Per la prima volta in carriera Kevin Magnussen e la Haas conquistano la Pole Position, complice il meteo imprevedibile che i team hanno ritrovato questo venerdì pomeriggio in Brasile. “In che posizione siamo?” ha chiesto Kevin Magnussen subito dopo il suo primo giro in Q3. Il suo ingegnere Mark Slade ha risposto prontamente: “Siamo in P1, amico mio”. Il danese, a quel punto, si è sentito quasi preso in giro, rispondendo con un secco “Stai scherzando!”. Ed invece a Interlagos è successo l’incredibile con il team di Gunther Stainer che si è preso una pole position clamorosa. “Non so cosa dire, se non che la squadra ha fatto un grande lavoro mandandomi in pista nel momento giusto. Poi sono riuscito a fare un giro decente. E ora siamo in pole. Incredibile!”, ha detto il pilota Haas nel post qualifiche.
Max Verstappen in seconda posizione mentre George Russell si trova in terza posizione nonostante il suo incidente nelle prime fasi concitate del Q3, che ha di fatto regalato la pole al pilota Haas. Seguono Norris, Sainz, Ocon, Alonso, Hamilton, Perez e Leclerc. Con Ferrari ancora una volta nell’occhio del ciclone per l’operato del suo muretto Box.
La prima sessione di qualifiche è iniziata con tutti i piloti sulle intermedie, nessuna sorpresa tra gli esclusi in Q1: in ordine Latifi, Zhou, Bottas (con Alfa Romeo che non si è trovata a suo agio con le condizioni di Qualifica, dovendo ora riuscire a recuperare tra Sprint e Gara nei confronti di una meglio posizionata Aston Martin), Tsunoda e Mick Schumacher fuori.
Nella seconda fase ancora una volta nessun grande colpo di scena tra gli esclusi: Albon undicesimo con la Williams, seguito da Gasly, Vettel, Ricciardo e poi Stroll.
Dopo la Q2 sembrava potesse esserci l’ennesima battaglia tra Red Bull e Ferrari per la Pole Position, con la RB18 leggermente più a proprio agio nelle condizioni di bassa temperatura viste sino a quel momento. Ci ha pensato il meteo brasiliano a regalare una giornata da ricordare a Kevin Magnussen, Gunther Steiner e tutto il team di Gene Haas! Ma come ha fatto il danese a conquistare la partenza dal palo per la sprint race?
Verstappen ha perso la pole alla curva 8
Max Verstappen ha mancato di soli 2 decimi la sua settima pole position del 2022. La Red Bull ha perso dopo il neo bicampione del mondo ha perso molto tempo. “Max ha frenato male alla curva 8 e ha perso ben cinque decimi.”, ha spiegato alla TV tedesca Helmut Marko dopo le qualifiche. Effettivamente, guardando i dati, il giro di qualificazione di Verstappen sembra quasi diviso in due con l’olandese che ha un vantaggio attorno ai quattro decimi di secondo sino a curva 7. Dalla 8 in poi sembra la sua RB18 corra su un’altra pista con -7 km/h proprio in curva 8, -3 km/h alla 9, -2 km/h alla dieci e gap ribaltato. L’efficienza del gioiello di Newey aiuta Max a chiudere il gap nella Subida dos Boxes, ma questo non basta al due volte campione del mondo per recuperare l’intero gap accusato nel settore centrale.
“Sono comunque molto contento perchè rispetto ai diretti avversari siamo in una ottima posizione. Anche per reagire a situazioni come quelle odierne dove può succedere di tutto.” ha concluso l’olandese nel post qualifiche. Una Red Bull che non è apparsa al meglio con l’assetto studiato a Milton Keynes. La RB18 di Verstappen ha sofferto molto sotterterzo infatti nella prima e unica ora di libere prima di entrare in qualifica. C’è comunque ancora del timore che possa apparire in gara, non tanto nella Sprint Race odierna quanto nella Main di domani. Cosa aspettarsi quindi dalla garetta del sabato? La risposta ce la da un deciso Helmut Marko: “Non dovremmo avere grossi problemi a vincere la Sprint Race perchè saremo significativamente più veloci della Haas”. Verstappen è invece più Low Profile, dopo il sottosterzo delle PL1, e mette in guardia la sua squadra anche per quanto riguarda il meteo. “Vedremo quanto saremo competitivi in gara domani, ma anche come sarà il meteo poichè questo rende Interlagos qualcosa di molto speciale per tutti”.
