Analisi: Red Bull conferma Perez fino a fine stagione ma sarà davvero cosi?

Piergiuseppe Donadoni, Paolo D’Alessandro
30/07/2024

Dopo il GP del Belgio, la Formula 1 è entrata ufficialmente nella pausa estiva, seppur le fabbriche delle varie squadre lavoreranno ancora per qualche giorno prima di chiudere gli stabilimenti per due settimane consecutive come vuole il regolamento. Sin qui, la stagione 2024 ci ha mostrato una lotta in pista entusiasmante ma anche delle situazioni extra-pista altrettanto intriganti. Il passaggio di Hamilton in Ferrari, l’addio e il conseguente futuro di Adrian Newey, le dimissioni di Enrico Cardile e i successivi cambiamenti in casa Ferrari, la lunghissima scelta di Carlos Sainz ed infine la decisione Red Bull sul futuro dei suoi piloti. E’ bastato un solo giorno per trovare qualche risposta, soprattutto agli ultimi due punti. Infatti, nelle scorse ore la Williams ha annunciato l’ingaggio del figlio d’arte per i prossimi due anni con opzioni varie, tra cui il correre per il team di Grove nel terzo anno, ma anche la scuderia di Milton Keynes ha preso rapidamente la sua decisione. Era infatti previsto per lo scorso lunedì un importante meeting tra Christian Horner e Helmut Marko e questa riunione ha portato, per ora, alla conferma di Sergio Perez.

Red Bull mette a tacere le voci e conferma Sergio Perez prima del test Racing Bulls

Nelle scorse ore abbiamo riportato di come la Racing Bulls abbia in programma una due giorni di test a Imola questa settimana, con la presenza dei due piloti titolari, Yuki Tsunoda e Daniel Ricciardo, ma anche Liam Lawson e Ayumu Iwasa. L’occasione è sia tecnica, per effettuare alcuni lavori sul miglioramento delle partenze con la VCARB01, che sportiva, permettendo soprattutto a Liam Lawson di accumulare chilometri. L’evento sarà utile infatti per un po’ di allenamento prima della sosta ma anche un modo per l’ex AlphaTauri di testare alcune regolazioni per quanto riguarda la frizione e il sistema di partenza, dove la VCARB ha peccato in questa parte di campionato. Come raccontavamo, quel test avrebbe preso ancora più importanza sportiva se la Red Bull avesse scelto di rompere il contratto con il suo pilota messicano, ma a riguardo non c’erano certezze, tant’è che bisognava indicare la situazione come molto complicata da analizzare finchè il team campione del mondo non avrebbe preso una decisione definitiva.

D’altronde anche le voci, che abbiamo riportato, riguardanti il sedile di Daniel Ricciardo non cosi certo per la prossima stagione andavano a scontrarsi con l’addio di Checo Perez dopo la pausa estiva e la promozione del pilota australiano in Red Bull. “Sergio Perez è un pilota della Red Bull e nonostante le speculazione rimarrà al suo posto anche dopo la pausa estiva. Non vediamo l’ora di vederlo esibirsi su circuiti in cui ha già fatto bene in passato.” ha comunicato ieri pomeriggio Christian Horner ai dipendenti di Milton Keynes, notizia poi confermata da un portavoce del team. I vertici della Red Bull, soprattutto Christian Horner, hanno voluto cosi mettere fine a questa storia, almeno per ora, mandando il team in vacanza in modo più sereno, soprattutto a livello ambientale.

Red Bull punta sulla stabilità e non stravolge gli equilibri interni ed in Racing Bulls, ma al prezzo del Costruttori?

La nota inviata alla stampa da un portavoce del team lascia spazio comunque a molti commenti visto che Horner è sempre preciso nel parlare, soprattutto nei momenti più delicati. La frase “non vediamo l’ora di vederlo esibirsi su circuiti in cui ha già fatto bene in passato” suona come una ulteriore fiducia a tempo, con altre valutazioni seguenti alle prossime quattro gare. Dopo il GP d’Olanda e Monza, ci saranno infatti Baku e Singapore, due circuiti su cui Perez ha ottenuto tre delle sue cinque vittorie con la Red Bull, con la F1 che si prenderà poi un mese di pausa e dove le squadre potranno trarre dei bilanci post pausa estiva, prima dell’ultimo forcing stagionale. Successivamente si correrà il GP di Austin e poi quello del Messico, dove Red Bull non vorrebbe presentarsi senza l’eroe locale, anche e soprattutto per questioni economiche (sponsorizzazioni e merchandising). Tuttavia, sembra comunque chiaro che Sergio Perez dovrà giocarsi bene le sue chance di restare in Red Bull fino al termine della stagione (e anche nel 2025) nelle prossime gare, per evitare una possibile sostituzione in corsa a fine mondiale che sarebbe utile per preparare il prossimo pilota Red Bull 2025. Resta poi curioso che quanto stia accadendo ora con Perez è un qualcosa di già visto in casa Red Bull con Gasly e in quel caso le rassicurazioni come “l’intenzione è di lasciarlo in macchina fino alla fine dell’anno” di Horner o il “quest’anno non cambieremo” di Helmut Marko si tramutarono comunque nel licenziamento prima del termine della stagione.

Prendendola per buona e definitiva, quella effettuata da Christian Horner è una scelta di stabilità e per il mantenimento di quell’equilibrio consolidato nel tempo all’interno del box, insieme a Max Verstappen. Tuttavia, è chiaro che il manager austriaco potrebbe giocarsi il campionato dal mondo Costruttori con questa scelta, un mondiale che certamente non il più desiderato per la squadra di Milton Keynes, al contrario di team come la Ferrari, la Mercedes ed anche la Mclaren stessa che antepongono il Costruttori al Piloti. La Red Bull è ora sotto attacco dalla McLaren, ormai arrivata a soli 42 punti e dei 169 punti fatti segnare dalla Red Bull nelle ultime otto gare, solamente 28 sono stati raccolti da Perez, tuttavia, il pilota messicano non è il solo problema, anche se molti altri piloti sono stati cacciati per prestazioni molto migliori. Il livello di prestazioni della RB20 non è più quello di inizio stagione con la vettura di Waché che ormai non è più dominante, come ha rivelato lui stesso dopo il GP di Spa ai microfoni di Sky Sport F1: “Le prestazioni non sono quelle che vorremmo, lavoriamo per nuovi sviluppi da introdurre il prima possibile”. Contestualmente sono cresciute anche la Mercedes e la Ferrari, rimasta nella mischia pur con delle difficoltà evidenti, mentre la Mclaren è diventata sempre più una certezza, soprattutto dopo l’introduzione del pacchetto di Miami.

Allo stesso tempo, come già affermato, anche Daniel Ricciardo sarà chiamato ad una svolta dopo la sosta, visto che il team di Faenza ha bisogno di più costanza da parte sua. Cosa ne sarà invece del telantuoso Liam Lawson? E’ curioso che il GP di Singapore, che indicavamo prima come una possibile nuova deadline per la valutazione dei sedili di Perez e Ricciardo, sia ad una decina di giorni dalla fine di settembre, ossia proprio quando a Lawson andrà garantito un sedile 2025 altrimenti potrà liberarsi e parlare con altri team. Li a perdere sarebbe definivitamente Helmut Marko, con il talentuoso pilota neozelandese che potrebbe cercare di occupare in extremis uno degli ultimi due sedili rimasti per la prossima stagione: quello di Audi o quello di Alpine, con la prima che ha mostrato nelle scorse settimane un forte interesse.

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