Anteprima GP Abu Dhabi: sarà Ferrari contro Mercedes a Yas Marina, la SF23 punta sulla Qualifica

Andrea Vergani
23/11/2023

L’ultimo appuntamento del campionato 2023 si correrà negli Emirati Arabi Uniti, come ormai è tradizione ogni anno dal 2014: Max Verstappen cercherà di ottenere la vittoria numero 19 dell’anno, allungando il suo record di quindici vittorie fatte segnare l’anno scorso e annichilendo il precedente record tenuto da Michael Schumacher e Sebastian Vettel di 13 successi in un anno solare. Il dominio della Red Bull RB19 ha trovato l’interprete perfetto nell’olandese, che raramente ha commesso errori, eventualmente di minor conto, arrivando anche a battere il record di vittorie consecutive. McLaren, dopo una gara difficile in Nevada, vuole riconfermarsi la seconda forza nel GP di Abu Dhabi, mentre Mercedes e Ferrari saranno in lotta per la seconda posizione nel mondiale costruttori, che però darà uno svantaggio in termini di ore in galleria del vento nel primo semestre del 2024. Aston Martin è in crescita dopo gli ultimi aggiornamenti, ma il circuito di Yas Marina potrebbe non essere perfetto per la AMR23; più indietro Williams e Alpha Tauri si daranno battaglia per la settima posizione in classifica, con Alfa Romeo pronta a sopravanzare la scuderia di Faenza in caso di gara imprevedibile. 

GP Abu Dhabi: SF-23 contro W14, dove potranno fare la differenza le due vetture?

Il circuito degli Emirati Arabi Uniti presenta due rettilinei principali, dove i piloti possono sfruttare il DRS che sarà piuttosto importante qualora gli ingegneri decidessero di adottare assetti a più alto carico, ma potremmo vedere una grande varianza di carico per affrontare i 5.28km del tracciato per 58 volte in occasione della gara di domenica, che scatterà alle 14 italiane. Le curve lente (4 in totale) sono molte meno di quelle presenti prima dei lavori svolti tra il 2020 e il 2021, che ha velocizzato molto il tracciato specialmente nell’ultimo settore: adesso ci sono quattro curve a media velocità nell’ultimo tratto, insieme a una curva lenta e una veloce. Le curve a media velocità, tra i 120 e i 200 km/h, sono cinque mentre quelle ad alta velocità sono ‘solamente’ due. Tutti questi cambiamenti hanno favorito un buon numero di sorpassi nel 2022 e 2021, se confrontati con i numeri degli anni precedenti.

Red Bull giocherà, ovviamente, il ruolo di favorita assoluta sia in Qualifica che in gara, ma attenzione a McLaren: su un circuito ostico come Las Vegas la MCL60 ha mostrato comunque un buon passo gara, dopo aver sofferto sul giro secco anche per una strategia non azzeccata nel Q1. Il team di Woking si candida al ruolo di seconda forza, con Ferrari e Mercedes forse leggermente indietro – al netto di imprevisti anche di minor conto, molto frequenti in questa stagione – in termini di prestazioni ma in una lotta serrata per il secondo posto nel campionato costruttori. Aston Martin ha fatto delle buone gare in Brasile e Las Vegas, ma ad Abu Dhabi potrebbe tornare a soffrire i maggiori compromessi richiesti viste le diverse tipologie di curve. 

Ferrari punta tanto sulla Qualifica, con tre Pole Position nelle ultime quattro gare, anche su circuiti completi come COTA e Città del Messico: la SF-23 riesce a gestire meglio le coperture non stressandole nei primi giri della gara, e per ottenere il secondo posto sarà importantissimo il sabato. L’anno scorso Charles Leclerc ha gestito benissimo la singola sosta rispetto a Perez, e le mescole morbide in particolare potrebbero aiutare la Rossa a contenere i danni nell’ultimo settore. Dall’altra parte Mercedes sembrava aver trovato qualcosa con il pacchetto portato in Texas, ma anche a causa di un George Russell in difficoltà non è mai riuscita a sfruttare tutto il potenziale della vettura: per George forse il circuito di Yas Marina non è l’ideale, ma è chiamato a mostrare tutto il suo potenziale. Le strategie dovranno essere azzeccate, e l’assetto studiato al simulatore e ottimizzato tra il venerdì e il sabato dovrà garantire ai due piloti inglesi una buona vettura sul giro secco, per poi sfruttare una migliore gestione delle coperture la domenica per, eventualmente, guadagnare posizioni sulle Rosse di Leclerc e Sainz.

Pirelli conferma le scelte del 2022, con C3, C4 e C5 protagoniste dell’ultimo fine settimana dell’anno: l’anno scorso sia Max Verstappen che Charles Leclerc hanno sfruttato una strategia a una sosta, partendo sulle C4 e terminando la corsa sulle C3. La strategia a due soste è sembrata egualmente veloce, specialmente per i piloti e le vetture che non sono stati in grado di prolungare la vita delle gomme, e quest’anno potremmo assistere a una situazione simile. Una perdita di circa 22 secondi netti in pit lane non favorisce particolarmente una o l’altra strategia; gli pneumatici più stressati saranno quelli sul lato destro, specialmente il posteriore, essendo un tracciato da percorrere in senso anti-orario.

Aggiornamenti GP Abu Dhabi: Alpha Tauri tenta l’attacco a Williams con l’ultimo pacchetto, Alfa Romeo con una nuova ala anteriore

Dagli aggiornamenti apportati tra Singapore e Qatar, la Alpha Tauri AT04 ha migliorato sostanzialmente le proprie performance, scavalcando Haas e Alfa Romeo nella classifica costruttori ed avvicinandosi alla Williams di Albon e Sargeant. Tra le due scuderie ci sono 7 punti di differenza, l’equivalente di una settima e una decima posizione nella gara di domenica nel caso in cui la Williams non dovesse finire tra i primi dieci. Daniel Ricciardo ha confermato che “questo fine settimana abbiamo degli aggiornamenti e (…) so che una delle principali aree su cui si è lavorato è l’efficienza aerodinamica. Alcuni di questi aggiornamenti riguardano queste aree.” Nella gara di Las Vegas la vettura di Faenza, all’ultima gara sotto il nome di Alpha Tauri dopo il cambiamento nel 2020, ha sofferto molto i tratti veloci del circuito americano; nel GP di Abu Dhabi questo svantaggio dovrebbe essere meno accentuato e le curve a più alta a media e alta velocità potrebbero aiutare Tsunoda e Ricciardo.

Come si è evoluta l’AlphaTauri AT04 nel finale del 2023 – Illustrazione Rosario Giuliana

Rimane uno spiraglio per Alfa Romeo, anch’essa all’ultima gara da sponsor di Sauber dopo l’inizio della collaborazione nel 2018, e l’obiettivo della squadra di Hinwil è quello di recuperare la stessa Alpha Tauri segnando cinque punti in più dei loro rivali. Una nuova ala anteriore sulla C43 sarà l’ultimo aggiornamento stagionale in un anno che Alunni Bravi ha definito “intenso, in cui non abbiamo raggiunto i risultati che ci siamo prefissati a Gennaio”. Anche Bottas e Zhou potrebbero soffrire sui due lunghi rettilinei del circuito di Yas Marina, ma possibilmente anche la scelta dei pneumatici più morbidi da parte di Pirelli con cui la monoposto italo-svizzera non è mai andata d’accordo in questo biennio.

Autore: Andrea Vergani

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