Ferrari: perchè l’intermedia sul pilota di punta in questo fine settimana?
“Sono l’unico sulle intermedie?” ha chiesto Leclerc una volta posizionato in Pit Lane. “Sì, pensiamo che tu sia l’unico su quel compound.”, ha risposto il suo ingegnere di pista. Ferrari si aspettava la pioggia in un minuto, da qui la scelta di provare ad anticipare i tempi con il pilota monegasco. Tuttavia, Leclerc si è accordo sin da subito che la pioggia prevista dal suo muretto era solo un miraggio. “Non sta piovendo qui”, ha comunicato via radio nell’ultima curva del suo outlap, sperando in un rapido ordine per rientrare ai box. Tuttavia, il muretto della Rossa ha continuato a scomettere sulla pioggia da li a pochi secondi, mentre gli altri piloti facevano segnare i primi crono con pneumatici Soft e una pista praticamente asciutta. Dopo il primo vero giro lanciato su Intermedie, ai box si sono accorti dell’errore e lo hanno richiamato per la sosta, ormai troppo tardi poichè l’errore di Russell ha generato una bandiera rossa che ha freezato le posizioni e successivamente la pioggia è andata ad intensificarsi.
“Ci aspettavamo pioggia, che non è arrivata, almeno nei tempi previsti”, ha detto Leclerc a fine qualifica. “Parlerò con la squadra per capire cosa possiamo fare di meglio in situazioni come questa. Ma sono incredibilmente deluso perché il ritmo c’era”. La decisione di montare l’intermedia è stata presa in primis dalla squadra e confermata dal pilota. Ciò che lascia perplessi è il perchè della scelta aggressiva fatta per il pilota su cui Ferrari dovrebbe puntare in questo fine settimana, che vede infatti Sainz arretrato di 5 posizioni nella Main Race di domani a causa della sostituzione del motore endotermico.
Pilota spagnolo che si è giocato gran parte della pole position con un errore alla S di Senna, seppur anche senza quell’errore lo spagnolo non avrebbe avuto la velocità per pareggiare il primo tempo. “Il meteo e la scelta delle gomme sono stati assolutamente pazzi, specialmente nella Q3 dove c’erano condizioni molto difficili.” ha affermato il pilota spagnolo della Ferrari. “Abbiamo cercato di essere i primi a passare sul traguardo, ma abbiamo perso un bel po’ di tempo dietro Charles e di conseguenza molto tempo su Kevin, il che significava che probabilmente aveva una pista più asciutta della nostra a quel punto”. Il pilota spagnolo ha poi provato a spingere, esagerando in più punti. “Ho fatto dei grossi errori, che probabilmente mi sono costati P2 o P3, ma la P1 oggi è per Kevin, penso che se lo sia meritato. Sono un suo grande fan e sono felice per lui”.
Per la quarta volta in stagione il muretto Ferrari è autore di una scelta inspiegabile agli occhi di tutti, ennesima conferma che la squadra italiana non è chiaramente pronta per competere per i mondiali da questo punto di vista. Un simile errore si era visto in Giappone nel 2018, quando entrambe le Ferrari scesero in pista con le gomme intermedie in pista asciutta. Binotto si rifiuta di puntare il dito al momento, almeno pubblicamente, tenendo più una gestione simil Domenicali e distaccata dalla precedente (Arrivabene). Tuttavia, nel prossimo inverno ci si aspettano alcune importanti decisioni.
Russell più felice della W13, Hamilton senza temperatura e quindi grip
Lewis Hamilton ha parlato di “qualifiche difficili”, terminate all’ottavo posto su dieci piloti, a più di nove decimi da Kevin Magnussen. Il sette volte campione del mondo ha fatto molta fatica a scaldare le gomme, raffreddate in modo importante anche a causa dell’attesa in Pit Lane del semaforo verde. “Semplicemente non avevo grip nell’unico giro avuto a disposizione.” ha infatti sapere Lewis. Oltre a ciò, entrambi i piloti del colosso tedesco si sono lamentati di aver trovato una pista leggermente più umida di chi li precedeva. “Nel giro che contava, l’ultima curva era già molto più bagnata rispetto al giro di riscaldamento fatto in precedenza.” ha infatti commentato a fine qualifica Russell, che poi, al giro successivo, ha perso la macchina alla curva 4 regalando la pole position a Magnussen.
Autore: Andrea Vergani
Co Autore: Piergiuseppe Donadoni