Con il round del mondiale a Spa Francorchamps è calato il sipario sulla prima metà del campionato 2024 e per i team è tempo di primi bilanci, in vista del capitolo decisivo della stagione. Una fase importante per quei team che, dopo le difficoltà delle prime 14 gare, cercano un punto di svolta per imprimere un senso positivo alla propria stagione. E’ il caso di team come Alpine, Williams e Sauber, che guardando alle classifiche, nonché alle performance in pista, ricoprono attualmente il ruolo di fanalino di coda della griglia. Tracciamo quindi un bilancio sulla stagione disputata fin qui, con le pagelle dedicate a queste scuderie.
Alpine: il team torna a respirare dopo un inizio frastagliato, ma continuano le rivoluzioni
Per la scuderia transalpina è stata senz’altro una prima metà di stagione caratterizzata dalle difficoltà su tutti i fronti. Dal punto di vista prestazionale il campionato era cominciato con una vettura in sovrappeso, con evidenti ripercussioni sul fronte dei risultati in pista. Con l’introduzione dei primi sviluppi tecnici, sono arrivati anche i primi piazzamenti a punti, a partire dal weekend di Miami. Dopo un’estate che sembrava cominciata nel segno della ripresa, nelle ultime gare il team ha assistito ad un’ulteriore frenata fra Silvertone e Budapest, dove non sono mancate le noie tecniche. Un bilancio che non può essere sufficiente anche a causa dei dissapori che sono emersi dal garage dell’Alpine, a partire dagli screzi fra i già non troppo amici Pierre Gasly ed Esteban Ocon, culminati con il contatto al primo giro del GP di Monaco. La settimana successiva è arrivata poi l’ufficialità della separazione fra Ocon e la scuderia, con il passaggio del pilota francese in Haas ufficializzato alla vigilia del fine settimana in Belgio. Bisogna inoltre considerare come siano tante le figure che hanno lasciato la squadra negli ultimi mesi. Per mettere ordine in uno scenario giunto ad un punto di rottura, l’Alpine ha quindi optato per l’assodamento di Flavio Briatore come Consigliere Esecutivo. Il manager italiano ha già cercato di imprimere una piega alla visione del team, che guarda al futuro con più fiducia rispetto a qualche mese fa, anche grazie all’accordo in cantiere con Mercedes, per la fornitura di Power Unit dal 2026. E’ fresca infine la notizia del cambio al vertice del muretto, con Bruno Famin che a Spa ha disputato la sua ultima gara da team principal, per lasciare posto al neo-assunto Oliver Oakes.
Williams: il colpo Carlos Sainz e il rinnovo di Albon addolciscono il bilancio
Sul fronte prestazionale è ancor più complicato ricavare segnali positivi dalle prime 14 gare della Williams. La scuderia inglese, al nono posto nella graduatoria dei costruttori con soli quattro punti accumulati, ha chiuso in top ten soltanto due volte con Alex Albon. Ed è proprio il pilota thailandese il punto fermo da cui può e deve ripartire la Williams, che ha ufficializzato il suo rinnovo con il team nella prima metà di maggio. Un rinnovo al quale si è aggiunto il fresco matrimonio con Carlos Sainz a partire dalla prossima stagione. Dal 2025 una delle storiche scuderie del mondiale Iridato si assicurerà una coppia di primo livello, grazie al mix fra esperienza e talento della lineup. I meriti vanno a James Vowles, che è riuscito ad imprimere nell’ambiente Williams la determinazione necessaria per intraprendere un percorso di crescita costante, soprattutto in vista dei nuovi regolamenti 2026. Un futuro dalle prospettive rosee non può però nascondere le difficoltà del presente, che negativizzano il bilancio della prima parte di stagione del team. Al tempo stesso va tenuto conto del fatto che la scuderia non abbia portato in pista ingenti pacchetti di sviluppo, facendo pensare come il know-how possa essere stato incentrato sulla parte conclusiva di campionato, nonché sulla stagione ventura.
Sauber 4: non pervenuta. L’attenzione è tutta sul preparare l’arrivo di Audi
Sebbene per la scuderia di Hinwil la stagione attuale faccia parte del periodo di transizione in attesa dell’arrivo di Audi – guidata dal tandem Binotto – Wheatley dopo la rivoluzione estiva – non si possono non nascondere le evidenti difficoltà tecniche della squadra. Il team Sauber approccia la sosta estiva nella condizione di essere ancora a secco di punti, dopo un inizio stagione caratterizzato da problemi tecnici, ma soprattutto mancanza di performance. Ricordiamo come tutte le prime gare fossero condizionate da importanti problemi con i pit-stop, che relegavano i piloti ad un deficit quasi sicuro da scontare in fase di sosta ai box. Una problematica risolta per loro fortuna alla vigilia delle tappe europee. Ciò che invece non è stata trovata è la prestazione, che i tecnici confidavano arrivasse con il primo pacchetto di aggiornamenti introdotto ad Imola. Il team Stake F1 Kick Sauber non si è invece mai ritrovato nella condizione di poter lottare per la zona punti. Il miglior risultato ottenuto finora è l’undicesimo posto di Guanyu Zhou in Bahrain, dopodiché la squadra non ha mai tagliato il traguardo in una posizione migliore della tredicesima piazza. Una condizione che ha inciso non poco a livello di appeal per un pilota del calibro di Carlos Sainz. Nonostante l’arrivo della casa dei quattro anelli, lo spagnolo ha preferito sposare la causa di una diretta concorrente, che ha potuto offrire migliori garanzie nel breve termine sul fronte prestazionale.