discreta probabilità di pioggia (superiore all’80%) specialmente nei primi due giorni del fine settimana.
Per la prima volta nel 2023 le Power Unit verranno messe alla prova: l’aria più rarefatta a causa dell’altitudine del circuito stiriano influenza la capacità di raffreddamento dei motori, dovremmo vedere delle soluzioni meno estreme sui cofani motore rispetto al solito per mitigare questo problema. 12 mesi fa ciò non è bastato alla Ferrari per assicurarsi che entrambe le vetture finissero la gara: a quindici giri dalla fine la F1-75 (già depotenziata) di Carlos Sainz è andata in fumo compromettendo la doppietta per la scuderia di Maranello.
Aggiornamenti Gp Austria: Ferrari porta il nuovo fondo e ala anteriore, gli assetti saranno da medio-basso carico
Dopo le nuove pance in Spagna, Ferrari ha affrettato i tempi in fabbrica per far debuttare a Spielberg un nuovo pacchetto di aggiornamenti: il nuovo fondo, rivisto principalmente nella zona dell’ingresso dei tunnel Venturi, la nuova ala anteriore e prese dei freni anteriori saranno montate sulle due SF23 dopo essere state brevemente testate in pista a Fiorano lo scorso martedì su richiesta degli ingegneri. Questo fine settimana sarà un primo importante banco di prova per la ‘nuova’ Ferrari in vista della seconda metà di stagione, ma soprattutto in vista del 2024: non basterà essere competitivi alle basse velocità come successo in Canada, il risultato del Gp d’Austria dipenderà molto dai passi avanti fatti alle medie e alte velocità e nella gestione degli pneumatici, le principali debolezze di questa monoposto.
Le ali posteriori non dovrebbero variare molto rispetto alle specifiche utilizzate due settimane fa in Canada, ma nel caso in cui il meteo indicherà pioggia in tutti e tre i giorni potremmo aspettarci delle scelte coraggiose da parte di alcune scuderie. Alpine porterà una nuova ala anteriore al Gp d’Austria: dopo il pacchetto che ha debuttato a Monaco, la A523 ha perso del terreno rispetto ai ‘top team’, e secondo i dati questo circuito non è perfetto per la scuderia francese che ora inizia a guardarsi le spalle dalla McLaren che già lo scorso fine settimana ha fatto vedere un buon passo gara.
Parlando di McLaren, la squadra di Woking introdurrà delle nuove pance e un nuovo fondo questo fine settimana: la MCL60 dispone di tantissimo carico aerodinamico, tant’è che solo Red Bull è più forte nelle curve ad alta velocità come già sottolineato, ma in rettilineo questa spinta frena eccessivamente i due piloti che spesso si trovano in difficoltà rispetto agli altri. Anche alle basse velocità la McLaren è molto buona, mentre le carenze sono da ricercarsi in quelle curve tra i 130 km/h e i 200 km/h. Grazie agli aggiornamenti portati in Azerbaijan la vettura ha fatto un’ottimo passo avanti in termini di efficienza generale, ma per raggiungere i top team mancano ancora 6 decimi se l’immagine vista in Canada è da considerarsi veritiera.
Infine Logan Sargeant avrà a sua disposizione lo stesso pacchetto che il compagno di scuderia Alex Albon ha sfruttato per finire a punti in Canada; anche il Red Bull Ring richiede una buona efficienza, ma le tre zone DRS di fila renderanno la vita molto difficile alla Williams nel caso in cui si trovasse nella posizione di difendersi da vetture più veloci. Nel caso in cui il fine settimana dovesse essere interamente bagnato alcune scuderie potrebbero scommettere su ali da più alto carico per massimizzare la probabilità di finire a punti, specialmente le scuderie di coda che senza grandi colpi di scena faranno fatica a portare a casa un risultato tra i primi 10.
Autore: Andrea Vergani